venerdì 28 novembre 2014

LA D'ADDARIO RICORDA IL BERLUSCONI GALANTE CHE LE SUGGERIVA SESSO CON UN'ALTRA DONNA. RILEVANZA PENALE ?



A Bari è in corso di svolgimento il processo a Tarantini per le escort che l'ex imprenditore avrebbe procurato a Silvio Berlusconi, suo benefattore, ed è di scena la D'Addario. Ripete cose   arcinote da tempo, tanto è vero che ad un certo punto addirittura il pm in aula cerca di abbreviare la narrazione dicendo alla teste - nonché naturalmente parte civile, perché adesso alcune di queste signore funzionano così - che può accorciare, ché le registrazioni degli interrogatori si conoscono già, se non altro per averle lette su Repubblica...
Nonostante l'invito, la D'Addario non riesce a frenare l'emozione dei ricordi e qualcosa di nuovo riesce anche a dirla : Berlusconi, a letto, leggeva anche poesie...
Ora, fosse un'intervista sui giornali eredi di Novella 2000, ci starebbe pure. Ma in un'aula giudiziaria, in un processo penale, che ci azzecca, direbbe un pur noto manettaro, oggi in pensione (forzata) ?
Di seguito, l'ironica cronaca sull'eccellente Garantista


Il Garantista

«A letto con Silvio, mi leggeva poesie»

a. daddario

Mentre Patrizia D’Addario racconta tutto, e tutti quelli che l’ascoltano davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Bari capiscono di averlo già letto su Repubblica, una pm la interrompe.
Si chiama Eugenia Pentassuglia. Dice: «E’ documentato, abbiamo la registrazione ». E pure questo si sa, da più di cinque anni. Al processo escort non succede nulla, insomma. Nulla che non sapessimo. C’è l’evidente supporto probatorio alle accuse che vedono imputati Gampaolo Tarantini, l’ape regina Sabina Began e altri tre presunti complici. Associazione a delinquere finalizzata all’induzione, al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione: sono i reati contestati a vario titolo ai cinque imputati.
Patrizia D’Addario è interrogata in qualità di testimone, ma è nel processo anche come parte civile. Se c’è qualcosa di meno risaputo nella sua narrazione, qualcosa che non sia il letto a baldacchino regalato da Putin dove ha avuti «rapporti sessuali col presidente tutta la notte», o le ragazze a Palazzo Grazioli «più svestite che vestite, alcune non avevano gli slip sotto, la più vestita ero io», se insomma l’udienza offre almeno una notizia degna d’interesse, è nella sconsiderata galanteria di Berlusconi.
«Mi ha letto e dedicato poesie, abbiamo parlato tutta la notte», per esempio. Oppure: «Ricordo la prima sera, il presidente fu molto gentile, galante, disse che avevo sofferto molto per gli uomini, nella mia vita. E che gli uomini non sono tutti così». Sempre in quella sua prima serata nella residenza romana dell’ex premier, racconta D’Addario, «mi sono alzata e sono scappata in bagno» quando ha visto che in camera da letto c’erano anche altre donne. «Mi toccavano: mi sono spaventata, stava diventando un’orgia». E allora «il presidente Berlusconi mi raggiunse in bagno e mi calmò: “Non è successo niente, non ti preoccupare”. Poi mi fece vedere un libro con tutte le ville che possiede nel mondo».
Ci fu un momento difficile anche nella seconda serata, quella in cui D’Addario avrebbe fatto l’amore tutta la notte con l’ex premier, «la notte dell’elezione di Barak Obama», documentata appunto dalle registrazioni. «Berlusconi cominciò ad accarezzarmi le gambe davanti alle altre ragazze e alle guardie del corpo in modo esplicito. Mi guardavano tutti. Ero imbarazzata. Scappai di nuovo in bagno e allora il presidente mi raggiunse da solo, gli altri erano andati via, e fu molto dolce».
E poi: «Dopo la notte passata insieme facemmo una lunga colazione che è finita tardi. Sono andata via poco prima delle 11. Quella mattina Berlusconi mi ha dato consigli sul sesso dicendo che aveva intenzione di farmi stare con un’altra donna». E nessuno in aula che dica: “Cosa c’entra tutto questo con un processo penale”».

1 commento:

  1. e perchè meravigliarsi , ma non lo sapevamo che il cavaliere silvio e un gran galantuomo

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