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lunedì 2 settembre 2013

COMMENTARE VA BENE. INFORMARSI PRIMA PERO' E' MEGLIO.


Tutti si esprimono sulla sentenza di condanna di Berlusconi, e naturalmente anche sulle motivazioni. Appena 200 pagine..., anche se per 9/10 di copia e incolla...
Però, d'accordo le tecniche di lettura veloce, ma qui si arriva a livelli sovrumani : su internet appare la notizia del deposito e dopo 5 minuti partono i commenti. E come faranno mai sti fenomeni ?
Probabilmente NON fanno, cioè non leggono. Però commentano.
E questo non solo in rete, che alla fine, amen. Ma anche tra professionisti, capaci anche di dirti che tu, che la pena di leggere, non hai capito bene, mentre loro, che NON hanno letto, sì...
Fenomeni !


Facci: Scanner umani

Tutti pontificano sulle motivazioni della Cassazione e spiegano perché è giusto che Berlusconi sia stato condannato. Piccolo problema: nessuno ha letto le carte



Facci: quelli che commentano la sentenza sul Cav. Senza leggerla...

A leggere le motivazioni della sentenza su Berlusconi (208 pagine in giuridichese) personalmente io ho impiegato un pomeriggio: ecco perché vorrei complimentarmi con quanti - tra questi Guglielmo Epifani, Fabrizio Cicchitto, Danilo Leva e molti altri - l’hanno commentata a botta caldissima, il che significa che in precedenza sono riusciti anche a leggerla. Una capacità di lettura da scanner umani: invidiabile. A meno che - ma non posso crederlo - i citati si siano limitati a leggere gli stringati articoletti pubblicati immediatamente in rete: i quali a loro volta erano meramente copiati - tutti - dall’articolo di Dario Ferrara pubblicato su Cassazione.net. Perché oggi, siccome bisogna fare in fretta, l’informazione funziona così. In compenso ieri mattina ho partecipato a un dibattito televisivo (Omnibus, La7) che  originava appunto dalle motivazioni della sentenza: salvo scoprire, tra gli ospiti, che ero l’unico che le aveva lette. Oltretutto gli ospiti, soprattutto Antonello Caporale del Fatto e Alessandra Longo di Repubblica, mi hanno anche spiegato che non le avevo capite bene. Può essere: si è scritto che Berlusconi fu «ideatore» del meccanismo illecito e che dunque «sapeva», il che è possibile e probabile, ma nelle 208 pagine non ho trovato nessuna dimostrazione di questo. Pazienza, le sentenze si rispettano. Si applicano. Io però lancio un’idea: si leggono pure.

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