venerdì 16 giugno 2017

RICOLFI : SULL'IMMIGRAZIONE PD CIECO

Risultati immagini per rissa in aula sullo ius soli

Francamente, come possa renzino convincere qualcuno sano di mente che sia cruciale avere il voto anticipato, quando ormai a marzo 2018 comunque le camere dovranno essere rinnovate per scadenza naturale della legislatura, non mi è dato capirlo.
Allo stesso modo non comprendo i tanti sostenitori del fatto che le elezioni anticipate sarebbero una iattura, e questo per la stessa identica motivazione di prima : qualche mese che cambia ?
Siccome renzino  non è stupido - oddio qualche volta sembra di sì - pensa evidentemente di ottenere qualche vantaggio di parrocchia in questa anticipazione.
Personalmente, non mi importa molto, visto che comunque agli inizi del nuovo anno - e questo è già passato per metà, senza contare che l'estate conta poco in politica - si rivoterà, con buona pace di quelli che vorrebbero che non si votasse mai (i presidenti della repubblica in carica per primi !) , ancorché anche io avrei un particolare incentivo a finire prima la legislatura : vedere grasso e boldrini lasciare le presidenze di Senato e Camera dei deputati.
Veramente due così mediocri e peggio non si erano mai visti, nemmeno ai tempi della Pivetti, che pure. Oddio, c'è stato Fini, ora che ci penso... Vabbuò siamo su quei livelli infimi lì.
Nel leggere che un senatore leghista è stato espulso perché reo di aver mandato "affan..." grasso, ho pensato quanti pochi giorni un aula mi sarei fatto con un simile figuro seduto sullo scranno più alto di Palazzo Madama. Se fossi stato deputato, ancora peggio.
Faziosi come nessuno prima di loro, a parte il già citato Fini (visto che brutta fine che ha fatto ??) .
Il casus belli di ieri mi interessa il giusto, perché il mio è un giudizio radicato ed antico.
Sullo Ius Soli, siamo alle solite : si prende una decisione sulla quale la sensibilità popolare è accesa e fortemente divisa, e lo si fa "di forza", senza cercare soluzioni di compromesso, più largamente condivise (come per esempio auspicato da Giancarlo Baccini, non certo uno xenofobo, oggi sul Corsera).
Il PD va dritto per la sua strada, e speriamo che abbia ragione Luca Ricolfi, che sul problema specifico ha detto la sua in un articolo sul Messaggero, subito ripreso da altri siti di informazione, stante l'analisi non politically correct proveniente però da un osservatore stimato e considerato moderato.
In buona sostanza il PD, continuando così, ad ignorare l'umore della gente ( magari spera di recuperarlo con la riforma del processo penale, pia illusione !) , andrà a sbattere di brutto. 
Certo, se l'alternativa poi è Grillo, sarebbe un guaio peggiore, ma forse non andrà per forza così.
La sinistra così fortemente divisa, col PD da una parte e Pisapia e CO, dall'altra, rischia brutto, e non è detto che il centro destra, se trova una quadra appena decente, non la spunti contro gli ortotteri che iniziano anch'essi a sfilacciarsi.



Luca Ricolfi, mazzata finale al Pd: "Sull'immigrazione sono ciechi"



Luca Ricolfi, mazzata finale al Pd: "Sull'immigrazione sono ciechi"

Sullo ius soli e l'immigrazione il Pd è cieco e rischia di affondare se stesso e l'Italia. A dirlo è Luca Ricolfi, sociologo e voce critica della sinistra. A poche ore dalla bagarre al Senato sulla legge che darà la cittadinanza ai figli di stranieri nati nel nostro Paese, l'analisi di Ricolfi sul Messaggero è spietata: "Più che snob, la sinistra sull'immigrazione mi pare cieca. Non vuole vedere il problema, e quindi non lo vede". "L'unico modo che la sinistra avrebbe per recuperare i ceti popolari è di fare autocritica - spiega ancora lo studioso -, un'autocritica impietosa, sulla superficialità con cui ha affrontato il problema dell'immigrazione negli ultimi vent'anni, ma se facesse questo sarebbero forse più numerosi i voti che perderebbe fra i ceti medi che quelli che recupererebbe fra i ceti popolari". Il ministro degli Interni Marco Minniti incarna la svolta "dura" del centrosinistra, ma non basterà: "Di Minniti ho una grande stima, perché mi pare uno dei pochi politici coraggiosi (e competenti) di questo paese. Ma penso che la sua azione di contrasto al disordine migratorio porterà ben pochi voti al Pd, e forse potrebbe persino togliergliene. Questo per un motivo molto semplice: i ceti deboli, che dall'immigrazione si sentono minacciati, preferiranno i messaggi chiari e un po' rozzi di Salvini e di Grillo, mentre i benpensanti di sinistra, i cosiddetti ceti medi riflessivi, si ritrarranno inorriditi dal Pd, preferendo il buonismo senza se e senza ma dei vari Bersani, D'Alema, Pisapia, Fratoianni, Civati".

Contro immigrazione selvaggia e ius soli, insomma, restano solo "i populisti". "Il Movimento Cinque Stelle è più capace di intercettare gli umori popolari perché Grillo ha capito che la povertà, o meglio il suo drammatico aumento durante gli anni della crisi, è il problema sociale numero uno dell'Italia". "La proposta di reddito minimo dei Cinque Stelle - continua ancora Ricolfi -, fraudolentemente chiamata reddito di cittadinanza, è circa 10 volte più incisiva, ovvero capace di aggredire il problema della povertà, di quella del Pd". Tutto pronto per un asse M5s-Lega, dunque? "La convergenza è nei fatti, ma dalla convergenza sugli slogan di una campagna elettorale all'insediamento di un governo il passo è lungo, molto lungo". "Sia il Movimento Cinque Stelle che la Lega sono due formazioni fortemente identitarie, estremamente gelose della propria purezza, e più inclini a preservare la propria immagine che a contaminarla con compromessi di governo".

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