Qualche giorno fa, su FB, postai un commento : "Scambiato gli auguri con una cara amica, bella donna a dispetto delle sue 50 lune, che alla domanda solita "propositi per il nuovo anno ? " mi ha risposto : "cercare di capire meglio me stessa". Ora, per carità, Diogene era vecchio quando con botte e lanterna cercava di capire l'"UOMO" e quindi la ricerca è sempre infinita... Però io con alcuni amici e conoscenti un dubbio e un suggerimento ce l'ho. Forse si cerca nel modo sbagliato...Per esempio, a volte si scambia la "rimuginazione" per "riflessione". Se uno si interroga e si risponde da solo....facile che le risposte siano "truccate" non credete ?"
Si è aperto un vivace dibattito. Molti commenti ironici, ma anche seri. Di fondo qual è l'oggetto del contendere ? Quanto le persone siano in grado di capire veramente l'origine di alcuni loro problemi, semplicemente riflettendoci e quindi provando, con ragionevolezza e buon senso, a correggere la rotta.
Io sono piuttosto scettico. Non che pensi che la cosa sia impossibile. Assolutamente. Però molto improbabile. E l'esperienza quotidiana, anche professionale, e di osservazione direi attenta a ciò che mi circonda, attraverso letture varie e diffuse, tendono a confermarmi nella mia percezione.
In realtà si tratta di credere o meno nella fondatezza della psicanalisi, che Freud e i suoi successori non siano dei ciarlatani ma dei dottori che hanno scoperto un nuovo modo (anzi IL modo) di curare la sofferenza interiore delle persone, sfociante non infrequentemente in blocchi non avvertiti, nevrosi, di fatto invalidanti.
Tanto o poco. Dipende.
Io ci credo. Ho sempre avuto curiosità e interesse per questo campo, pur avendo fatti studi diversi. Poi ho avuto un'esperienza personale, che è stata positiva, e infine professionale, frequentando il corso di mediatore familiare, dove i docenti erano per l'80% psicologi e psichiatri.
Ho conosciuto nella mia vita, anche qui sia personale (amicizie, conoscenze) che professionale (consulenti del tribunale ) dei veri cani. Perché, non ce ne sono nelle altre professioni ? L'avvocatura è piena.
Possono fare danni grandi ? Sì, è vero. E con questo ? Intanto parliamo di mali, le nevrosi, di non difficile diagnosi ma complesse da curare. Tanto più che in genere le persone, quando si decidono, sono già belle e strutturate, il ramo ha fatto in tempo a storcersi un bel po' e quindi è difficile "raddrizzarlo".
E poi, se si cerca con attenzione, informandosi, chiedendo, alla fine quelli bravi si sa chi sono.
In realtà, la cosa più difficile da affrontare, il primo passo ma decisivo, è accettare che c'è qualcosa che non va in NOI, e non nell'altro che ci fa scuotere i nervi! Che il tentativo di cambiamento riguarda NOI, e no il mondo che ci circonda che certo la briga di farlo per farci contenti....
Tornando al piccolo "cenacolo" che si è creato intorno alla questione, riporto i due ultimi commenti, di cari e acuti amici del Social Network, Antonella e Giuseppe.
La prima ha scritto : "Mutano i cieli sotto i quali ti trovi, ma non la tua situazione interiore, poiché sono con te le cose da cui cerchi di fuggire. Seneca" ...trovata uora uora ... il mio pensiero è che in certi momenti della vita possiamo anche avvalerci dell'aiuto di qualcun altro, ma fuori da noi nessuno può fare il lavoro che spetta a noi stessi ... solo i nostri "occhi" possono veramente capire chi siamo e dove stiamo andando, perché se l'abbiamo raccontata bene a noi ... riusciamo a farlo molto bene anche con gli "esperti del settore"!
Giuseppe, subito di rincalzo :
" Stefano, il post di Antonella sintetizza
perfettamente il problema. Aggiungerei soltanto che un carattere, una
personalità è il frutto di infinite sfaccettature e aspetti relazionali,
infinite esperienze e riscontri sociali/relazionali (es. Quanto sei abituato/a
a contare sull'aiuto "spontaneo" degli altri ? - fattore spesso
rilevante anche e soprattutto per alcune "belle donne", come hai
definito la tua amica) che sono molto difficili da cambiare, per giunta a 50
anni. A volte può essere perfino inopportuno tentare di farlo, pena una
ulteriore destabilizzazione. I professionisti, vendono un sogno, un po' come
una droga, che crea dipendenza e può fare più danni di quelli che risolve.
Sono forse solo gli amici,
quelli veri, che possono aiutare, dando i riscontri giusti e creando un
contesto relazionale che permetta ad ognuno di comprendere da solo come
migliorarsi."
Difficile contestare considerazioni così sensate e profonde. Che condivido anche in parte (sui professionisti che vendono sogni no, ho già espresso il mio favore per la psicoanalisi, ancorché consapevole di tanti mediocri in giro ).
Sicuramente condivido con Giuseppe l'osservazione che alcune persone sono in grado di crearsi comunque un proprio equilibrio, che magari può apparire strano e precario, però è il LORO e in qualche modo funziona. Castelli di carte che stanno su . Verissimo.
Se stanno bene, nessuno ha il diritto di dire loro "sveglia !!!, non si vive così !!" . Perché mai ?
Ma il mio esempio era partito da una persona che stava MALE. E che era arrivata a 50 anni, e alla fine di una storia mi dice che come proposito per l'anno nuovo ha quello di meglio capire se stessa. Ottimo, ma forse che hai bisogno di un aiutino ??
E non crediate che a 50 anni sia impossibile. E' tardi indubbiamente, e probabilmente una "svolta" vera e propria sarà improbabile. Però una migliore consapevolezza di sé, di alcuni meccanismi "sbagliati", che porti a scelte migliorative, questo, lavorando seriamente, si può.
E' accaduto a me, che avevo 42 anni (e credimi Giuseppe, mi sentivo, e mi giudicavano, un volterriano assoluto, come te ! ) e di recente ad una mia amica che ne aveva 48. Per un annetto con garbo (quindi non "vatte a curà !! ) ma continuità le suggerivo di provare....Anche lei donna capace nel lavoro (importante dirigente di un noto ufficio dello Stato ) , sensibile, intelligente, era persuasa che si trattava solo di "scelte sfortunate" e di mondo cambiato, peggiorato. E' anche vero. Ma questo cambiamento, in "peggio", non ci ha risparmiato.Un po' sbagliati lo siamo anche noi.
Alla fine andò.Ha funzionato. Non una rivoluzione. Ma un miglioramento importante.
Alla fine andò.Ha funzionato. Non una rivoluzione. Ma un miglioramento importante.
Perché un professionista e non un amico, capace e profondo se sei fortunato ad averlo ?
Perché se è vero che esiste un inconscio, quello ha un linguaggio suo. Non è il mondo della Ragione. E spesso, quando noi stiamo lì che pensiamo di riflettere e di analizzare il nostro problema, più spesso non ragioniamo ma "rimuginiamo". Ripetiamo all'infinito le stesse cose, le stesse spiegazioni, sfinendo i malcapitati che hanno avuto la triste idea di provare ad ascoltarci (il che va bene, ma UNA volta, due va, ma 100 !!).
A volte, i più bravi, riescono anche ad infiocchettarsela bene, mettendo il vestito bello alle proprie azioni, fatte per mero istinto ma spiegate meravigliosamente ex post.
No, se abbiamo problemi DENTRO, se soffriamo interiormente, spesso non sarà la Ragione ad aiutarci. Perché in quel momento la nostra parte razionale è entrata in conflitto con l'altra, inconscia e puramente emotiva.
Ricordate il film di Redford, tratto tra l'altro da un libro, l'"Uomo che sussurrava ai cavalli" ? Un cavallo traumatizzato, da abbattere, e che invece la padrona decidi di provare a far curare da un "esperto". Da brava manager si era informata e aveva letto che esistevano e aveva cercato il più bravo. Puoi parlare attraverso la ragione ad un animale, per quanto bello e "intelligente" come un cavallo ? Evidentemente no. Devi trovare un altra strada. Ecco, per il nostro inconscio è uguale.
Possiamo certo pensare di non aver subito traumi. Che sono sempre gli altri invece ad esserlo, traumatizzati.
Possiamo dircelo. E lo facciamo. Eccome !
Invece del solito articolo, riporto una conversazione vera. I nomi sono alterati, come sempre, e l'interlocutrice ha autorizzato la pubblicazione. La premessa è che LEI, che chiamiamo Anna, è una carissima e preziosa amica che ha problemi con il nuovo uomo, e ne parla all'amico, rompicogolioni.
Le parole di lei sono quelle in corsivo.
Le parole di lei sono quelle in corsivo.
Se siete arrivati fin qui , potete perdere altri cinque minuti.
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vabbè....ho capito che sei rimasta male per le cose che ho detto ieri e ho riflettuto sul discorso relativo a Mario....
mi sono domandato : quali sono le cose VERE per me indispensabili ?
e...?
e mi sono detto, con realismo : AUTONOMIA economica e NON
convivenza
tutto il resto. DOPO, e trattabile
ma su queste due cose le storie sono sempre finite : LINEA
DEL PIAVE
NO PASARAN
sì
Quindi come vedi, niente romanticismi, niente voli alti
i miei MUST
ecco
molto concreti e nemmeno nobili
legati alle MIE debolezze, ai miei BLOCCHI, e quindi a come
mi sono ormai STRUTTURATO
qualcosa che NON dipende minimamente dall'altro
mi metti la Madonna o Eva davanti, è uguale
se sei povera e vuoi convivere, non sei per me
FINE
Peraltro mai scelto le persone in base al censo, in senso
opposto. Se no sarei stato a quest'ora con Alba o Veronica, la prima molto benestante e la
seconda futura ricca, grazie all'eredità di famiglia
sì
Quindi non una che abbia chissà cosa, ma assolutamente
autonoma...io pago i divertissement...non la casa e i pasti.......questo nasce non da un principio, ma da una insicurezza : io
posso portare in braccio solo ME STESSO, ed è già MOLTO. Poi certo, posso dare una mano. L'ho fatto e lo faccio.
Ma non prendermi la responsabilità di un'altra persona. Non
posso. Semplice.
Con Mariana scoprii che non ero fatto per la convivenza,
intesa proprio come quotidianità, giorno dopo giorno....OGNI GIORNO. Nun ce la
posso fa !
Con Vera ebbi la conferma di quello che già sapevo : sei
povera ? mi dispiace, idem come sopra.
E mi è servito ! Mi capitò dopo di lei di conoscere quella che chiamavo la
Bellucci dei poveri. Una Bona pazzesca !! La donna più bella che sia venuta a
letto con me e si era presa una cotta grande !! Era una che cercava
casa....(lavorava, ma viveva con la madre, in un appartamento in affitto sulla
Casilina dopo il raccordo....). Lasciato perdere subito. Non le ho fatto
perdere tempo .
Poi certo, l'amore, la persona che ti fa sentire
importante...tutte cose belle, ma sulle quali non sono intransigente, specie
diventato “grande”.
Tornando a TE, sono questi
secondo me i paletti che devi capire !! Gli amici, il tuo tempo, il ballo, le
tue belle passioni......io credo che PER TE, sia tutto compromissibile...però
sei tu che devi decidere. Però DECIDI. E a me sorprende che a 50 anni la
riflessione sia complessa. Si vede che ti sei interrogata poco prima, pensando
ogni volta che "avevi sbagliato la scelta".....
no, non solo
vedi, col tempo mi sento diventato un po' un fratello maggiore, e anche
io sono più tranquillo, pensando a te, se stai con qualcuno. La vita in questo paese
si è molto complicata e ho timore che per quanti sforzi lodevoli tu faccia, da
single non è facile per NESSUNO, OGGI, farcela da soli. Il fenomeno della
stanze in affitto, che mi raccontavano i miei nonni nel dopoguerra (quella
dov'è la mia scrivania, era AFFITTATA, ad un'altra famiglia !!, ci vivevano in
tre, genitori e figlio piccolo !! ) è tornato a diffondersi, non solo tra i
giovani !
Però, premesso questo, non arrivo come i tuoi ad augurarti
di avere qualcuno QUAL CHE SIA (Luigi, per ricordare...).
E quindi sarei contento che tu stessi serena con qualcuno
con cui stai bene, amore o no.
Arnaldo sembrava
valido. E io l'ho approvato, al di là della reciproca antipatia !!
dunque, con Mario le cose positive sono:
no
sbagliato
parti subito sbagliando
ok
eppure ho appena scritto tanto !!!!
cosa voglio io
ecco, a prescindere da chiunque sia, comunque sia fatto, le tue
priorità e a cosa puoi rinunciare
uomo donna vecchio o bambino, priorità:
MUST
che facciano i conti con le tue nevrosi, paranoie, quello
che SEI tuo malgrado !!
insomma la VERITA', non le copertine per le edicole.
Io un'idea purtroppo ce l'ho, ma aspetto di sentire la
tua....
io vorrei essere indipendente economicamente e avere un uomo
al fianco a cui non chiedere nulla. Questo, come dici anche tu, sembra utopia
sì, quindi facciamo un passo avanti, non che non possa
realizzare questa cosa...però non è quella che ci riguarda con Mario
ma se mi dici di non considerare Mario ma di parlare in generale...
non è che qui è mai arrivato qualcuno che ti ha detto
"smetti di lavorare a te ci penso io"
ma io non voglio questo
quindi nessuno ti ha mai posto questo problema
assolutamente
quindi ? le tue scelte passate non sono state SBAGLIATE a
causa di questo
voglio continuare a lavorare ed essere il più possibile
indipendente
però, come detto, NON hai questo problema OGGI, e in genere
non lo hai avuto in passato
quindi qual è il problema ??
il TUO
non quello degli altri !!!
qual è?
non lo sai ?
ne ho tanti di difetti e di problemi
ma non capisco a quale alludi
ma mica devi indovinare quello che penso io ?!?!
insomma, io dopo 8 “ fidanzate”...so quello che voglio e
quello che no, in relazione al MIO problema, che sopra ho spiegato
questo fa si che le storie funzionano , tutto sommato, fino
a quando non vanno a sbattere su quegli scogli
a volte è la vita che ci si mette di mezzo, come nel caso di
Arnaldo e di Giulia, a complicare le cose,
però di fatto la maggior parte delle mie storie, direi tutte,
in qualche misura ma 5 su 7 sicuramente, sono finite lì
tu ne hai avute 4
in dieci anni....possibile che un momento di analisi
riflessiva e autocritica non te la sia concessa ???? per capire e possibilmente EVITARE in futuro ?
sì, ma non viene un unico problema dominante
cioè tu non vedi un filo....ogni volta è diverso...
no
non ho detto questo
e allora ?
dico che parte una serie di meccanismi errati
non uno solo poi, a seconda della persona con cui mi sto
relazionando, si accentuano alcuni più di altri
ok, questo può accadere DURANTE....ma col senno di poi non
vedi che qualcosa torna ?
dimmi
un errore più ricorrente ? guarda che sei tu che devi dire
!!!
sei tu che dovresti fare una volta nella vita sto lavoro
!!!!
quello che dite che potete fare da sole "con buon senso
e un po' di onestà intellettuale" per ripetere i luoghi comuni letti in
proposito (non tu, ma sostanzialmente la pensi anche te così )
io personalmente sono convinto che non ce la fai, perché è
qualcosa di MOLTO ma MOLTO nascosto dentro di te...e infatti non lo sai. Come
non lo so io. Io vedo dei SINTOMI ricorrenti, ma non saprei dire con certezza
le cause !! A me mi ha aiutato un analista
in questo !!!
E sai bene che io mi reputo assai più intelligente della quasi
totalità dei miei interlocutori…
tra l'altro, trovo anche significativo una forte resistenza
a parlare, per capire, di questa cosa. Se stessimo qui a descrivere cosa Mario fa
o non fa, potremmo stare le ore. Ma siccome il faro è puntato DENTRO DI TE, la
cosa non ti piace. E' palese.
ho un atteggiamento azzerbinante
mi azzerbino
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
EVVIVA !!!! Te voglio BENE !!!!!!
l'ho sempre saputo dai tempi di Enrico
questa è la VERITA', almeno quella che vedo io
sì
è questa
TU NON HAI PALETTI
!!!!!
TU SEI PRONTA A FARE QUALUNQUE COSA !!!!
già
:((((((((((((((((((((((((((((((((((((
mannaggia la miseria ladra :(((((((((((((((((((((((((((
e su questo devo lavorare
buonanotte....
nun gliela fo'???
comunque BRAVA. Alla fine sei stata onesta. Non è facile.
Per nulla.
Certe cose di noi stessi non vorremmo mai saperle,
figuriamoci dirle.....
mo hai capito perché sono crucciato per te ???
che ho così timore che becchi quello sbagliato ????
e questo temo tanto che lo sia !!! :(((((((
perché non hai difese ...
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La conversazione è continuata. Gli "uomini che sussurrano ai cavalli " sono più bravi dell'amico della povera Anna , che sembra quasi un agente della Santa inquisizione spagnola !!
Più empatici . Sorriso.
GABRIELE MANZO
RispondiEliminaGran pezzo. Davvero interessante.
MONICA MASSIRONI
RispondiEliminacondivido in parte I'll tuo pensiero, ma caspita se e' bello ll tuo pezzo!