Pagine

martedì 12 giugno 2012

EUROPA: POCHE IDEE, IN COMPENSO CONFUSE

dichiarazione di indipendenza americana 1776 
Germania sì, Germania no, nazionalismi e idea europea.
Mai come in questi anni di crisi finanziaria l'idea dell'Europa unita ha vacillato. Quando l'Europa sembrava l'andare in giro per l'Europa con la sola carta d'identità, gli erasmus con la possibilità di farsi una bella vacanzina a Parigi, Barcellona, Roma , Madrid, Firenze, Berlino, non avere il problema del cambio facendosi un tour per le capitali europee, era una gran figata.
Poi l'Europa ha iniziato a rompere un pochino, con le sanzioni sulle quote latte, prima sulla frutta, poi multandoci perché eravamo lenti con la giustizia. Ma insomma, il saldo sembrava ancora attivo.
Ora però le cose sono drasticamente cambiare. La moneta unica si è rivelata assai più infida , e la comodità di viaggiare con gli stessi euro ha le sue belle controindicazioni. Da 3 anni a questa parte ci dicono che MO' BASTA col debito !!! Ma come?? Noi su quello campiamo!?!?!?!
Non si può fare più.  In verità questa cosa prima di dirla le autorità europee l'hanno detta i mercati, che ad un certo punto hanno pensato che continuare a prestare soldi alla Grecia, ma anche al Portogallo, All'Irlanda, alla Spagna, era diventato troppo rischioso. E quindi hanno cominciato a non darglieli più o a pretendere, per farlo, tassi di interesse sempre più alti. Questa cosuccia, dopo un anno e mezzo, si è estesa anche all'Italia, che è vero che aveva un deficit inferiorei, però aveva smesso di crescere da un bel po' e aveva un debito pauroso, arrivato al 120% del PIL.
A quel punto abbiamo chiesto soldi alla Banca Europea, all' Unione, e ci siamo appunto sentiti dire che NON si poteva continuare, che il debito andava ridotto, e quindi bisognava diventare austeri, virtuosi, e fare delle riforme serie.

Seeee, gli ALTRI forse, mica NOI. E per altri l'Italiano intende TUTTI meno che se stesso. In questo è democratico, non fa distinzioni. Ma il problema non è solo italiano stavolta, e di questa crisi non si vede la fine.
La spaccatura si è fatta netta: da una parte coloro che dicono che i tedeschi fanno bene, che è naturale che non vogliano pagare i debiti degli altri, che soprattutto hanno ragione nel pretendere che anche noi diventiamo "bravi" come loro ; dall'altra quelli che ai germanici ricordano i favori ricevuti, dal dopoguerra, e che la crisi dell'Euro poteva essere ben contenuta se avessero avuto un atteggiamento tempestivamente più generoso, e che non si possono pretendere riforme così grandi e dolorose in tempi brevi.
E' evidente che entrambe le posizioni contengono delle verità. Nel secondo caso però, resta che, se anche i tedeschi addivenissero all'idea di tempi più lunghi per l'attuazione delle riforme, queste sempre verso una contrazione del debito pubblico dovrebbero andare, e che quindi l'erogazione del denaro richiesto sia indirizzata NON a continuare come sempre, ma a CAMBIARE.
Chi la dà questa garanzia??
La Germania chiede strumenti da questo punto di vista Sovranazionali, che costringano, del caso, i paesi membri a fare ciò che hanno promesso.
E qui ci ci scontra col problema della sovranità nazionale, che non è un problema solo delle destre più radicali e delle parti visceralmente antieuropee, ma della pancia più vera di tanta parte dei cittadini di diversi paesi. L'Europa non nasce 230 anni fa, come gli USA, ma molte guerre prima (e dopo), non ha un'unica lingua (cosa fondamentale), non ha ancora mai avuto una storia unitaria.
Come si supera tutto questo?
L'importanza della pace, priorità assoluta dopo due guerre che avevano mietuto milioni di vittime e, la seconda, raso al suolo intere città, è stata una spinta importantissima per spingere i paesi dell'Europa libera a muoversi questa idea "unitaria", ma su COME questo dovesse realizzarsi, le idee non sono mai state né omogenee né , in fondo, tanto chiare.
E si vede

Nessun commento:

Posta un commento