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venerdì 18 gennaio 2013

LA PRESCRIZIONE, ROBA PER PAESI CIVILI



Dopo qualche processo berlusconiano terminato con la prescrizione - l'ultimo, celebre, il Mills gate , ci sono state lunghe polemiche contro l'istituto della prescrizione. Addirittura ho letto voci autorevoli che volevano abolirlo. Più "moderatamente" i nostri procuratori . ma anche i giudici, che così non sentono "fretta" - propongono di allungarne i termini.
Ma proprio di accorciare i processi non se ne parla ?
Mi capitò allora di leggere una bellissima e curatissima nota di una brava collega di penale, Maria Mercedes Pisani (persona di cui il Maestro Battista parla in toni encomiastici inusitati per uno severo come lui...) proprio a difesa di questo istituto.
Era uno scritto chiaro e ben fatto che però prevedeva un minimo di cognizioni della procedura penale.
Ho pregato Maria Mercedes (su FB siamo tutti molto amici, una figatissima...) di "riadattare" la nota per quelli che questa dimestichezza tecnica non ce l'avevano.
E' stata squisita e l'ha fatto.
Io la leggerei, anche perché se non altro due cose anche quelli del 777 possono capirla :
1) il problema non è allungare la prescrizione, ma lavorare di più e meglio, in modo che i processi vengano fatti in tempi decenti e correttamente
2) parliamo sempre dei paesi civili, quelli a cui dobbiamo ispirarci, l'Europa....ebbene, lì la prescrizione c'è e nessuno se ne lamenta né sogna di aggravarne i termini.
Come la mettiamo ?
Buona Lettura

IL SENSO DELL'ISTITUZIONE DELLA  PRESCRIZIONE 

“Fin da quando il Mondo aveva tra i viventi Adamo ed Eva…” l’istituto della prescrizione ha avuto lo scopo di rispondere ad una esigenza di certezza giuridica; in pratica serve ad evitare l’infinito prolungarsi di situazioni giudiziarie dall’esito incerto.
La prescrizione moderna, però, è nata nel codice penale francese del 25 settembre - 6 ottobre 1791 che prevedeva l’obbligo di inizio dell’azione penale entro 3 anni dal fatto, altrimenti qualsiasi delitto sarebbe stato prescritto. La prescrizione della pena, invece, interveniva a 20 anni dalla sentenza.
Naturalmente questo istituto è stato modificato e diversamente graduato in funzione della pena prevista e/o comminata, negli ordinamenti che si sono, in seguito, ispirati al codice napoleonico.
Quando ho scritto queste note per la prima volta sono andata a sbirciare quanto prevedono i codici dei paesi a noi vicini (per intenderci in Francia, Belgio e Spagna) dove sono disciplinate sia le ipotesi di prescrizione del reato che quelle di prescrizione della pena.
In Belgio, la sentenza deve intervenire, ed essere definitiva, entro 5 anni per la maggior parte dei reati (la norma prevede  si prescrivano in questo lasso di tempo i delitti e i crimini punibili con la pena della reclusione non eccedente i venti anni) solo i crimini contro l’umanità, il genocidio e i crimini di guerra sono imprescrittibili, mentre i reati assegnati alle sezioni “correzionali” si prescrivono in un lasso di tempo che va da 10 a 15 anni. Le contravvenzioni, si prescrivono in 1 anno.
Va detto che la durata media dell’istruttoria preliminare è di circa 6 mesi, che la detenzione cautelare è limitata ad un massimo di 6 mesi e la durata di un processo penale è di meno di 4 anni. Inoltre per una serie di reati è possibile applicare una procedura di mediazione che estingue l’azione attraverso l’esecuzione di forme di compensazione in favore della vittima, ore di lavoro di interesse generale, sottoposizione a trattamenti o terapie, periodi di formazione. La durata di questo percorso alternativo è al massimo sei mesi.
Diverso dalla prescrizione è il principio della durata ragionevole del processo, per il quale, una volta iniziata l’azione penale essa deve concludersi in un tempo ragionevole. Se questo termine ragionevole è superato, senza che vi sia stata alterazione degli elementi di prova, sarà il giudice ad avere il compito di trarne le conseguenze, sia pronunciando una semplice dichiarazione di colpevolezza senza pronunziare una pena, sia applicando una pena ridotta (art. 21 ter titolo preliminare del Codice di procedura penale)
Dopo la pronuncia della condanna, la prescrizione della pena è più facile da calcolare: le pene criminali si prescrivono in 20 anni dalla data della sentenza con cui sono pronunciate, quelle correzionali in 5 anni, quelle di polizia in un anno.
La legislazione francese è molto simile: l’azione penale si prescrive in 10 anni per i crimini, 3 anni per i delitti, 1 anno per le contravvenzioni. La durata media di un processo penale è inferiore ai 4 anni.
In Spagna la graduazione segue questo tipo di schema: 20 anni per i delitti con pena massima della prigione di 15 anni o più, 15 anni se la pena del delitto è di inabilitazione o di prigione compresa tra i 10 e i 15 anni, 10 anni se essa è compresa tra i 5 e i 10 anni, 5 anni per tutti gli altri delitti, ad eccezione delle ingiurie e calunnie che si prescrivono in un anno. Le contravvenzioni si prescrivono in sei mesi
Certo, conoscere il senso della ripartizione tra crimini, delitti e contravvenzioni, o la suddivisione delle pene in “gravi”, meno gravi e lievi, oppure la suddivisione in pene criminali, correzionali e di polizia, permette di apprezzare meglio la portata di queste norme, ma ve ne riassumo il senso, per quel che importa in questa nota, dando atto che la percentuale più alta di episodi delittuosi è soggetta ad una prescrizione compresa tra 3 e 5 anni. Ma i processi, non solo vengono iniziati, mediamente, nei 6 mesi dal fatto, ma si concludono, per lo più, entro 4 anni.
Se poi volessimo dare uno sguardo ad un ordinamento strutturalmente diverso come quello del Regno Unito, scopriremmo che l’istituto della prescrizione riguarda essenzialmente le cause civili, mentre nel settore penale vi è un termine generale di 2 anni per perseguire i “misdemeanors”. In assoluto, però vige il principio della ragionevole durata del processo, in funzione del quale l’azione repressiva e punitiva dello Stato non è giustificata se, secondo la valutazione discrezionale del Giudice, è trascorso troppo tempo dal momento del compimento del fatto. Il Giudice, quindi, potrà dichiarare con sentenza che dato il lasso di tempo trascorso, la persecuzione della condotta non è più giustificata.
Per finire, si può ancora notare che negli Stati Uniti ed in Canada, pochi, gravi, individuati delitti sono imprescrittibili, mentre per altri reati c’è un termine per l’esercizio dell’azione compreso tra 6 mesi ed 1 anno.
Mi sembra evidente che è il sistema di amministrazione della giustizia che, negli altri paesi è retto da logiche e principi diversi, per i quali la prescrizione è chiaramente  un incidente dovuto alla inattività degli organi amministrativi e giudiziari.
In Italia, no. Per principio, per pregiudizio o per partito preso da parte di chi, molto evidentemente, non fa attività giudiziaria, non entra nelle aule dei Tribunali, la prescrizione è il risultato delle “strategie dilatorie della difesa”. Nessuno riflette sul fatto che la percentuale di rinvio a giudizio richiesta nei sei mesi, ma che dico! anche entro un anno dai fatti, è bassissima, ed è quasi esclusivamente limitata ai giudizi immediati che seguono convalide di arresto dei soliti extracomunitari; nessuno si sofferma sul fatto che anche quando le indagini dei PM, pure quelle delegate alle forze di polizia, finiscono con il risultare carenti, insufficienti a sostenere le accuse, al punto da sollecitare per evidente istinto di conservazione, l’uso da parte del Giudice che conduce il processo, dello strumento della integrazione delle indagini (che dovrebbe essere, invece, solo una risorsa eccezionale), non c’è nessuna accelerazione dei tempi preliminari all’esercizio dell’azione penale.
Nessuno ricorda che in alcuni Tribunali le carenze di organico giudiziario (cioè Pubblici Ministeri, Giudici) ed amministrativo  (assistenti, cancellieri) portano all’accumulo patologico (per esempio: decreto penale di condanna emesso ad ottobre 2009 e notificato a marzo 2012) ed alla selezione delle azioni da coltivare in base a criteri più o meno esplicitamente individuati dai Procuratori Capo.
Nello Stato italiano, si sta consolidando - anche grazie all’atteggiamento di chi irride e disprezza e svilisce (anche con la propria disonesta condotta), le figure istituzionalmente destinate a sostenere la tutela dei diritti individuali - un sistema vessatorio nei confronti del cittadino destinato a subire l’accanimento della macchina burocratica e ad essere punito per la sua pretesa di ricevere assistenza da parte delle strutture istituzionali. Grazie alle forme di prevaricazione di cui la macchina istituzionale si dimostra capace, unitamente alla malevola considerazione nei confronti di chi è deputato alla difesa dei diritti dei singoli, si concretizzano il disprezzo e finanche la violazione dei diritti individuali e fondamentali dei cittadini. 

5 commenti:

  1. Standing ovation per Mariapia! Mi chiedo quante sentenze avrebbe potuto scrivere quel Giudice che ha dedicato ben 800 pagine di sentenza per processare .. “il terremoto”. E quanti procedimenti avrebbe potuto seguire il Pm che ha magicamente profuso il suo tempo (spero extralavorativo) per studiare come si previene un evento imprevedibile. Forse si sarebbe prescritto qualche reato di meno. La realtà è che ci sono reati che “non piacciono”. E stazionano sulle scrivanie. Altri che invece si “inventano”. Pazienza se i primi si prescrivono. Sono i secondi a farti finire sui giornali. E per quelli le udienze sono fissate con cadenza settimanale, mica annuale. Per chi non lo sapesse: le udienze non le fissano gli avvocati difensori, ma i Giudici. Non so come una tecnica dilatoria possa essere attribuita a chi non ne stabilisce i tempi. Ma la prescrizione non è solo roba da paesi civili. E’ anche roba per chi in un Tribunale ci ha messo piede. REVENGE

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  2. EGREGIO STEFANO. Io da anni subisco la prescrizione, A DANNO DEI MIEI "INNEGABILI" DIRITTI. ... Vuoi perchè c'è molto lavoro ... vuoi perchè ci sono interssi occulti ... vuoi perchè la tirano per le lunghe ... ecc... ... I TERMINI.???

    LA VICENDA.FINISCE NEL CIVILE.!!!
    Impossibile altro avvocato ai fini civili al di fuori del "circondario". OGGETTIVAMENTE, raro per non dire impossibile trovare domicilio.!!!

    LA "Morale".??? (Ti dirò una massima)

    IN UNO STATO DEMOCRATICO FONDATO SUL DIRITTO, QUANDO I PREPOSTI ALLE ISTITUZIONI,SOSTITUISCONO IL DOVERE CON IL POTERE : LA GIUSTIZIA è MORTA. LA LIBERTà IN CATENE.!!!

    Mi si dia torto della attuale situazione Italica e mi cospargerò la testa di cenere.!!!

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    1. Gentile Lettore, io spero che le cose non stiano ancora al punto che lei descrive, ma certo la somiglianza è preoccupante...

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    2. Caro Stefano . Io ho già vissuto nella "terra di nessuno" '44'45 pochi sono a conoscenza cosa sia . Nessuno ci pensa. !!!
      Persino in acque internazionali la giurisdizione e di chi ha la Bandiere di Stato.-
      Nella "Terra di nessuno" . non esiste bandiera.!!!

      Ho terrore al pensiero dei fatti E nessuno valuta la maturazione del popolo alla "violenza" Odio. Risentimrnti.Vendette.Cattiverie. Rancore . Tutti concorrono alla corsa in calpestio di ogni regola. ... Tutto il male contenuto nel genere umano viene dato sfogo senza alcun risentimento - più delle volte pagano gli onesti alla protervia del male.- Del potere alle regole.!!!

      I nostri politici stanno dando dimostrazione di giocare alla "morra" - nella ipotesi che tu non lo sappia _ La "morra" (un gioco che non vedo più) veniva fatto dagli operaio nel momento di riposo con una velocitò che non ho capito nemmeno ora - con una mano contavano i punti e con l'altra la muovevano dal braccio piegato in avanti variando l'esposizione delle dita - Una velocità impressionante da una sequenza all'altra. accompagnato da voci gridate dei contendenti : due . tre - uno delle dita esposte.-ecc...

      Appare un gioco ""Emulato dagli odierni politici""

      Quanta tristezza per l'avvenire . Io sono al traguardo.!!!

      Auguri.!!!

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  3. Egregio Stefano. Chiedo ospitalità. anche se non conforme quello che io dirò al Post.- ---
    ... E' amaro costatare che miei coetanei , altri amici di infanzia, di studi. ecc... impiccati ed altri fucilati,!- Io stesso segnato nelle carni ... per questa Italia "fermentata nel male"; ... non è la "Nostra Italia". Ma da travestiti da Italiani.!!!
    Quello che io avevo scritto nel Blog "Attualità" corrisponde alla verità concreta.! Non posso entrare nei particolari, ma solo una spolverata morale.-.Quanta Amarezza.!!!
    ==Per i fatti del condominio . si e mossa la Giustizia .!
    ==Per altri fatti, in altra zona d'italia, ci vorrebbe il "Prefetto Mori" , nemico del fascismo ma stimato da Mussolini.. Spero che tu conosca la Storia.!!!
    ... la stessa storia ,"Morale" dei fatti, del "Bandito Musolino" - graziato nel 1956- che di bandito non aveva niente; obbligato a fare giustizia Fai da TE.!!!-
    =="Il "Potere della Gestione Italia", in mano chi aveva, ed HA, una "Veste"- (il dovere è un avverbio sconosciuto)-
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    Eg Stefano; Non sono pratico del P.C. - oltre; la memoria mi lascia.!

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