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sabato 19 ottobre 2013

AVERE VENTI MILIONI DI EURO E VIVERE COME UN BARBONE


Una notizia curiosa. Viveva come un barbone, garbato, conosciuto da tutta Belluno, ma possedeva una grande Villa, dove non si sa se viveva almeno la notte, e morendo ha lasciato 20 milioni di euro, sul quale oggi si accapigliano il dottore che lo curava, nominato unico erede nel testamento, e i parenti (l'uomo non aveva né moglie nè figli, quindi nessun diritto alla cosidetta legittima).
Ovviamente la procura ha già aperto un fascicolo sul medico per circonvenzione d'incapace, bloccando i beni.
A parte il prevedibile squallore sulla contesa dell'eredità, resta la domanda del perché un uomo ricco avesse scelto di vivere in questo modo.
La notizia l'ho trovata su Libero.it e la trovate di seguito

Il milionario che si fingeva barbone: "Aveva 15 cappotti uguali"

Guido Ricci aveva un patrimonio di 20 milioni di euro, ereditato dalla famiglia. Ora si indaga sugli eredi

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Faceva il barbone
aveva 20 milioni
e 15 cappotti 
tutti uguali...

 Era diventato un simbolo di Belluno, uno di quei clochard che frequentano sempre gli stessi posti, chiedendo l'elemosina e infilandosi in qualunque evento vi fosse un buffet gratis. Eppure, Guido Ricci, un barbone non era. Morto qualche settimana fa a 76 anni, aveva una eredità di venti milioni di euro. "Non era un clochard, né un pazzo. Soltanto un uomo bizzarro", ha detto alla Stampa Giorgio Mongillo, amministratore di sostegno di Ricci, che oggi tutti chiamano "lo zio di Belluno". Un uomo che voleva vivere per strada, che si faceva fotografare dai giornalisti in eventi pubblici e conferenze stampa, per poi passare dalle redazioni a chiedere le foto. Le collezionava.
Il cappotto marrone - Andava in giro sempre con la stessa palandrana marrone, come testimoniano i cittadini di Belluno. Eppure, l'affermazione è falsa. L'uomo ne aveva ben quindici a casa, una grande villa dove non si sa bene se passasse almeno la notte. Ricci non aveva nessuno. Mai sposato, niente figli. C’è chi dice che in città in molti sapessero che era "pieno di soldi". Ma è stato solo nel giorno del suo funerale che si è presentato il primo erede: Antonio Fanna con il figlio Francesco, direttore d’orchestra. "I parenti più prossimi sono i signori Fanna di Villorba – conferma Mongillo, tutore e medico di base a Belluno - la mamma di Guido Ricci era una Fanna, cugina di un altro Antonio Fanna che fu un famosissimo avvocato di Venezia con una grande villa a Belluno. Loro sarebbero oggi in pole position per ereditare". Il patrimonio conteso è composto soprattutto di immobili: appartamenti e negozi a Venezia, dietro Piazza San Marco e al Lido. Case a Belluno e pure una ad Acapulco, in Messico. 
L'altro erede - Ma la questione eredità non è così scontata. Perché oltre ai parenti, è spuntato un altro candidato: si tratta del medico di Ricci, Maurizio Guglielmo. Il finto barbone lo aveva nominato unico erede nel suo testamento. Intanto, la Procura ha congelato i possedimenti e indaga sul dottore, ipotizzando il reato di circonvenzione d'incapace. 

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