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venerdì 28 giugno 2013

FASSINA CONTRO RENZI ? MA BERLUSCONI PASSA I SOLDI PURE A QUELLI DEL NAZZARENO ?


Nel toto segretario del PD , già fitto di nomi più o meno confermati e smentiti (Cuperlo, Barca, Civati, Epifani, Zingaretti, naturalmente Renzi ) eccone spuntare uno nuovo di zecca : FASSINA.
Lo leggo sia sul Corriere che su Libero, con quest'ultimo che parla di trappola e non capisco perché.
 I bersaniani,  da quando il loro leader è stato fiocinato e per reazione si è buttato ormai del tutto a sinistra, si sono compattati , trovando nuove alleanze (finita quella coi dalemiani e gli ex margheritini facenti capo a diversi capi , precisamente Letta e Franceschini) , approfittando anche dell'evaporazione dei giovani turchi (Orfini e Fassina ormai dicono sempre cose diverse, Orlando addirittura occupa una poltrona governativa)  e facendo una partita speculare a quella dei renziani : a parole leali con Letta, che è pur sempre un Premier targato PD, ma nei fatti non certo disperati all'idea che lo stesso cada. Solo che a quel punto le strade divergono, con Bersani e altri che alle elezioni non ci pensano per nulla, ma contano che si riesca a fare quanto non riuscì a marzo e aprile per l'opposizione di Grillo, e cioè un governo di sinistra, con i senatori transfughi del M5S, Ne servono in effetti 35, al momento ne sono usciti solo 4...ma magari , pur di non votare, si riesce ad imbarcarne altri non solo dagli ortotteri ma anche da quei poveracci di Lista Civica e altri...Berlusconi, sempre criticatissimo, dà poi lezioni a tutti, mostrando cosa possa fare l'attaccamento alla poltrona parlamentare, resistendo per un anno e mezzo alla diaspora finiana e agli agguati dei voti di sfiducia (sempre superati !! ).  Renzi invece vuole votare, forte di sondaggi che da due anni lo danno vincente e con percentuali solide.
Però in questo non c'è nessuna trappola (semmai c'è per Letta...) , perché gli schieramenti sono chiari : Bersani e la sinistra del PD non vogliono Renzi, nemmeno se vale la vittoria sicura a Palazzo Chigi e lo combattono. Le trappole magari sono nei modi, ma anche lì i giochi ormai sono diventati palesi, specie dopo l'esperienza dello scorso anno : gli anti renzi cercheranno ancora una volta un voto identitario, selettivo, riservato agli iscritti, mentre Matteo vuole le porte aperte agli elettori e non solo ai militanti.
Dietro agli oppurtunismi c'è anche una visione diversa del partito, ed è giusto che questi provino a chiarirsi una volta per tutte, anche rischiando che qualcuno se ne vada.
In merito, faccio solo un'osservazione : quando nacque il PD, non doveva essere  l'ennesima mutazione genetica del PCI ( PDS e poi DS ) o almeno così pensavano molti dei suoi fondatori , tra cui in testa Veltroni.  E non doveva nemmeno essere la mera sommatoria di DS e Margherita, che , sommando i loro voti, prendevano meno dell'Ulivo che li vedeva uniti.
Bersani ha "tradito" tutto questo, riportando indietro le lancette. Lo ha fatto progressivamente, magari inizialemnte in buona fede (ora non più), ma lo ha fatto. Da questo punto di vista, dovrebbero andarsene lui e i suoi, magari vedendo, come già pensano quelli di Sel, e gente come la Puppato e Civati, di fare qualcosa coi grillini delusi da Grillo.
Dovrebbero, ma non lo faranno, perché una formazione che sia Sinistra - Sinistra, le elezioni politiche in questo paese, NON le vince. E Fassina segretario domani e candidato premier dopo, sarebbe la migliore notizia per il centrodestra afflitto da tanti guai.
Ecco l'articolo  di cronaca su Libero

Rosso sempre più rosso

Pd, Fassina sfiderà Renzi alle primarie per la segreteria

In Largo del Nazareno puntano sul viceministro dell'Economia, uomo di Bersani, per battere il rottamatore: così la sinistra torna al tempo del Pds


Il Pd vuole far fuori Renzi
e mette in campo Fassina

La trappola è pronta. Matteo Renzi rischia un altro flop alle primarie per la segreteria del Pd. La questione è sempilce. Il rottamatore, che nei sondaggi sulle intenzioni di voto vola, è troppo vincente per il Pd. Quindi meglio metterlo da parte. Ma non lo si può escludere dalle primarie e allora ecco che Pier Luigi Bersani tira fuori un asso dalla manica che si chiama Stefano Fassina. Il "talebano" del Pd e integralista sulle politiche del lavoro che strizzano l'occhio alla Cgil, sarebbe il candidato alla segreteria del Nazareno di parte bersaniana. Insomma sarebbe lui l'anti-Renzi. Il rottamatore è stato chiaro sulle regole del gioco: "Se fossero primarie solo per gli iscritti potrei non candidarmi, ma se fossero aperet a tutti non potrei sottrarmi".

Renzi rischia - Alla fine le regole resteranno le stesse, ma Renzi il passo lo farà. Così nel Pd scoppia il panico e Fassina, che come vetrina si porta dietro la poltrona di vice ministro dell'Economia, sembra ai farisei del Pd il cavallo giusto per battere il giovane Renzi. Il Pd e soprattutto l'ala bersaniana stanno riportando da qualche tempo al centro del dibattito partitico il tema del lavoro. Un segnale che spinge ancora di più Fassina verso la segreteria. I democratici vogliono tornare alle origini seducendo operai e sindacalisti. Un blocco sociale che appare superato. Renzi invece punta ad aperture liberali e parla anche alla media borghesia del Paese. Troppo per il Pd.
Stoccate al veleno - Così in largo del Nazareno si sono affrettati a intonare peana per il nuovo pacchetto del lavoro varato dal governo Letta, dove ci sarebbe lo zampino di Fassina. La stampa rossa, quella di parte renziana l'ha demolito. L'Espresso definisce le msiure del governo come un "pacco". Sul fronte politico i renziani che si preparano alla battaglia contro Fassina hanno risposto con freddezza alle nuove misure per i disoccupati. Davide Faraone, leader dei renziani in Sicilia ha subito chiarito: "Il piano del lavoro è una beffa per le nuove generazioni. E' diseducativo e inconcludente". La stoccata, secondo quanto raccontan il Corriere, sarebbe stata preparata da Renzi in persona per mettere in guardia Fassina. Insomma la guerra è solo all'inzio e ha già fatto alcune vittime: Epifani, Cuperlo, Civati. Questi per la corsa alla segreteria hanno già conosciuto la triste scritta "game over". (I.S)

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