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mercoledì 26 dicembre 2012

GIANNINO DICE LA SUA SU MONTIGIOVE



Il discorso di Monti risale ormai a qualche giorno fa, e abbiamo detto la nostra riportando anche qualche commento dotto di opinionisti conosciuti ( http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/12/nella-conferenza-stampa-monti-come-la.html   ;  http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/12/monti-lo-special-one-italianomeglio.html )
Non avevo però letto nulla da parte di Oscar Giannino, pur essendo certo che il fondatore e anima del movimento Fare per Fermare il declino avesse detto la sua, anche in considerazione che si vuole misurare nella difficile battaglia politica.
Personalmente , e l'ho scritto, apprezzo sia Giannino che il suo movimento, e visto che un voto utile non lo posso dare (sarebbe stato, a mio avviso e con le imperfezioni del caso, quello a Renzi ) , alla fine darò un voto di "opinione" come ho fatto per lustri  quando c'era il PLI di Valerio Zanone.
Non andò mai oltre il 3% dei voti, che però, stando ai sondaggi, sono una chimera per FF.iD, che pare non spostarsi dall'1%.
Però, ascoltando le varie posizioni, e facendo una tara anche sulla credibilità, non vedo proprio chi altro votare. Monti, dall'alto dell'Olimpo, meno che mai. Perché diciamolo, ormai mi sta pure sulle palle, permaloso e supponente com'è.
Ecco comunque il contributo di Oscar.
Buona Lettura


Una prima risposta all'appello di Monti

Pubblicato: Dom, 23/12/2012 - 15:15  •  da: Oscar Giannino


Nella conferenza stampa di fine anno appena conclusa, Mario Monti ha annunciato la prossima pubblicazione di un'agenda per rilanciare la crescita restando saldamente ancorati al quadro europeo. Ha dato la disponibilità a guidare ancora un governo, ma senza presentarsi al voto né lasciando il proprio nome a libera disposizione di chiunque voglia.

Sono apprezzabili il suo chiaro no a chi a destra non ha più credibilità europea e cambia idea ogni giorno, i riferimenti critici a Vendola come ai no ideologici di alcune parti sindacali, la sua apertura ai temi della condizione femminile, il rilancio delle liberalizzazioni.

E' corretto il richiamo ai tagli di spesa come via per l'abbattimento della pressione fiscale. Ma è mancato, invece, ogni riferimento al cambio di passo che è necessario nell'abbattimento del debito attraverso dismissioni pubbliche, come il no a ogni ipotesi di patrimoniale che si aggiunga all'attuale pressione fiscale record, che strangola impresa e lavoro.

Fare per Fermare il declino è, e  resta, molto interessata a contribuire a un'agenda per rilanciare la crescita, mettendo al centro merito, competitività, energica revisione del perimetro pubblico, scioglimento dei conflitti d'interesse, e discontinuità rispetto ai vecchi partiti e alle loro classi dirigenti. Da questo punto di vista, nelle forme in cui Monti lo decidesse, siamo disponibilissimi a contribuire sulla base dei nostri dieci punti, chiaramente individuati.

Ma i tempi dell'operazione elettorale indicata da Monti appaiono incompatibili con la chiusura delle liste e la raccolta di firme a cui sono vincolati i movimenti che, come Fare per Fermare il Declino, non  partecipano al Parlamento sciolto. Di conseguenza il nostro obiettivo è e resta quello di iniziare entro poche ore in tutta Italia la raccolta delle firme alle nostre liste. Né a destra né a sinistra ma avanti, per dare più voce e forza alla società civile che non ha responsabilità del declino italiano, e dell'enorme dilapidazione di risorse messo in atto dall'elefantiaca macchina pubblica

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