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giovedì 5 settembre 2013

"SOLITE MINACCE DI CRISI" . E I GIORNALI STRANIERI STUFI CHIOSANO : CHIAMATECI QUANDO AVETE FATTO

Proprio ieri , nel riportare la notizia ( la trovate qui, volendo : http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2013/09/napolitano-sinfuria-con-letta-e-avverte.html ) di una telefonata furiosa del Presidente Napolitano a Gianni Letta, provocata dagli articoli de Il Giornale minatori nei confronti del Colle in caso di mancato soccorso a Berlusconi, dicevo che non è immaginabile continuare con questo stillicidio sulla crisi del governo Letta, di cui si parla TUTTI i giorni a partire da quello dopo il suo insediamento.
In merito alla questione, bellissimo l'appunto di Filippo Facci che cita la stampa straniera e il sarcasmo divertito con il quale guardano a questo modo italico di fare giornalismo (oltreché politica, naturalmente).
Non c'è molto da aggiungere, a quanto appresso leggerete


LA CRISI LA CRISI 

Le ombre di una crisi di governo stavolta appaiono nere e minacciose, è vero, ma se questa crisi crisi imminente non trova spazio sulla stampa internazionale (ne trova poco anche sulla nostra stampa locale, aggiungerei) una ragione ci sarà pure. Forse è questa : all'estero ci hanno preso le misure, da molto tempo ci siamo giocati anche la credibilità mediatica. Sui giornali stranieri se si legge che un governo rischia la crisi, quasi sempre poi arriva la crisi. Se non arriva, è solo in casi eccezionali, e comunque era il caso di occuparsene, di fare un articolo, insomma c'era la notizia. 
Ma gli stessi giornali stranieri, guardando all'Italia, non badano mai alle indicazioni dei nostri quotidiani quando scrivono di "crisi imminente", come hanno fatto quasi per tutti i giorni per tutta l'estate : il classio al lupo al lupo che giustifica, oggi, ogni alzata di spalle,. I giornali stranieri hanno preferito scrivere della condanna di Berlusconi ma poi entrare nella modalità "chiamateci quando avete finito". E infatti la semplice verità è solo questa : non abbiamo ancora finito. E' la ragione per cui meriterebbe un monumento quel titolista ignoto che su un quotidiano locale abruzzese, aveva aperto la prima pagina così "Solite minacce di crisi". Sottotitolo nostro : chiamateci quando avete finito.



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