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venerdì 19 agosto 2011

IL CORAGGIO DEGLI EROI PER CASO

Anche oggi borsa disastrosa. In questi 50 giorni Milano ha perso il 25% del suo valore. Un  quarto! Male, e molto, anche tutte le altre borse europee, e Wall Streeet non ha fatto meglio.
Vabbé la cosa non è nemmeno più una notizia. Le analisi e i commenti si susseguono giorno dopo giorno e ripetono per lo più gli stessi concetti : è finito il tempo del benessere occidentale così come le generazioni successive al dopoguerra lo hanno progressivamente conosciuto. Ma nonostante molti dicano la stessa cosa, poi ogni settore della società alza i muri per difendere il proprio modus vivendi e suggerendo di iniziare dal vicino.
Qui anche i sindaci di comuni di meno di 1.000 anime difendono a spada tratta il loro diritto di esistere .
A mio avviso , posso naturalmente sbagliare, gli italiani , soprattutto quelli del cosiddetto ceto medio, strilleranno parecchio ma una volta che la manovra sarà varata si adatteranno (salvo magari fare i conti alle prossime elezioni) . Del resto basta vedere l'acquiescenza di noi nati dal 1960 in poi che CERTAMENTE non avremo nemmeno la metà dei trattamenti previdenziali goduti dai nostri genitori e non per questo stiamo facendo le barricate. Certo ci lamentiamo, anche molto, ma questo è e sarà. Per questo gli interventi dovrebbero essere FUNZIONALI, UTILI, FUTURISTICI, Chi governa dovrebbe avere in mente un tipo di società fattibile, realizzabile, e muoversi con fermezza in quella direzione. Se riesce bene e se no avanti un altro e vediamo se saprà fare meglio. Ma questo stillicidio dove TUTTI, ma proprio TUTTI, assumono la parte delle vittime...(pure i senatori abbiamo v isto...roba da non credere alle proprie orecchie!!!) dimostra che è folle pensare di poter fare una manovra che scontenti un po' a destra e a manca ma alla fine sia considerata digeribile ai più.
Forse alla fine potrebbe essere anche realizzata questa quadratura del cerchio ma sicuramente al prezzo del mero RINVIO dei problemi e non certo andando verso una riforma sistemica.
Era proprio questo che cercava di dire l'altro giorno Ernesto Galli della Loggia nel suo editoriale sul Corriere dove appunto spiegava che le democrazie , persa la forza ideale della lotta alle dittature , si sono smarrite nella caccia continua ad un consenso intercettabile solo attraverso il favorimento di un sempre crescente benessere.
Se questo fosse stato ottenuto attraverso una crescita effettiva della ricchezza del paese, perfetto. Ma così non è stato . NON perché la ricchezze non crescesse, ma perché la domanda (pretesa?) di benessere cresceva in misura assai maggiore. E pur di conservare il consenso che si è fatto? Si sono sempre aumentate le tasse e, soprattutto, ci si è indebitati sempre in misura maggiore.
Questo gioco in occidente lo hanno fatto tutti, che più chi meno.
Ora pare che non si possa più.
Insomma cittadini capricciosi, desiderosi di partecipare alla "festa" senza badare al costo del biglietto, e governanti assai deboli che pur di conservare il proprio posto i biglietti li elargivano gratis o quasi (come detto, indebitandosi).
E quindi assunzioni nel pubblico a pioggia, l'ingresso dello stato nell'economia per aver altri settori dove garantire occupazione e quindi voti, previdenza a livelli di paradiso terrestre (pensioni dopo 16 anni di lavoro!!!), la scala mobile, lo statuto dei lavoratori con l'art. 18 , l'equo canone (qualcuno se l'è dimenticato???) e via così. Alcuni di questi mostri sono in via di estinzione , altri sono stati eliminati (la scala mobile), altri parzialmente, insufficientemente, riformati.
Tornando a GAlli della Loggia, sono d'accordo con lui nel ritenere che il problema sia politico : stabilire che tipo di società la maggioranza di noi voglia e procedere in quella direzione. Non si può contentare tutti. Proprio non si può.
La democrazia non è unanimismo ma libertà di scegliere. E se è vero che la dittatura della maggioranza è un rischio da evitare, la paralisi da unanimismo lo è ancora di più.
In fondo è proprio nelle situazioni di peggiore crisi che si può diventare eroi per caso, per cui Berlusconi si faccia coraggio.
E' la sua ultima occasione.

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