Da brividi gli stralci delle intercettazioni tra madre e figlia, nell'affaire baby squillo dei Parioli.
La scuola chiama, un professore chiede notizie della ragazza assente, la madre si pone il problema..."che faccio ? ti ritiro?" . Ma non si può fare, la figlia non ha ancora 16 anni (in realtà solo 14...) e allora su, uno sforzo almeno per un altro po'. Però la priorità è chiara : servono soldi a casa e la ragazza deve "svolà" la settimana. "Ce la fai ? " chiede preoccupata mammetta, e non si riferisce ai compiti, ma a "guadagnare". E la figlia rassicurante "ma come no, avoglia !".
Due ragazze d'oro, le due compagne di classe, valgono 600 euro al giorno...di che si preoccupa mammà ?
Ecco i testi delle conversazioni, riportate su Libero.it
Baby squillo dei Parioli, l'intercettazione della madre: "Ci servono i soldi"
Da una parte, una figlia che vuole andare a scuola ma non ha tempo per i compiti. Dall'altra, una mamma che la sprona: "Quando esci da scuola, torni a casa, studi due ore..."
Intercettazione - F.: "Eh, mo' vedo che possa fà... comunque pure se, eh... comincio tardi... cioè oggi ma veramente sto male... domani dopo scuola si vede, dai...". M.: "Ma ce la facciamo a recuperarla sta settimana?". F.: Ma come no, a voglia...". Una conversazione in cui la madre non sembra preoccupata tanto del rendimento scolastico della figlia, quanto del tempo che, studiando, potrebbe sottrarre ai suoi clienti, e al relativo guadagno. M.: "Mi ha chiamato la tua professoressa di latino... voleva sapere perché non stai andando... gli ho detto che non si sente bene... mi ha detto: pensa che domani verrà a scuola? Allora tu che cosa hai intenzione di fare? Dimmelo perché se no... ci prendiamo in giro... andiamo dagli insegnanti e glielo diciamo...".
Sulla scuola... - F.: "Ma io voglio andarci a scuola.. è solo che non c'ho tempo per fare i compiti...". M.: "E va be', il tempo si trova per fare i compiti...". F.: "Quando si trova, mamma?". M.: "Quando esci da scuola, torni a casa, due ore studi...". F.: "Ma dopo non ce la faccio ad andare da 'Mimmi' (soprannome dello sfruttatore Mirko Ieni, uno degli uomini arrestati), perché dopo che ho studiato sono stanca". La madre si scalda: "Riflettici bene perché altrimenti io ti ritiro". F.: "Non lo puoi fare, mamma, non ho 16 anni". M.: "Apposta, allora ce devi anda'".
Gli arresti - Le due baby squillo dei Parioli si procacciavano i clienti con annunci privati, venivano spacciate per maggiorenni, e poi tenevano per sé una percentuale degli incassi. Dietro di loro, in stato di fermo insieme alla madre, il commercialista Riccardo Sbarra, di cui sono stati recentemente resi noti i messaggini che inviava a una delle due studentesse, il soldato abruzzese Nunzio Pizzacalla, il romano Mirko Ieni e il commerciante Michael De Quattro, accusato di aver ricattato le due giovani studentesse con un video dei loro incontri sessuali. Uomini che da quelle due ragazzine ricamavano un vero e proprio business: "Queste due me fanno guadagnà 600 euro al giorno", dice trionfante Ieni in un'altra intercettazione telefonica.
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