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mercoledì 23 maggio 2012

E' ORA DI DARE INGRESSO AI CONTRATTI PREMATRIMONIALI. UNICO STRUMENTO VERO PER PREVENIRE LA CONFLITTUALITA'


L'ISTAT conferma elementi percepiti senza il conforto dei numeri.
Ci si sposa di meno, si divorzia di più, i nostri figli hanno prospettive peggiori di quelle che abbiamo avuto noi, e  non li abbiamo per nulla preparati a questo, anzi.
Ora, che ci si sposi di meno, di per sé non la vedo come una cosa negativa. Nel momento in cui non si pensa più che la famiglia debba essere una costruzione indissolubile, non tanto per far contento il Padreterno, ma per una presunta maggiore serenità dei figli e per un maggior "ordine sociale", non è certo l'AMMMORE che potrà tenere unite due persone per la vita. A questo punto però che finisca l'ipocrisia e si introducono, come negli USA, i contratti prematrimoniali, dove si stabilisce, ora per allora, cosa sarà quando (il se lo toglierei) ci si dividerà. E' un problema importante guardate, e lo dico soprattutto alle DONNE.
L'era del Mammismo è tramontata. La posizione di forza e di assoluto privilegio attribuita alle donne dal 1975, con la riforma del diritto di famiglia, è finita con le modifiche del 2006 e l'introduzione dell'affidamento condiviso. Il cambiamento di norme segue in qualche modo la modifica del costume. Avete voluto i "mammi"? Quella specie strana di uomini poco autorevoli e molto orsetti cui avete imparato a prendersi cura dei cuccioli, prima lasciati alla vostra esclusiva pertinenza ? Ebbene, adesso questi rivendicano il diritto di avere i figli almeno quanto voi madri, sostenendo di essere assolutamente in grado di badare a loro quanto voi se non di più.
Siccome anche voi oggi lavorate, ci sono le scuole a tempo pieno, è evidente che, dopo i 3 - 4 anni, che motivo c'è di preferire la madre al padre come genitore prevalentemente collocatario? Si dovrà vedere caso per caso.
Certo, i mammi autentici non sono ancora maggioranza, non c'è dubbio, però ci sono quelli "fasulli", che per evitare di perdere la casa e non pagare l'assegno di mantenimento si proporranno come tali.
Non solo, sta crescendo il vezzo di "sentire" i minori, che NON decidono ovviamente (qualche genitore deficiente o in malafede lo vorrebbe ovviamente, quando pensa che gli convenga...) , ma che possono influenzare con i loro "desiderata" le decisioni dei giudici in caso di conflitto. Bene, immaginate l'evoluzione "educativa" di questi bambini, oggetto di contesa e quindi soggetti a "corruzione" per ottenere il loro favore : pensate che il genitore educatore, autorevole, preoccupato di dare regole utili ad una crescita adulta sarà avvantaggiato rispetto ad uno cedevole, condiscendente, anzi viziante? Certo, un'attenta analisi della situazione familiare, comprendere i veri motivi che inducono i genitori a contendersi i figli e questi ultimi a parteggiare per l'uno o per l'altro, potrebbero portare ad una serie di decisioni esemplari che vanifichino questi tentativi e disinneschino l'andazzo da suk arabo.
Ma non vi fidate di chi si riempie sempre la bocca del "superiore interesse dei minori"....
In aula arrivano giudici e periti che NON si sono letti nulla del fascicolo, che alla questione dedicano il tempo che si concede ad una delle tante rotelle dell'ingranaggio. E la conflittualità, criticata da tutti a parole, è poi una miniera d'oro per avvocati e consulenti.
Ovviamente questa situazione favorisce chi ha più soldi, che potrà attrarre di più i figli con gadgets di vario tipo, e pagarsi un team legale superiore. Chi immaginate che sia la parte "forte" di questo nuovo scenario?
E così per le donne, che per anni sono state ingiustamente favorite dal sistema, ora allo stesso ingiusto modo arriva la penalizzazione.
Chissà se Maietta, il padre dell'affidamento congiunto, ci aveva pensato?
Ecco perché i contratti prematrimoniali li vedo come una buona cosa. Che le condizioni siano chiarite PRIMA, quando le persone hanno ancora un animus positivo, e decideranno con serenità e non con risentimento, se non quando vero e proprio odio, come organizzarsi per il "dopo", che se non certo, è ormai probabile.
Così se verrà deciso insieme che nella famiglia nascitura, la madre si occuperà prevalentemente dei figli, rinunciando a crescere professionalmente, si stabilirà, in caso di divorzio, la compensazione di tale decisione. Parimenti, la gestione dei figli, i principi educativi di fondo...
Certo, non è facile prevedere tutto, la vita si evolve. Ma tutto quello che si può, meglio farlo.
Capisco che non sia romantico, anzi pure contro natura: prevedere e decidere nel momento in cui ci si unisce, cosa accadrà quando ci si separa.
Però questa è la realtà di oggi, e mettere la testa sotto la sabbia è stolto, per non dire peggio.

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