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mercoledì 10 dicembre 2014

MIA MADRE , DI PROFESSIONE COLPEVOLISTA TELEVISIVA



Certo, non è incoraggiante darsi tanto da fare nel cercare di spargere il seme del garantismo, predicare l'attesa dei processi, rammentare la presunzione di non colpevolezza e il rispetto delle regole, quando poi l'anima giustizialista te la ritrovi in casa, ed è tua madre.
Oltretutto, moglie di un magistrato ai suoi tempi inviso alle procure - che però ne rispettavano l'onestà e l'umiltà - per il suo anomalo amimus "assolvendi" ogni qual volta - non erano rare -   l'accusa non lo convinceva "oltre ogni ragionevole dubbio".
"Io voglio dormire la notte", mi ripeteva, e per lui significava non essere ossessionato dal timore di aver condannato un possibile innocente. E se quello assolto era colpevole ?? Pazienza, tra i due mali, preferiva sbagliare in questo senso.
Bene, 50 anni accanto ad un uomo così e la video giurata televisiva che è mia madre, che si vede tutta la monnezza televisiva di specie (da Porta a Porta, corredata di Matone e Bruzzone, a Quarto Grado, non disdegnando Chi l'ha visto e altro ciarpame del genere), non ha avuto dubbi di sorta per nessuno.
Nemmeno UNO !!!
Scattone, Franzoni, Meredith, Sollecito ( per i due però concede  un'attenuante : non volevano uccidere...deve aver sposato la tesi del gioco sessuale finito male), Busco (e pazienza se l'hanno assolto definitivamente), Sabrina Misseri con la madre, Logli, Parolisi. Bossetti (of course). Non si è salvato nemmeno Alberto Stasi, che pure due assoluzioni le aveva rimediate prima che la Cassazione non decidesse di rimandarlo sotto processo, fornendo precise istruzione sulla condanna prossima ventura. 
Se provi ad obiettare, ti sciorina - da ex insegnante ha ancora un'ottima memoria, soprattutto per questa roba - tutte le prove, che poi sono  indizi, che telegionali e trasmissioni "specializzate" hanno fornito, con tanto di pareri dei sedicenti esperti. 
Siccome è mia madre, magari si sforza pure di ascoltare le mie obiezioni : quelle che ascolta sono sempre le ricostruzioni dell'accusa, le tesi difensive sono sostenute dai difensori degli imputati che per lo più hanno una pessima resa televisiva, anche perché il linguaggio leguleio ha poco a che fare con un italiano intelligibile, e ancora meno con uno persuasivo, quantomeno a livello nazionalpopolare (io ho letto qualche memoria difensiva di colleghi di penale, e devo dire che ho spesso avuto la sensazione di una non-lingua, con la scusa di parlare un linguaggio "tecnico" per iniziati si producono prose a tratti illeggibili). 
Veniamo all'ultimo caso che da giorni occupa le pagine di tutti i giornali : la morte di Loris Stival, con la madre, Veronica Panarello, accusata di essere l'omicida. 
Se si facesse un sondaggio, credo che in Italia sarebbe tanto se un 10% conservasse un dubbio sulla colpevolezza della donna. E siamo lontani dal processo ! 
Sappiamo tutti quali sono le contestazioni principali :
1) le telecamere non mostrano la Polo nera della PAnarello nei pressi della scuola dove lei dice di aver accompagnato il figlio
2) sempre i video sembrano mostrare all'interno della vettura un solo passeggero, il fratello piccolo di Loris, non quest'ultimo
3) in altre immagini si vedrebbe Loris che, mentre la macchina con la madre e il fratellino si allontana dalla casa, vi fa invece ritorno
4) mentre non ci sono inquadrature della Polo vicino la scuola, ne sono state trovate che mostrano l'auto vicino al canale dove il bambino è stato ritrovato cadavere. 
Ora, queste immagini sono state mostrate alla Panarello, con le relative contestazioni, il suo avvocato (finalmente) presente. Ebbene cosa riportano i giornali (che sembrano avere un immenso buco della serratura dal quale tutto osservare per poi raccontare ) ? Che Veronica nega con fermezza, contestando che dalle immagini si possa individuare il figlio (punto 3) e tantomeno la sua vettura (punto 4).
"Io vedo solo una macchia" avrebbe detto. E il suo avvocato conferma.
Qualcuno di noi le ha viste queste immagini ? No. Se fossero così chiare, come potrebbe la PAnarello smentirle, tenere la sua posizione ? E con lei il suo avvocato ?
Ma per tutti, detenuti compresi, che hanno accolto a fischi ed ingiurie l'arrivo della Panarello (curioso, che per se stessi professano un rigoroso garantismo, anzi, sono sempre innocenti...)   non ci sono più dubbi : Veronica ha ucciso il figlio.
Se non lei chi ? E' stata l'assurda affermazione della mia cara genitrice, come se, dopo la Franzoni, tutte le madri siano diventate probabili assassine dei propri figli.
Però una cosa, per fortuna, la posso dire. Mai, ma proprio MAI, mia madre andrebbe fuori da un carcere ad aspettare la "colpevole" per insultarla e filmarla. 
C'è un limiti anche al suo animus di colpevolista di professione. 

L'articolo che segue è un esempio di come si possa fare della cronaca sobria, senza spandere certezze di nessun tipo.

Il Garantista

«Veronica è l’assassina» Processo inutile…

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Nuovo interrogatorio fiume di cinque ore per Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris, che è indagata per omicidio volontario e occultamento di cadavere in relazione al delitto del figlio. Lei nega tutto ma intanto è stata trasferita nel carcere di Piazza Lanza a Catania, dove al suo arrivo i detenuti le hanno urlato «Vergogna, devi morire!».
Il legale della donna ammonisce: «Basta con i processi mediatici: la mia cliente ha risposto punto su punto, rimanendo ferma sulle sue posizioni: lei è innocente» e attacca la Procura, «indagini frettolose». Orazio Fidone, il cacciatore che trovò il corpo del bambino e fino a due giorni fa risultava l’unico indagato dice: «Non voglio commentare cose che non conosco, ma ora sono più tranquillo». Intanto nella scuola che frequentava Loris arriva un team di psicologi.
Dopo una breve pausa, giusto il tempo di dormire qualche ora, non più nelle vesti di semplice persona informata dei fatti ma di indagata per omicidio volontario e occultamento di cadavere per Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris, sono ripresi gli interrogatori.
La donna, che ha passato la prima notte di fermo in una camera di sicurezza della questura per essere poi trasferita nella sezione femminile del penitenziario di Ragusa, ieri mattina inizialmente si è avvalsa della facoltà di non rispondere e quando ha deciso di rispondere ai quesiti dei magistrati, lo ha fatto solo per ribadire la propria innocenza.
Della sua estraneità al delitto del figlio sembra però non essere più certo nemmeno il marito Davide che fino a quando gli inquirenti non gli hanno mostrato la prova video del fatto che la moglie ha mentito agli inquirenti quando disse di non aver mai percorso la stradina di campagna che conduce al canalone dove è stato trovato il cadavere di Loris, aveva difeso a spada tratta la 25enne siciliana.
«Se fosse stata lei», ha detto ai giornalisti di una televisione, «potrebbe anche morire».
La zia paterna di Veronica, Antonella Stival invece ribadisce: «Non ci credo che Veronica abbia ucciso Loris, proprio non ci credo: il mio pensiero e il mio cuore sono con lei. Ricordiamo che per il momento è soltanto in stato di fermo e quindi aspettiamo gli sviluppi dell’inchiesta. E’ sempre stata una mamma splendida e speciale». E il suo legale, l’avvocato Francesco Villardita, ammonisce: «La mia assistita è stata indagata mediaticamente quando non era indagata, adesso spero non venga condannata mediaticamente prima ancora del processo».

E quella della procura di Ragusa secondo il difensore della mamma di Loris è stata «un’indagine leggermente frettolosa». Riferendosi all’interrogatorio-fiume di cinque ore a cui è stata sottoposta la sua assistita ha inoltre aggiunto: «La mia cliente ha risposto punto su punto, rimanendo ferma sulle sue posizioni: lei è innocente e ha confermato di aver portato il bambino a scuola e di essere andata poi a Donnafugata. La signora ha visto il fotogramma, e ha chiesto da cosa avrebbero individuato il fatto che fosse Loris. Perché non e’ assolutamente soggetto individuabile.

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