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giovedì 18 settembre 2014

AGGREDITA DA TRE VIGLIACCHI LAURA BOSSETTI, COLPEVOLE DI DIFENDERE IL FRATELLO MASSIMO



Da giovane mi capitava di sognare ad occhi aperti e di essere un giustiziere tipo Tex Willer, uno che sapeva sempre da che parte era la ragione e la faceva valere, andando per le spicce. Anche il forse meno conosciuto Dago, di Roger Woods (fumetto che reputo superiore al pur inossidabile Tex), ha queste caratteristiche : di fronte ad una ingiustizia, ad una prepotenza, agisce menando le mani o le armi. 
Crescendo, ho capito che nel mondo dei fumetti era facilissimo distinguere i buoni dai cattivi e in 50 anni di vita mai una volta Tex e i suoi pards si sono sbagliati prendendosela con un innocente. 
Ah, un'altra cosa, non accade mai che questi eroi dalla giustizia sbrigativa usino la violenza per vendetta : se il cattivo è reso inoffensivo, lo consegnano alla legge, senza infierire su di lui. 
Nella vita reale non va così, e allora crescendo ho imparato a tenere a bada l'istinto di giustizia sommaria che la maggior parte degli esseri umani porta dentro di sé - non a caso i filosofi definirono il diritto la "vendetta che rinuncia" - preferendo il rischio di un colpevole libero piuttosto che un innocente privato del bene supremo della libertà.
Nonostante questo approdo, di cui sono orgoglioso, quando leggo notizie come quella trovata oggi su La Stampa.it, di tre uomini che aggrediscono a pugni e calci una donna colpevole di essere la sorella di un imputato di omicidio, ecco che il sogno di essere come Dago e poter punire, a calci e pugni, quei tre vigliacchi mi sale nello stomaco. 
Non sto nemmeno a spiegarne le ragioni, che solo un demente (cui a quel punto sarebbe inutile provare a spiegarle) può non comprenderle. 
A questo punto non sarei stupito di sapere che anche i figli di Massimo Bossetti, . perché è lui "l'assassino" di cui punire i familiari, vengono aggrediti verbalmente, o peggio, a scuola o per strada. 
Sento dire che la colpa di Laura Bossetti         sarebbe quella di essere andata in tv dalla D'Urso osando difendere il fratello, sostenendo che non è lui l'omicida... E' un'umanità molto brutta quella che ci circonda, e io ho il sospetto che il perdurare dei problemi economici ci stia incattivendo maggiormente.
Tutto questo mentre, sentito ieri a RAI news 24, i legali di Bossetti hanno formalmente accusato i procuratori che sostengono l'accusa, di stare volontariamente occultando degli indizi favorevoli al loro assistito. Un'accusa evidentemente gravissima, che al momento non si sa da cosa supportata. 
Immagino che da qui a poco anche questi avvocati saranno minacciati e/o aggrediti, se non è già avvenuto.  



La sorella di Bossetti aggredita a calci e pugni

Letizia Laura, gemella dell’uomo accusato della morta di Yara, avvicinata da tre uomini che l’hanno insultata. Ora è ricoverata in ospedale. Nelle settimane scorso un altro episodio




ANSA
Massimo Bossetti dopo l’arresto

La sorella di Massimo Bossetti è rimasta vittima di un’aggressione a Terno d’Isola, nel Bergamasco. Letizia Laura Bossetti, gemella dell’uomo accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio, è stata avvicinata da tre uomini mentre stava salendo in auto nei garage del condominio dove abitano i genitori. 
I tre l’avrebbero presa a calci e pugni dando dell’assassino al fratello, fino a farle perdere i sensi. Ora è ricoverata al policlinico di Ponte San Pietro.  
Pare che una prima aggressione, limitata a spintoni e insulti al fratello, fosse già avvenuta qualche settimana fa, mentre precedentemente le era stata fatta trovare la pagina di un giornale dedicata al delitto di Yara.

1 commento:

  1. E' un Paese di vigliacchi senza cervello. Incomincia a farmi paura, oltre che ribrezzo.

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