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domenica 19 febbraio 2012

COME FINI' MANI PULITE...PER QUEL POCO CHE OGGI INTERESSI A QUALCUNO...

Francamente pensavo che sarebbe stato dedicato più spazio all'anniversario di Mani Pulite. In fondo è stato un momento importante della storia italiana: la fine della prima repubblica, il colpo di stato giudiziario per molti, l'illusione di una Italia finalmente moralizzata e morale per tanti altri (allora, oggi non so se ci credono ancora...spero di no, visto i risultati evidenti), la fine di uomini importanti come Craxi, in primis, ma anche dei capi democristiani, dei partitelli laici risorgimentali (PLI, PRI, PSDI ), l'avvento di nuove forze politiche...la Lega prima, Forza Italia poi, il superamento del sistema proporzionale, l'ascesa di leader politici nuovi, Bossi, Di Pietro (maronna do carmine...) e, naturalmente, la discesa in campo di Berlusconi.
Eugenio Scalfari,  in un suo editoriale del 1993, proprio questo scongiurava, che accadesse: che gli italiani, così facili a dimenticare che quel sistema di cui a gran voce chiedevano e salutavano la fine, lo avevano votato e quindi sostenuto LORO, NON si sbagliassero ancora e scegliessero un nuovo uomo "forte" al posto del leader da poco deposto. Scalfari è notorio per i suoi poteri di Cassandra, profeta di sventura...l'uomo da lui temuto trionfò nel 1994 e almeno fino al 2011 ha condizionato tutta la politica italiana.
Eppure, forse perché Berlusconi non è più al potere e la crisi economica europea morde sul serio, gli italiani mostrano un certo disinteresse sul tema.
Magari c'è anche un po' di disillusione...visto com'è poi andata, e se oggi la Corte dei Conti (ma so capaci solo di denunciare? non hanno altri poteri ? a me risulta che qualcosina di più potrebbero e dovrebbero fare...) dichiara che il problema CORRUZIONE non è mai stato così grande in Italia.
BETTINO CRAXI INTERROGATO
Leggendo gli articoli (ben 7) che Facci ha dedicato nel ricostruire l'inizio, quasi casuale, di Tangentopoli e la slavina divenuta valanga successiva, quello che mi ha colpito di più è stato proprio l'ultimo, nel quale spiega perché e come Mani Pulite finì...
Una serie di concause, come spesso accade, ma tra queste due mi sembrano preminenti:
1) la defezione dell'uomo immagine della "rivoluzione giudiziaria", Di Pietro (Borrelli gli mandò a dire che se lo avesse rivisto salire le scale della procura di Milano avrebbe dato ordine di buttarlo fuori senza toccare terra ...), che , col fiuto del buon contadino marsicano, aveva avvertito che il vento non soffiava più forte come prima, anzi, e che per lui (anche in considerazione delle spiacevoli vicende personali che stavano prendendo la luce) era meglio passare alla cassa della riscossione politica del consenso popolare accumulato in quei due anni rampanti

Cronistoria breve e direi pulita.

video.repubblica.it
Cos'è Tangentopoli? Come e quando ebbe inizio? La ricostruzione dei fatti che venti anni fa portarono allo scandalo Mani Pulite in un video...

2) i politici e i grandi manager, i ricchi, erano FINITI. Ma NON così la corruzione, che, dai rami alti, veniva scoperta OVUNQUE nel tessuto sociale nazionale. E allora la ghigliottina non piaceva più tanto (accadde anche alla rivoluzione francese, in realtà accade sempre). Questa cosa mi ricorda un po' la querelle della persecuzione dell'evasione fiscale....a cui si plaude quando tocca gli altri...i ricchi di Cortina, dei macchinoni, delle Ville e della barche....ma mica sono solo quelli gli evasori!...se e quando si fa "sul serio" li trovi ovunque, per cifre modeste...e anche laddove non ti aspetti..tra dipendenti che fanno lavori in nero, per non parlare di altre forme di "rapina" (questo sono gli evasori no?) sociale quali le pensioni taroccate, gli impieghi ottenuti con le mance e/o le raccomandazioni....Insomma , tangentopoli finì perché era TROPPO, troppo grande il fenomeno della dazione ambientale, delle corruzioni, e non riguardava solo gli alti livelli.
E a volte si scopre che dietro ai finti furori moralistici spesso c'è molta invidia e livore sociale.
Roba brutta.

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