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lunedì 18 novembre 2013

RENZI "AVETE DISTRUTTO LA SINISTRA" ; D'ALEMA "LUI MENTE. E' UN IGNORANTE". NIENTE MALE NO ?


La cosa più divertente è l'imbarazzo di Fazio, salamandra notoria quando il diverbio è tra "amici" perché entrambi i contendenti sono di sinistra. Lo si vede chiaramente nel video pubblicato dal CORRIERE della SERA   http://video.corriere.it/botta-risposta-renzi-d-alema-passato-futuro-sinistra/afa77250-5056-11e3-b334-d2851a3631e3 - 
dove Renzi attacca  con piglio D'Alema, osservando che capisce il nervosismo dell'Ex Premier che si accinge a perdere il primo congresso dopo 20 anni (addirittura !?) e che vede anche fallire il disegno di azzoppare la sua vittoria con il successo di Cuperlo tra gli iscritti ( più o meno stanno lì : entrambi poco sopra il 40%, poi Civati e le briciole al cearneade Pittella, che c'è sempre una Puppato che cerca di uscire dall'ombra assoluta ) . Infine la battuta ad effetto, con Fazio che non sa più cosa fare per arginare il gianburrasca toscano : "mi accusano di distruggere la sinistra, dimenticando di essere loro ad averlo fatto".
Nemmeno 12 ore la risposta, durissima, di D'Alema, ad Agorà : "Renzi dimentica che la sinistra ha vinto due volte andando al governo di questo Paese. In questo dimostra di essere un ignorante, mente". 
Però....mica male no ?
E all'8 dicembre manca ancora un po'.
Quello che poi non si riesce più bene a capire, e bene lo fa notare Giuseppe Caldarola in un articolo sul suo Blog (Il Calibro) , quale siano queste clamorose differenze sostanziali tra Cuperlo e Renzi, ora che il Sindaco sta evidentemente "smottando" a sinistra, probabilmente per ridurre quel gap di "identità" che fa dire a D'Alema "Non è uno dei nostri". 
Se il PD doveva essere il superamento della sinistra comunista - come la caduta del muro imponeva - , l'avvicinamento alla linea Blairiana, Clintoniana (Obamiana meglio di no va) , come Veltroni aveva predicato, e che aveva ottenuto ben il 33% dei voti nel 2008 (dove pure vinse Berlusconi) , cifra che oggi il partito si sogna (alle ultime, nemmeno il 25) , allora il Renzi della Leopolda (la prima...) sicuramente era più in linea con il cambiamentopredicato rispetto a    D'Alema   (che però non si oppose, anzi, all'avvento veltroniano, pur considerando un azzardo la fusione a freddo di DS e Margherita, e tutti i torti...). Se la sinistra deve essere inclusiva, allargarsi oltre i "duri e puri", ovvio che ha ragione il Sindaco mentre l'identitarismo dalemiamo pare nostalgico e perdente.
Ma sui contenuti, sui programmi, sulle cose da fare, dove sono le differenze ? Difficile dirlo perché di questo i due candidati principali parlano poco e Renzi ancora meno, impegnato com'è da un po' a parlare "secondo sondaggio" (vi ricorda qualcuno? a me sì...). 
Un mio amico del PD, che non cito che secondo me si crea già abbastanza guai da solo, mi ricordava un adagio del PC Cinese che fu, dove la Strategia e la Tattica, in politica, venivano paragonate alle bacchette cinesi per prendere il cibo : la prima deve stare FERMA, è solo la seconda che si muove, che se si agitano entrambe, il cibo non lo si piglia caro Renzino !
Ecco lo scambio al vetriolo tra i due, come riportato sul sito la Stampa.it




“Ha distrutto la sinistra”. “Ignorante”
Botta e risposta tra Renzi e D’Alema


ANSA
Massimo D’Alema è stato premier dal ’98 al 2000
Nel Pd attesi i risultati del voto
dei circoli. Nuova guerra di cifre.
L’ex premier attacca il sindaco:
«Non è adatto per fare il segretario,
è un uomo dell’establishment»
Nel giorno dei risultati del voto degli iscritti al Pd, va in scena un botta e risposta al vetriolo tra Matteo Renzi e Massimo D’Alema. Ad aprire le ostilità era stato ieri sera il sindaco di Firenze ospite a “Che tempo che fa”: «D’Alema pensa che se vinciamo noi distruggiamo la sinistra, dimenticando che l’hanno distrutta loro la sinistra». Oggi la replica durissima dell’ex premier: «E’ un ignorante».

Sul proprio profilo Facebook, il sindaco di Firenze scrive: «E con ieri abbiamo chiuso la fase due del congresso, la selezione dei candidati dentro i circoli. Grazie! Essere nettamente in testa anche tra gli iscritti è un risultato che in molti non si aspettavano: bene così, avanti tutta fino alle primarie aperte e libere dell’8 dicembre».

Sostenere che il confronto nel Pd è tra “vecchio” e “nuovo” «è una delle peggiori falsificazioni» introdotte nel dibattito che anima in queste settimane il partito. Sono le parole di Massimo D’Alema, ospite della trasmissione Agorà. Il confronto, invece, ha aggiunto D’Alema, è «tra due concetti di partito, un partito “acchiappatutto” e un partito di sinistra. È un conflitto politico, di idee. Renzi sceglie come bersaglio me perché vuole suggerire l’immagine di un conflitto tra vecchio e nuovo. Molti dei suoi sostenitori, però, sono vecchi, vecchissimi».

«Il vero cavallo di battaglia di Renzi, che di idee nuove ne ha proposte pochissime, è continuare ad attaccare me. Vorrei ricordargli che noi le elezioni le abbiamo vinte due volte nel corso di questi anni e abbiamo portato la sinistra italiana per la prima volta nella sua storia al governo del Paese. Renzi è ignorante da questo punto di vista, mente. È spiritoso, brillante, ma è superficiale e questo - ha sottolineato D’Alema - non depone molto a favore di chi dovrebbe diventare il leader del più grande partito italiano». «Alla fine Renzi potrà prevalere, ma grazie all’acquisizione all’ultimo minuto di De Luca, al sostegno di Bassolino, Veltroni, Franceschini. È inutile che faccia il giamburrasca: lui è l’uomo dell’establishment, e vedremo i prezzi che dovrà pagare a questo establishment».

«Io non lo sottovaluto e so quanto è forte, ha un ampio sostegno da Briatore a De Benedetti, però lui non sottovaluti gli altri: in quasi tutte le grandi aree urbane ha prevalso Cuperlo, che raccoglie un voto giovanile e un voto maturo di chi pensa che non possiamo diventare un partito che assomigli alla peggiore Democrazia cristiana. C’è comunque un testa a testa: Renzi non raggiunge il voto della maggioranza assoluta degli iscritti. Forse avrà il 43-44 per cento, ma Cuperlo avrà il 42 per cento. Questa battaglia congressuale resta aperta e noi combatteremo fino all’ultimo votò’.

Intanto Gianni Cuperlo ha preso le distanze, via Twitter, nei confronti di Massimo D’Alema. «Sono d’accordo», ha scritto infatti il candidato alla segreteria del Pd rispondendo al direttore di “Europa”. «Gianni Cuperlo -aveva scritto Stefano Menichini su Twitter riferendosi alle parole di D’Alema- non merita tutto ciò, lui non c’entra con questa ossessione crepuscolare».  

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