sabato 30 agosto 2014

VINCE ALL'ESORDIO LA JUVE DEL NUOVO MISTER ALLEGRI. NON ERA SCONTATO



Esordisce vincendo la Juve della gestione Allegri e non era scontato, sia perché l'allenatore nuovo non ha un buon rapporto con la prima partita di campionato (pare che sia il secondo successo in sette anni), sia perché la squadra non aveva fatto vedere grandi cose nella fase di preparazione e infine (a parte il fatto di giocare in trasferta) c'è anche lo scetticismo diffuso che anche la Juve contiana potesse fare il poker di scudetti consecutivi, figuriamoci questa del triste (nel caso del mister bianconero  omen nomen non vale) Max.  Comunque, da quello che leggo, la vittoria, per quanto alla fine arrivata su autogol e con il Chievo che ha avuto l'occasionissima per pareggiare (bravo Buffon), è stata meritata, con la Juventus sciupona e anche poco fortunata (ben tre pali).
Pare sia stato particolarmente incoraggiante il match disputato dall'appena maggiorenne e - per me - sconosciuto Coman, un 18enne francese che magari allunga la fila dei giocatori giovanissimi che  l'Italia lancia per poi venderli ai grandi club europei : la sorte dei campionati di seconda fascia, quale purtroppo è diventato quello italiano (siamo quinti nel ranking europeo, un paio di lustri fa eravamo primi...). 
Vince anche la Roma con la Fiorentina (2-0), ma questo lo davamo per scontato. Sono i giallorossi i favoriti del torneo, e come dice Franco Melli "o quest'anno o mai più", con i capitolini forti e gli altri che non sembrano poter far meglio dello scorso anno, campioni in carica compresi. L'unica squadra da vedere alla prova e che potrebbe inserirsi nella lotta per lo scudetto è l'Inter, mentre Napoli e Milan le vedo in difficoltà.
Di seguito, la cronaca della partita pubblicata su La Stampa.it 


La Juve vince con il Chievo, Allegri come Conte

I bianconeri si impongono nell’anticipo. Decide l’autogol di Biraghi. Talento Coman

LAPRESSE
La Juventus festeggia a fine partita

inviato a verona
Sfatando un destino che l’aveva fatto vincere solo una volta su sei esordi di serie A, Massimiliano Allegri vince a Verona, contea Chievo, e può festeggiare i suoi primi tre punti bianconeri. Festeggiare fino a un certo punto, però, perché la Juve ha avuto il peccato, e poteva essere letale, di dominare la partita a lungo senza mai chiuderla. All’autorete di Biraghi, su colpo di testa di Caceres, i bianconeri hanno fatto seguire un palo (Vidal) e due traverse (Tevez e Caceres), tutte nel primo tempo. Va bene la sorte befferda, ma la Juve ha anche pasticciato dietro, finendo per concedere un’occasione pazzesca a Maxi Lopez, che solo davanti a Buffon, s’è però fatto ipnotizzare dal numero uno. E sarebbe stata un drammatico harahiri, dopo tanta sovranità territoriale. 
Oltre alla vittoria, la Juve può lucidare anche il talento di Kingsley Coman, che a 18, ha esordito con la sfacciataggine del predestinaton e i numeri del talento: stop in corsa, dribbling e tiri. Giustamente è uscito sotto la standing ovation, da migliore dei suoi. 
La Juve parte benissimo, se dopo 32 secondi arriva il primo tiro, di Tevez: poco lontano dalla base del palo. Passano 4 minuti e spunta Coman, lanciato da Pogba, altro già in palla: stop in movimento, da mago, e tiro a giro, in angolo. Minuto 17, palo di Vidal, di testa in tuffo. Nel frattempo, dietro Ogbonna e Caceres sfornano pasticci e un paio di uno contro uno concessi da Bonucci a Maxi Lopez. Ancora Juve: al 35’, giro e tiro di Coman, Bardi devia in tuffo. Altra traversa, al 42’, con spaccata di Tevez su cross di Lichtsteiner. Replay di Caceres, di testa in mischia. 
Ripresa. A Coman bastano 45 secondi per armare il destro a giro fuori di mezzo metro. 17 minuti dopo, ancora il francese con zazzare bionda da rocker, di testa, alto di poco. Coman lascia il posto a Llorente, che di testa ci va vicino, ma Bardi ci arriva. La Juve può raddoppiare ancora, ma Caceres, solissimo, spara in curva. Gol sbagliato gol subito: quasi, perché Maxi Lopez si fa fregare da Buffon. Finisce lì. Per fortuna con cori assortiti, ma non quello intonato all’inizio della partita dalla curva juventina: «O Vesuvio lavali col fuoco». Sarà stata una gaffe, come la banana di Tavecchio.

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