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sabato 16 luglio 2011

NO GRAZIE, GIA' AMPIAMENTE DATO

A me piace come scrive il prof. Sartori....Chiaro, lineare, con quel pizzico di arguzia sarcastica che non guasta nella misura da lui adoperata.
Difficilmente ne condivido le idee.
La sua difesa del sistema elettorale puro poi , a cui oggi il Corriere dedica l'editoriale di prima pagina, meno che mai.
C'è una bella frase che vale in tante occasioni ma in politica ancora di più : "la delusione del presente fa venire meno la fiducia nel futuro e crea la suggestione del passato".
Ecco Sartori, anche per età, credo che cada in questo errore.
L' Italia il sistema proporzionale puro, quello per il quale ogni partito si vede assegnare i seggi in proporzione ai voti presi, senza collegi uninominali, senza sbarramenti minimi, lo ha conosciuto bene. E' quello che ha regolato il nostro sistema elettorale dall'Unità d'Italia al 1994 con la parentesi del ventennio fascista.
Ebbene il risultato è stato un'alternanza di governi infinita. Durante la Monarchia, e fino al 1922, 58 governi in 61 anni. La Repubblica, fino al 1994, 59 governi in 46 anni !!! 
MA, negli ultimi 15, col sistema maggioritario, ne abbiamo avuti 5 e solo una volta, finora, nel 2008, col ricorso alle elezioni anticipate.
E questi caro Sartori sono NUMERI, sui quali si può ragionare, ma non polemizzare, come spesso ricorda il buon nonno Scalfari.
Ma Sartori se li ricorda gli anni dal 70 in poi ? La crescente ingovernabilità, i governi "balneari" che duravano tre mesi, le crisi "al buio", e infine le elezioni anticipate....Le legislature non finivano quasi mai alla scadenza, e comunque in 5 anni si potevano contare 5,6,7 governi...
Eppure il professore ha una trentina e passa d'anni più di me, queste cose le dovrebbe ricordare anche lui.
Ed è proprio per questo che quando Mario Segni promosse i referendum che portarono in sostanza ad un sistema elettorale misto, ma con prevalente componente "maggioritaria", l'adesione della gente fu entusiasta : TUTTO, pur di uscire da quella palude.
Ora ci si vuole tornare.
Curioso, i referendum recenti sono stati interpretati come il vento che cambia, la voglia della gente di contare di più, e come la si accontenta? Col ritorno ad un sistema, quello proporzionale, di totale DELEGA.
Dal 1994 in poi gli schieramenti almeno sono stati netti , la gente sapeva che se votava Berlusconi avrebbe governato lui, se Prodi, allora il centrosinistra.
Col proporzionale le alleanze si fanno DOPO. E' il sistema parlamentare bellezza, ci ricorda Sartori . Ecco, grazie, proprio quello che va riformato.
Come ricorda spessissimo Davide Giacalone, politico e notista indipendente di origine "repubblicana", il difetto, il Vulnus della seconda repubblica è proprio questo : aver introdotto la novità maggioritaria in un sistema istituzionale rimasto fermo al bicameralismo perfetto, al Parlamento elettoralmente  ridimensionato ma istituzionalmente ancora forte. Un ibrido.
E i risultati si vedono.
Ma allora la correzione è MIGLIORARE il maggioritario, completando la transizione da una democrazia parlamentare ad una presidenziale, tipo Francia, America, GB  (dove  non vi è il presidente ma il premier è di fatto indicato dall'elettorato, la regina ne prende solo atto). Paesi da un esecutivo forte, controllato dal Parlamento.
In Germania vige il sistema proporzionale, ma NON puro, bensì con sbarramenti in entrata (mi sembra il 4%).
Ma la Germania è un paese serio, solido, maturo, noi no.
Un paese dove, nel 2005,  alla luce di un sostanziale pareggio elettorale, i due partiti di maggioranza relativa, SPD e CDU, formarono il governo di Grande Coalizione per affrontare una situazione di crisi del welfare, di riforme dolorose e impopolari. Le fecero insieme. E i risultati oggi si vedono.
Da noi nel 2006 ci fu lo stesso sostanziale pareggio , ma si formò la coalizione alla tedesca ? certo che no. Prodi volle provare a governare sfruttando - legittimamente - il premio di maggioranza che alla camera gli dava (nonostante 20.000 voti scarsi di differenza!!!) margine ampio, ma con soli DUE senatori di scarto nell'altro ramo del parlamento. Risultato : governò meno di due anni in uno stillicidio micidiale e con lo scandalo dei voti di fiducia dei senatori a vita (NON eletti !!!), poi cadde.
I partiti saranno anche aumentati come accusa Sartori in questi 15 anni (mah....quelli che contano più o meno...), ma ce ne sarebbero ancora di più nel proporzionale, ora che quelli storici del dopo fascismo sono scomparsi.
Con la differenza è che oggi , se non si coalizzano, se non accettano un patto elettorale (che dovrebbe divenire finalmente patto di governo e legislatura) , stanno FUORI. Domani, con la restaurazione del proporzionale, tornerebbero dentro....
Maronna do carmine.......

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