Sergio Romano, ex Ambasciatore Italiano e commentatore di cose politiche sul Corriere della Sera, ha sul quotidiano di via Solferino una Rubrica dei Lettori che spesso leggo, ancorché ormai abbia capito di non "amare" l'importante politologo. Ha il pregio della chiarezza e sicuramente una vasta cultura storica, specie poi in campo internazionale, però è un falso "terzista". Per terzisti s'intendono coloro che NON si schierano pregiudizialmente, avendo comunque un credo e/o un'ideologia ispiratrice netta. In campo giornalistico sono evidentemente schierati Repubblica, Il Fatto, L'Unità da una parte, Libero, Il Giornale dall'altro. Terzista è sicuramente il Corriere della Sera, e. in misura minore, lo sono La Stampa e Il Messaggero.
Anche tra i singoli giornalisti si vede questa predisposizione, che però a volte è più rivendicata che autentica.
Ecco, Sergio Romano per me appartiene a questa ultima categoria. Che non mi piace.
La sua è una finta imparzialità. In realtà, se uno ha cura di seguirlo, come me, spesso, si accorge con facilità da che parte vada, nella singola fattispecie, la "simpatia " dell'uomo.
Prendiamo la lettera odierna di un lettore ebreo che comprensibilmente lamenta la notissima malafede dei pacifisti europei, e italiani ancora di più, affetti da strabismo acuto. Ieri nei confronti degli USA, ignorando sempre gli orrori - prima - e comunque le illiberalità dell'Est, oggi (un oggi che dura in realtà da decenni ) nei confronti di Israele. E' storia vecchia, che viene ripresa dal lettore in occasione del macello siriano : 100.000 morti, eppure l'Occidente è inerme, ma soprattutto sono silenti i movimentisti pacifisti di altri momenti e contro altri popoli.
Cosa ti fa il buon Romano ? Da un lato da atto - sarebbe stato difficile non farlo - della verità rappresentata dal sig. Cohen , e quindi che dietro il movimento dei pacifisti c'è sempre stata un'ampia strumentalizzazione.
Dall'altra però per Siria e Israele bisogna essere più prudenti....perché nel primo paese le cose non sono tanto chiare, e nel secondo il governo attuale ha precise responsabilità nell'attirare un certo sfavore di opinione...
Ora, non è difficile osservare :
1) In Siria le cose sono chiarissime : la ribellione contro il Regime ha avuto all'inizio connotati del tutto simili a quelle verificatisi in Egitto e in Tunisia, con un maggiore connotato etnico legato al fatto che Assad è un alauita, mentre la grande maggioranza dei siriani sono sunniti ( e infatti, l'Iran sciita appoggia il dittatore anche per questo ) e quindi stanchi di essere dominati dal capo di una tribù minoritaria. Con l'inizio della guerra civile vera e propria, avvenuto dopo molti mesi di massacri dei civili e con il Mondo occidentale inerte, si è verificato il problema delle formazioni al qaediste e jihadiste che si sono mischiate ai ribelli siriani. NON prima. E comunque se anche il problema politico è reale, non è questo che trattiene i pacifisti dall'andare in piazza, piuttosto è che in questo caso il Cattivo non appassiona...
2) Israele da anni preferisce farsi governare da una destra che certamente non favorisce la ripresa dei negoziati di pace. E questo è vero. Ma è altrettanto vero che dall'altra parte la maggioranza degli arabi non fanno una questione di territori ma contestano l'esistenza stessa dello Stato Israeliano. Hamas, Hezbollah, l'Iran e , chissà, se questi saranno i frutti avvelenati della illusione primaverile, magari si aggiungeranno paesi che da un po' erano in pace con Tel Aviv (Egitto in primis). Così come, anche qui, la pancia anti israeliana di tanti europei ha bisogno di molto poco per mobilitarsi, laddove, come detto, di fronte ad autentici massacri di civili, di donne e bambini, restano inerti e silenti.
Insomma, caro Ambasciatore, è lo stesso, identico doppio pesismo che si manifesta. La differenza è sola nella sua simpatia : è un anti comunista, per cui la faziosità dei pacifisti che manifestavano contro gli Stati Uniti e non prendevano mai posizione contro l'URSS se la ricorda bene, mentre è un filo arabo (non un antiisraeliano , questo non lo penso ) , e quindi in questo caso l'atteggiamento delle piazze europee lo condivide.
Tutto qui.
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