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venerdì 28 settembre 2012

HO SOGNATO TRAVAGLIO CONDANNATO A 14 MESI DI PRIGIONE...



Dopo essermi preso una sbornia di titoli e articoli sulla vicenda Sallusti, cuccandomi anche una quintalata di commenti al vetriolo contro il direttore de Il Giornale, mi sono domandato se veramente la gente "normale" è così avvelenata, così propensa alla galera, oppure c'entra il soggetto sulla forca ?
Se non era Sallusti ma Travaglio ad avere la concreta prospettiva di farsi 14 mesi di prigione, avrei letto le stesse cose ?
Ho provato a fare un sogno ad occhi aperti, a immaginare che veramente fosse così..come avrei reagito IO , che ho proprio un'avversione fisica a Travaglio, incapace di incrociarlo in tv anche solo il tempo di fare zapping ?
Quest'uomo che è l'idolo dei manettari, il portavoce più accreditato delle procure d'Italia, spocchioso e presuntuoso come nessuno pure in un mondo dove il narcisismo raggiunge vette parossistiche, questo Marat giacobino, in prigione che effetto mi farebbe ? Bello. Lo confesso.
Eppure, questa è la PANCIA. Non la Ragione. E francamente credo che per quanto Travaglio mi sia odioso e le sue idee peggio, per quanto pensi che sia anche "socialmente pericoloso" nella misura in cui lo può essere uno che le sue idee forcaiole le può propagandare con mezzi suggestivi e potenti come la carta stampata e ancor di più la TV, ebbene, non per questo ritengo sia GIUSTO che possa andare in prigione per questo. "Bello" sì, Giusto no.
E del resto, lo stesso Travaglio, non so con quanta sincerità, l' ha scritto lui stesso subito dopo la notizia del possibile carcere per il collega, sicuramente detestato : la pena della prigione per il reato di diffamazione è un assoluto eccesso.
Difende se stesso scrivendo questa cosa Travaglio ? Anche, sicuramente. In campo penale, a Travaglio toccò una pena di 8 mesi di reclusione, che non divenne definitiva per prescrizione (ovviamente il giornalista si guardò bene dal rinunciare a questo strumento giuridico , chiedendo comunque la pronuncia della Cassazione per proclamare la propria innocenza. Scelta legittima , assolutamente. Peccato che lui la contesti a tutti quelli, Berlusconi in primo luogo, che vi facciano parimenti ricorso ).
In campo civile, le condanne invece fioccano numerose, ma lì è un rischio del mestiere e per questo ci sono le assicurazioni. Certo, a volte i soggetti sono troppo a rischio (e infatti pare che a suo tempo la Sette non assunse Santoro proprio perché l'esposizione economica da questo punto di vista era troppo grande...).
Insomma, quelli che oggi scrivono "la legge è uguale per tutti", "i giornalisti sono una casta" (ovvio che lo siano, l'Italia è il paese delle Caste !!, ma la questione di principio è valida lo stesso ! ) , direbbero le stesse cose se ci fosse il loro eroe preferito alle soglie del carcere ?
Ho molti dubbi. 
Sallusti è persona antipatica , per modi, per fisico e anche per l'astiosità con cui porta avanti le sue convinzioni. Ha pure per compagna una pasionaria ancor più antipatica di lui, la Santanchè, e la sua penna è velenosa.
Ma non si va in galera per questo. E se la legge è uguale per tutti, ci si dovrebbe chiedere come mai in Italia per questo reato ci siano finiti in 3-4 , che certo le condanne per diffamazione sono state mille volte di più.
Inoltre, al popolo viola, ai grillini e a coloro che in genere amano queste statistiche per contestare l'arretratezza della società civile italiana, il carcere per diffamazione nei paesi moderni e democratici NON è prevista.
Probabilmente si farà in modo e maniera che Sallusti in carcere non ci finisca, che intervenga una legge ad personam (mai come in questo caso sarà giusto definirla tale) , ma questo solo perché in Italia le cose vanno così. Ci si accorge che una legge è fatta male solo quando per le pesti ci va uno conosciuto attorno al quale possa sorgere un caso. Non è bello, ma non per questo la legge fatta male non deve essere corretta no ?
Chiudo con un impegno. La legge sarà cambiata e Sallusti non andrà in prigione (prima che strilliate sulla non retroattività della legge, sappiate che in diritto penale è la REGOLA : nessuno può scontare una pena per un fatto che non è più considerato reato o comunque non sia punito con la reclusione, ed è sacrosanto che sia così ).  MA SE così non accadesse, la legge restasse immutata, e un domani fosse Travaglio ad un passo da Rebibbia, bene io vi prometto che il Camerlengo, con la morte nel cuore ma la serenità data dalla coerenza per un  principio GIUSTO, scriverà le stesse cose.






6 commenti:

  1. In caso di diffamazione sarebbe più che giusto. E sono certo che, come il suo maesto Indro e diversamente da quel patetico codardo di 'betulla', non avrebbe esitazioni a confermare la paternità della colpa.

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  2. Travaglio e' troppo intelligente non scriverebbe MAI UN ARTICOLO COSI' STUPIDO e soprattutto non lo farebbe mai sotto mentite spoglie .io sono di destra molte cose non le condivido ma lo ammiro per i suoi giudizi schietti e sinceri che non trovo ad esempio quasi mai in Sallusti

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  3. So bene che Travaglio ha molti estimatori, così come numerosi sono quelli che non lo stimano e non lo sopportano. CI ha costruito una carriera su questo.
    Definire un articolo stupido è legittimo, magari dire perché sarebbe anche meglio, tanto per valutare il livello di intelligenza di chi chi giudica. Quando si parla poi di "mentite spoglie", non so se la signora Carla si riferisca a Dreyfus, pseudononimo usato da Farina, o all'ultimo Camerlengo. Immagino sia il primo caso, perché se no sarebbe lei a mostrare grande stupidità e, a differenza di lei, spiego il perché. L'Ultimo Camerlengo è il nome del Blog, e c'è uno spazio in alto della Home PAge in cui è chiaramente scritto chi sono, dove vivo, dove abito. Molto più di quello che si possa sapere di Travaglio leggendo il Fatto. Quando al sig. Attilio, non so se per lui "giusto" è che si vada in carcere per diffamazione. Io sostengo di no, lo farei anche se il carcere toccasse a gente che disistimo profondamente, come Travaglio, appunto, ma anche Santoro, e confortato dal fatto che come me la pensano le democrazie più evolute del mondo che infatti questa misura non la prevedono.

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  4. ATTO 2

    Un sogno alla volta, prego. Io sogno Berlusconi in galera da molto più tempo di te!

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  5. "Atto 2", trovo "fulminante" la tua battuta, la copia e la metto sui commenti al blog ! Però, io ho anche detto che il sogno sono determinato a tenermelo !! Non a volere che diventi realtà !! Comunque magari tutti fossero così capaci ad esprimere con humour un parere diverso ! Complimenti davvero. Sorriso

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  6. Caro "L'Ultimo Camerlengo", almeno per quanto mi riguarda, non c'è da meravigliarsi più di tanto sulla vicenda di Sallusti. Questa altro non è che la sintesi perfetta della involozione che ha pervaso, in questi ultimi 20 anni, la Repubblica Italiana in tutti i suoi "poteri". Nello specifico mi riferisco a quello della magistratura (parimenti riconosciuto come "potere giudiziario) e al "quarto potere" ossia quello di cui si dà la seguente definizione "Quello nelle mani della stampa libera è più una forma di potere che un potere vero e proprio: ha la funzione di controllo sull'operato di politici, magistrati e sulle istituzioni democratiche."
    Da 20 anni a questa parte hanno aggiunto al loro "già vasto repertorio", un aspetto (e quì l'involuzione), forse il più triste e negativo", che io definisco il voler "essere protagonisti a tutti i costi". Dietro a questo "protagonismo" ci vedo le figure di due persone ed i movimenti pro e contro (sopratutto per il secondo) ad essi pro e contro legati:
    1) per la magistratura parlo di Di Pietro e dell'essere magistrati alla di "Di Pietro", cioè giustizialisti fino alla morte, dove "è impensabile che un magistrato possa sbagliare";
    2) per il "Quarto Potere" parlo di Berlusconi del Berluisconismo e dell'Antiberlusconismo. Il "quarto potere" in Italia, ma credo anche altrove, capitalizza la sua funzione direttamente per l'utenza passando attraverso tutte le tecnologie video ed audio piuttosto che nella carta stampata. E quindi fa presa diretta sull'utenza. E chi sono gli attori che recitano "nel quarto potere mediatico ?
    Appunto Sallusti, Fazio, Santoro, Travaglio e chi più ne ha ne metta.
    Anche quì non è giusto fare di tutta un'erba un fascio....però anche la magistratura ed il Quarto Potere (come per la Scuola) sono lo specchio dei tempi.....

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