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lunedì 19 novembre 2012

MONTI :"APRES MOI LE DELUGE". STIA SERENO PRESIDENTE, ESISTEREMO ANCHE SENZA DI LEI



Che Monti sia uomo di maggior stile, aplomb e cultura di Silvio Berlusconi, non ci possono essere dubbi (non ci vuole nemmeno la Bocconi per questo). Che quindi potrà essere un ottimo Presidente della Repubblica, magari meno interventista degli ultimi , lo penso e non mi dispiacerà se accadrà.
Che di gaffe ne faccia tante è altrettanto assodato. Lui una volta si è difeso da questa critica dicendo che in realtà la sua è ironia, molto in uso nell'ambiente anglo sassone, cui lui sente di appartenere per elezione, e che noi, paese del melodramma, non apprezziamo perché prendiamo tutto troppo sul serio. IN effetti potrebbe anche essere. Però, con tutto lo sforzo, io non riesco a trovarci niente di ironico nella frase "non posso garantire il futuro". Ma benedetto uomo, vai nei paesi arabi - ieri il Kuwait, poi sarà il Qatar e poi non so quale altro - per "vendere" il prodotto Italia, per favorire gli investimenti esteri di chi soldi, beato lui, ne ha a vagonate, dici un po' di bugie, come ogni venditore che si rispetti, e cioè che grazie alle TUE riforme il paese sta nettamente migliorando, che abbiamo tirato fuori una legge anti-corruzione nuova di zecca che farà miracoli (infatti la Corte di Cassazione ha già espresso dubbi di legittimità...) , che faremo altre riforme, tra cui quella della giustizia (forse intende processi più celeri ?? ammappa che pinocchio !!! ) e poi te ne esci che però "non puoi garantire per il futuro" ??? Ma che soffri di bipolarismo ?????
Forse sì, considerando la lusinghiera pagella che il Premier si dà per il suo primo anno di governo. Certo,
non capisco bene cosa lo conforti...il fatto che il debito italiano sia cresciuto meno di quello degli altri paesi dell'Eurozona ? Sarà pure, ma resta che nonostante le tasse sia comunque aumentato (126%, 2000 miliardi di euro) e sia il terzo al MONDO. Le dismissioni annunciate non iniziano e non si vede come attaccare sto debito visto che i tagli alla spesa, se ho capito bene, sono sufficienti si e no a pareggiare il deficit nel 2013 (e chissà se accadrà ) , ma non a diminuire la massa del debito pubblico. L'economia è passata da un mediocre 0.4 di PIL nel 2011, al bruttissimo -2,3% del 2012. Le imprese e il lavoro sono zavorrate da una tassazione senza precedenti, da un cuneo fiscale e da un costo dell'energia che non hanno uguali in Europa, da un credito che si è rarefatto e ha costi superiori a quello dei concorrenti UE.
Cosa è migliorato ? La Previdenza direi, però con situazioni di ingiustizia sociale ma anche legale che fanno venire i brividi, come la vicenda degli esodati e ancora di più dei "ricongiunti" sta lì a testimoniare.
Monti dice che chiunque verrà dovrà proseguire la sua opera.....e quindi "crescita, liberalizzazioni, lotta all'evasione fiscale e alla corruzione". 
Diciamo che chi verrà dopo di lui dovrà INIZIARE le prime due cose, che non si sono proprio viste, anzi (-2,3 % Professore, la chiama crescita ??), e cercare di smontare le cause delle seconde due, che la repressione, da sola, serve a poco.
Per carità, affermare che i mali dell'Italia si chiamano Monti sarebbe mentire sapendo di farlo. Questo è un Paese che non si fa governare...e ogni cambiamento è difficilissimo. La difesa della propria categoria, del proprio "particulare" risale a ben prima di Giucciardini, che nel 500 denunciò questi mali umani particolarmente in voga nella penisola.
Però che Monti abbia invertito la rotta....questo non direi. Ha fatto alcune cose, meno di altri paesi europei ( a mio avviso, Irlanda , Spagna e Portogallo hanno fatto di più ) , e le ha potute fare grazie al "ricatto" dello spread e del rischio che non arrivassero più i soldi che sorreggono il debito. 
Molti dicono che per la UE e i mercati lui è stato una sorta di "garante"....io qualche dubbio ormai ce l'ho.
In realtà se l'Italia fosse saltata, o saltasse, sarebbe la fine dell'Europa e dell'Euro. Prima che questo diventi un'opzione inevitabile, si farà di tutto, con Monti o senza Monti. Questo non vuol dire che ci aiuteranno comunque, ma che lo faranno, a certi patti. Così com'è avvenuto quest'anno (Grecia docet).
Per cui caro Presidente, stia sereno, continueremo ad esistere anche senza di Lei.
Ecco la cronaca dell'improvvida esternazione presidenziale in Kuwait scritta da Marco Galluzzo sul Corriere.it . Prima di lasciarvi alla lettura, un rammarico. Io apprezzo il Corriere della Sera, lo trovo un buon giornale, al netto dei difetti propri dell'informazione, italiana in particolare. Però questo schieramento palese per Monti non lo approvo. O meglio, alla fine, l'Editore e il Direttore ritengono che veramente Monti sia una fortuna per l'Italia ? Ok, sono liberi di scriverlo e infatti lo fanno. Però le notizie vanno date tempestivamente (e ieri sul Corriere ON LINE questa stentava a prendere forma, mentre sulla rete tutti la commentavano già) e poi con un minimo sindacale di obiettività. Scrivere coma fa Galluzzo che "ovviamente il Premier allarga le braccia perché garanzie sul futuro non ne può dare"....è partigianeria smaccata. A meno che non si voglia sostenere che l'"ovviamente" sta per un atto di "modestia", il ricordare ai deficienti   che lui, il presidente, non è Dio e non gli è dato garantire il futuro....Ma dai !!
Buona Lettura


Monti: «Non garantisco sul futuro»

Monti parla con l'emiro del Kuwait Sheikh Sabah Al Ahmad (Ap/Kuna, Amiri Diwan)

DOHA (Qatar) - È venuto a presentare la «nuova Italia» ad emiri, principi ereditari e sceicchi che hanno enormi disponibilità finanziarie da investire. Almeno tre gli argomenti chiave: «C'è bisogno di capitali per la crescita», e dunque anche delle risorse dei Paesi del Golfo Persico; «ci sono buone opportunità per acquistare asset e titoli oggi ai minimi, ma destinati a rivalutarsi»; e c'è uno Stato, quello italiano, che dopo aver perso «dieci o quindici anni di crescita ha ora davanti a sé un potenziale maggiore» rispetto agli altri Paesi dell'eurozona.
E' anche una sorta di road show delle riforme fatte quello che ieri il presidente del Consiglio ha iniziato da Kuwait City. Con il fondo sovrano del piccolo Stato, con l'emiro e il principe, ha rilanciato trattative che vedono l'Italia in prima fila per cospicue commesse nel settore della difesa e delle infrastrutture, e soprattutto illustrato il nuovo volto e le prospettive del Paese che governa da un anno esatto.
Nel promuovere l'Italia, l'opera di risanamento e le nuove norme contro quella corruzione che per gli emiri e i fondi sovrani locali è un deterrente all'investimento, Mario Monti ovviamente (????? ovviamente che ?? ndC) allarga le braccia di fronte a richieste di garanzie che non può dare. I cronisti a Kuwait city chiedono del futuro, il premier risponde così: «Non posso garantire per il futuro, sarei già contento se potessi migliorare il presente come credo stiamo facendo con lo sforzo di tutti». Parole che fanno subito rimbalzare in Italia la polemica. «Poteva risparmiarsi questa battuta di cattivo gusto» attacca il leader di Sel Nichi Vendola. «Credo che un presidente del Consiglio non possa lanciare strali sul futuro». Mentre secondo Antonio Di Pietro (Idv) quello di Monti è «un ricatto bello e buono: o rivado io al governo, o agli investitori stranieri dico che non garantisco per l'affidabilità del Paese dopo di me».

«Credo che chiunque abbia in mente un impegno futuro - prosegue il presidente del Consiglio - chiunque governerà deve avere come obiettivo non solo quello di garantire le imprese italiane ma anche quello di continuare a garantire la trasformazione della società italiana in termine di crescita, giustizia, lotta alla corruzione e all'evasione». Il credito che il premier riscuote si riflette nel primo giorno di colloqui anche con i protagonisti del mercato dei capitali: diverse trattative sono avviate da tempo, se ne discuterà anche oggi con chi amministra la potente Qatar investment authority, che in Italia ha già comprato fra gli altri il gruppo Valentino, il consorzio Costa Smeralda e che detiene una quota del 45% del rigassificatore di Rovigo.

«Ho incontrato qui interlocutori molto attenti e interessati allo scenario italiano e l'evoluzione nella zona euro: li ho rassicurati sugli sforzi messi in campo dal governo sul fronte dei conti pubblici e le riforme, in modo da rendere l'Italia in grado di attrarre maggiormente investimenti dall'estero», dice Monti in conferenza stampa, concetti che probabilmente oggi ripeterà qui in Qatar, di pomeriggio in Oman, e domani a Dubai. L'accento è sempre sugli effetti che produrranno le riforme fatte in quest'anno di governo: «Sono stati varati una serie di provvedimenti per aumentare la concorrenza e favorire la liberalizzazione dei servizi e delle professioni. Tutto questo - sottolinea il premier - crea una base per rendere il Paese più competitivo e attrattivo per gli investimenti stranieri».
Bisognerà vedere quali frutti concreti produrrà il tour. Non sono previste firme di accordi particolari, ma certamente su molti dossier la spinta che il capo del governo potrà dare non sarà irrilevante: il fondo sovrano del Qatar è interessato a investimenti in Italia sia nel settore bancario che in quello dell'energia, secondo una logica di minimo coinvolgimento nella gestione e massimo ritorno sugli utili. 
E in questo quadro l'enfasi sulle nuove norme contro la corruzione è più forte che su altri temi. Il Professore ricorda a chi incontra la legge appena approvata dal Parlamento: «Il mio governo si è impegnato con tutte le sue forze per approvare una legge contro la corruzione, un fattore fondamentale per gli investitori stranieri».  





3 commenti:

  1. GIUDITTA MERISI

    Eccezionale

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  2. RAFFAELE MARIN

    Grande .. non mi stanco di dirlo

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  3. GIUDITTA MERISI

    giudizi assolutamente obiettivi e meritati, indipendentemente dalle condizioni ambientali

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