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venerdì 5 giugno 2015

VIGILIA DELLA FINALE DI CHAMPIONS : JUVENTINI RILASSATI E SCHERZOSI. CHE SEGNO E' ?

 

Una affettuosa amica, nonché preziosissima collega che più spesso mi evita di frequentare quei luoghi brutti che sono le aule di giustizia di Roma, mi ha domandato dove avrei visto la finale di domani tra Juventus e Barcellona. "Non la vedrò", ho risposto. 
Stupita. mi ha chiesto come mai, e le ho risposto che avevo vari motivi :
1) In passato mi sono preso troppe arrabbiature e delusioni, specie in campo internazionale
2) Il calcio, da tempo, non mi diverte più. Sono pochissime le squadre che mi fa piacere guardare e nessuna, da molto, è italiana (quella più spettacolare di tutte rimane per me il Milan di Sacchi, col magico trio olandese, ma anche con Baresi, Maldini, Donadoni)
3) Pare che questa mia astensione non porti male...
L'ordine è quello corretto.
Divertita, mi ha poi chiesto quali sono state le delusioni più grandi e, al contrario, le gioie.
La risposta è stata semplice, legata, come più spesso accade agli umani, al grado di aspettativa.
Per cui mi dispiacque quando perdemmo contro l'Aiax , il Milan e il Real, però nel primo caso era quella di Crujif, negli altri due avevo sensazioni negative...Viceversa, rimasi delusissimo contro l'Amburgo e contro il Borussia, dove eravamo favoriti e francamente ci contavo.
Ovviamente fui felice per la volta che fummo noi a vincere con l'Aiax, sia pure ai rigori, così come ricordo con particolare goia gli scudetti inaspettati, in rimonta, come quello contro il Milan della "fatal Verona" (i rossoneri persero 5-3 contro gli scaligeri ormai salvi) , la Roma sconfitta dal Lecce (anch'esso ormai salvo !) alla penultima in casa e naturalmente l'Inter di Ronaldo, sconfitto all'ultima giornata dalla Lazio. 
Finito questo breve deja vu, sono molto sereno per la finale di domani ché non vedo proprio come la Juventus possa prevalere sul Barcellona attuale, che vanta il giocatore più forte del mondo (insieme a CR7, del quale è più talentuoso e geniale), due attaccanti fortissimi come Neymar e Suarez, e di contorno giocatori che per anni hanno dominato, col club e con la nazionale spagnola, il calcio europeo e mondiale. 
Insomma, di tutte le finali disputate fin qui, questa la vedo veramente come la più logicamente chiusa dal pronostico.
Dopodiché lo so anche io che il calcio è lo sport meno sport del mondo, e quindi, in una partita secca, può senz'altro accadere che non vinca il più forte (come si augurava il vecchio paron Rocco, quando gli dicevano "vinca il migliore"...). Ma se facciamo un discorso di probabilità, e non di mere possibilità, mi pare evidente da che parte penda la bilancia.
E forse, questa mia conseguenziale serenità, è condivisa dai protagonisti bianconeri, a giudicare dalle dichiarazioni rilassate, anche scherzose, che di seguito trovate nel servizio dell'inviato de La Stampa.








 

BUFFON E L'AVVERSARIO IN CASA: "I MIEI FIGLI TIFOSI DI MESSI E NEYMAR"
E il figlio di Bonucci: "Berlino? Ma io volevo andare al mare..."
MASSIMILIANO NEROZZI
INVIATO A BERLINO
Il Barcellona, che è poi l’avversario di domani sera, può anche nascondersi in casa, a sentire Gigi Buffon: «Ho un figlio tifoso di Neymar, l’altro di Messi, però dicono che sarebbero molto dispiaciuti se la Juve perdesse». Consolazione: «Per questo avrebbero preferito una finale con Manchester City e Real Madrid», chiude sorridendo il capitano bianconero.casa Bonucci, invece, Lorenzo, tre anni a luglio, non era troppo d’accordo sulla destinazione del papà. Domanda di primo mattino: «Dove vai?». Risposta: «A Berlino, per lavorare». Non era quello che un bambino s’aspetta: «Ma io volevo andare al mare». Al difensore juventino non resta che un rimedio: «Ti porterò al mare con un regalo». La Coppa.
NON DA STRAPPARSI I CAPELLI
«Giocare questa finale era un obiettivo - racconta ancora Buffon - e non pensavamo potesse essere l’anno buono. La finale è arrivata prima del previsto, inaspettata, e come tutte le sorprese ci dà una grande gioia. Ma se vincessimo, abbraccerei tutti e sarei felicissimo, ma di certo non mi strapperei i capelli. La Juve è la Juve». Idem Massimiliano Allegri: «I capelli non me li strapperei neanche io - si mette a ridere - perché ne ho pochi». Però: «Questa è una partita da vincere». E l’errore da non fare lo ricorda Leo Bonucci: «Non sarà solo l’attacco del Barcellona contro la difesa della Juve». Ma la difesa, conterà, soprattutto per l’assenza di Chiellini, che Allegri risolve così: «Mi dispiace per Giorgio, per fortuna abbiamo Barzagli e Ogbonna. E se Barzagli sta bene, giocherà lui». Del resto Barzagli è sempre stato una garanzia, anche a Dortmund, quando entrò al posto di Pogba: «E al Westfalenstadion - chiude Bonucci - si accese qualcosa, e capimmo che potevamo arrivare fino a qui». 
Berlino, finale di Champions League.

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