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giovedì 2 maggio 2013

RIVOLUZIONE CIVILE SI SCIOGLIE. PICCOLE GIOIE CHE TORNANO ALLA MENTE.


Non è che sia un notizione, visto come stavano messe le cose, però il flash di cronaca che annuncia la precoce fine di "Rivoluzione Civile" un certo gusto me lo dà.
Basta leggere il fior fiore delle componenti politiche che avevano dato vita al cartello : gli arancioni di De Magistris, l'IDV di DI Pietro, i comunisti di rifondazione, di Ferrero, e quelli di Diliberto, i Verdi di Bonelli , e le liste civiche di Leoluca Orlando e del Leader prescelto, Peppino Ingroia.
Bene, tutto questo esercito in totale ha raccolto la misera cifra del 2,25% (roba che quei poveri idealisti liberali di FARE, da SOLI, non in SETTE, e con la batosta del caso "Giannino" a una settimana dal voto, hanno preso la metà). Il che ha significato, come corollario, che tutti i leader di questi movimenti, Ingroia e Di Pietro in primis, in Parlamento non ci sono andati.
Ogni tanto ci si deve consolare con qualche bel ricordo.
Ecco il preannunciato post sul Corriere della Sera


 

Rivoluzione Civile, Ingroia
e fondatori: «Esperienza conclusa»

Ma l'ex pm rilancia sul web

Antonio Ingroia (Imagoeconomica/Alessandro Viapiano)  Antonio Ingroia (Imagoeconomica/Alessandro Viapiano)
«I soggetti che hanno dato vita a Rivoluzione Civile hanno deciso all'unanimità di considerare conclusa questa esperienza». Lo rendono noto in una nota congiunta Antonio Ingroia (Azione Civile), Angelo Bonelli (Verdi), Luigi De Magistris (Movimento Arancione), Oliviero Diliberto (Pdci), Antonio Di Pietro (Idv), Paolo Ferrero (Prc) e Leoluca Orlando (Rete2018). «Il risultato insoddisfacente delle elezioni politiche del febbraio scorso ha indotto ognuna delle componenti a una riflessione profonda della nuova fase politica al proprio interno».
LA NOTA - «Si è preso atto - prosegue la nota - che le scelte strategiche future dei singoli soggetti sono incompatibili con la prosecuzione di un progetto politico comune, quanto meno nell'immediato. Resta intatta la stima reciproca tra tutte le forze che hanno dato vita a RC e la volontà di mantenere comunque interlocuzioni finalizzate al profondo cambiamento politico, culturale e sociale dell'Italia. Resta inoltre forte il convincimento che nel nostro Paese la presenza in Parlamento di rappresentanti delle forze unite attorno a Rivoluzione Civile avrebbe portato un arricchimento importante al dibattito per la realizzazione di una legislazione avanzata sul terreno dei diritti sociali e civili, della legalità, dell'etica nella politica e di un nuovo impianto istituzionale. Il contrario di quanto purtroppo è avvenuto».

NUOVO MOVIMENTO - Ma per l'ex magistrato palermitano non finisce così l'esperienza politica. Alle ore 12, nella sede dell'associazione Azione Civile in via Del Corso 184, sesto piano, si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo movimento e del nuovo sito web di Antonio Ingroia.

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