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venerdì 7 settembre 2012

CLINT EASTWOOD, DA ICONA A CRETINO. LA SOLITA CENSURA DELLA NUOVA SINISTRA

Mi ha fatto piacere trovare sul Corsera di ieri un commento critico al vezzo consueto della sinistra, specie quella cosiddetta intellettuale, di squalificare a 360 gradi gli artisti che esprimono una posizione politica diversa dalla loro. Io ho come "semi parente" acquisito un grosso studioso, accademico nazionale dei Lincei e tante altre cose, ovviamente comunista e post. Una volta parlando mi disse proprio "scusa, ma quale intellettuale/artista valido esprime la destra? Dimmene uno ".
Ora, francamente non è che se leggo un libro, vedo un film, vado al teatro o ad una mostra, mi informi del pedigree politico del/i protagonisti. Evidentemente a sinistra lo fanno. Io no. Non sono di sinistra, mi sta antipatico Moretti, però molti dei suoi film li ho visti e alcuni mi sono anche piaciuti. Il pregiudizio "capalbiese", così l'avremmo definito quando Capalbio era il riconosciuto Buen Retiro dell'Intellighenzia Radical Chic, non si smentisce con gli attacchi a Eastwood dopo la sua presa di posizione contro l'icona, ancorché sbiaditina dopo 4 anni di presidenza obiettivamente mediocre, di Barack Obama, a favore niente di meno del candidato repubblicano, Mitt Romney.
Tra l' altro così come Redford è sempre stato notoriamente uno di "sinistra", un democrat  (  E IO L'HO SEMPRE APPREZZATO)  Eastwood è dal 1951 che è iscritto nelle liste elettorali dei repubblicani! Insomma, non lo si può certo accusare di ondivaghismo!
Semmai l'accusa può essere rivolta proprio a quella parte di pubblico che negli ultimi decenni lo ha riscoperto come bravo attore e grande regista (Gli Spietati, il bellissimo Mystic River, Un Mondo perfetto, One Million Dollar Baby, Lettere da Iwo Jima, Grande Torino, solo per citarne i più noti ), salvo adesso rinnegarlo perché ha osato ribadire, con coerenza, il suo credo liberale, anzi libertariano, per uno Stato non invasivo nella vita delle persone.
Ecco l'intervento di Francesco Piccolo di cui vi dicevo
Buona Lettura

La storia di Clint Eastwood racconta in modo perfetto che cosa è diventata la sinistra (in tutto il mondo)
In una discussione, a un certo punto il tuo interlocutore pronuncia la frase più minacciosa : " Tu che sei intelligente..." Ti sta avvertendo : poiché ti considero intelligente devi essere d'accordo con me . Se non sei d'accordo con me , NON sei intelligente.  Che è quello che praticamente ha detto Michael Moore a Clint Eastwood . Moore è il re della demagogia e della semplificazione . E infatti è il rappresentante più puro della nuova sinistra : <penso cose così giuste che tutti quelli che non la pensano come me, sono dei deficienti >.
Il pensiero democratico mi ha insegnato il rispetto delle opinioni altrui. E' uno dei modi più profondi che mi hanno spinto a considerarmi di sinistra, quando ero ragazzo : la dialettica, la tolleranza. Perché ora la sinistra è diventata del tutto intollerante al pensiero diverso ? Perché si è trasformata in un censore del mondo ? 
Di qua gli intelligenti, pochi, di là i deficienti molti. Se uno viene reputato intelligente, non può stare di là. 
Questo accade in particolar modo con gli artisti. La sinistra considera tutti gli artisti di valore rosa SUA, E se scopre che qualcuno è diverso , si scandalizza, vuol dire che non è più bravo ...che non è MAI stato bravo.
Forse la performance di Eastwood dal palco dei repubblicani è stata mediocre. DI istanze mediocri sull'altro fronte, sia in Italia che nel mondo, ce ne sono state anche di più. Ma non hanno mai scandalizzato.
In verità a Clint  Eastwood non si dà la colpa di un discorso mediocre, ma di un discorso CONSERVATORE. 
La sinistra mondiale non tollera un artista conservatore., e confonde immediatamente il pensiero con la qualità dell'artista. E infatti è già successo quello che mi aspettavo. Un'amica mi ha detto : <i suoi ultimi film non erano nemmeno poi così belli >. 
Eastwood è uno dei più grandi registi viventi. Il fatto che non la pensi come me, lo rende, in fondo, ancora più interessante.

E qui scatta l'applauso!

5 commenti:

  1. A meno di prove contrarie a quanto dirò, per il momento, non mi associo all'applauso.
    Mi piace l'uomo, mi piace l'attore (anche quando ai tempi degli "spaghetti western" si diceva di lui che aveva solo due espressioni: quella con il cappello e quella senza), mi piace il regista in tutti i suoi film, quelli più riusciti e quelli meno, l'ho apprezzato molto nel suo intervento alla convenction repubblicana proprio per la sua coerenza e fedeltà alla causa. Non mi piacciono, invece, gli articoli come quello che hai postato pur condividendone in modo assoluto i concetti. E allora che cos'è che non va? Non va il fatto che tutto quello che vi è scritto potrebbe essere la pura elucubrazione concettuale (ben scritta) dell'autore se non si è in grado di portare nemmeno un esmpio, un nome, uno scritto di qualcuno di sinistra che ha detto che Clint Eastwood è un cretino. Se questa persona/e esiste, effettivamente nei suoi confronti la penserei esattamente come Francesco Piccolo e il Camerlengo. UNCLE

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  2. Piccolo citava Michael Moore, e ovviamente chi ha dato ampio spazio al finto regista americano ? Repubblica ! Sottolineando i commenti forti dell'autore bufala sull'11 settembre. Moore definisce Clint "folle....delirante...pazzo". Federico Rampini, sempre su Repubblica, lo compatisce. Il Post, quotidiano on line , dove spiccano i progressisti come Luca Sofri (che io leggo e apprezzo), dà risalto alle critiche dei liberal americani, riportando: " il grande critico cinematografico Roger Ebert, per esempio, che ha scritto «Clint, il mio eroe, sta diventando triste e patetico, non aveva bisogno di farsi questo, è indegno di lui.» Qualcun altro è stato in linea con l’atmosfera di ironia generale, come l’attore Zack Braff (protagonista della serie Scrubs), che ha scritto: «Non ho ancora capito se Clint aveva le allucinazioni o se in questo momento il presidente è effettivamente invisibile». Molti altri colleghi di Eastwood sono stati severi e sprezzanti, suscitando opposte reazioni di chi accusa il mondo dello spettacolo americano di essere colonizzato dai liberal". Come vedi zio, le persone esistono.

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  3. buon attore, ottimo regista ma persona da poco. Non mi pare ci siano incongruenze in questa affermazione... o si?

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  4. No, non ce ne sono. Basta che il fatto che sia persona da poco non sia legato al suo essere repubblicano e di destra.....

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  5. Grazie delle informazioni. Non essendo informato come te, avevo tralasciato completamente l'estero. Ero interessato ai "critici" italiani e non mi pareva di aver sentito pareri del genere. Mi dispiace per Rampini che, di solito mi sembra ben informato. Altri nomi italiani?
    P.S. Anch'io apprezzo Luca Sofri che ha il dono di essere meno difficile del padre.UNCLE

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