A quelli dell'Espresso pare non andrà liscia e quantomeno la rogna di difendersi dall'accusa di pubblicazione di false notizie se la dovranno grattare. Ricordate la vicenda ? Avevano messo su intercettazioni telefoniche tra Crocetta e il suo medico personale, nelle quali quest'ultimo usava parole durissime nei confronti di Lucia Borsellino e il governatore taceva colpevolmente. Ebbene, quelle intercettazioni non esistono, chi le ha riferite ai due giornalisti se le è inventate e i due si sono maldestramente fidati.
Vedremo come andrà a finire, però Filippo Facci prende al volo la notizia del capo d'imputazione nei confronti dei colleghi per ricordare un'altra invenzione del genere, che ebbe molto clamore e che tuttora qualcuno, nei salotti bene, tira fuori come verità sacrosanta, vale a dire l'intercettazione nella quale l'allora Premier Silvio Berlusconi aveva definito Angela Merkel una "culona inchiavabile". Il che, diciamolo, corrisponde al pensiero comune, ma ovviamente non è saggio che un capo di governo lo esprima ad alta voce, col rischio che qualcuno poi lo spifferi in giro.
A rilevare l'episodio erano stati quelli de Il Fatto Quotidiano, come ennesima prova dell'inaffidabilità assoluta del Cavaliere, cronico nel far fare figuracce al nostro paese. Ora, che l'uomo avesse una eccessiva disinvoltura e fosse poco incline al bon ton istituzionale, è assodato, ancorché sia lunghissimo l'elenco di uomini politici autori di gaffe, e peggio, ben più gravi delle sue. Ma raramente erano uomini di vertice, e questo ovviamente una differenza la fa.
Però, nel caso di specie, la notizia de Il Fatto era FALSA. Non c'era nessuna intercettazione. Quando la cosa divenne ufficiale, Travaglio si giustificò dicendo che loro non avevano giurato sull'esistenza della intercettazione, ma come la stessa corrispondesse al pour parler dell'entourage berlusconiano...
E Facci sototlinea come anche questa cosa NON rispondesse al vero, ricordando come nell'articolo di allora, quelli de Il Fatto avessero citato addirittura il giorno e l'ora dell'annotazione della intercettazione in questione.
Mai esistita.
In quel caso nessun procedimento per "notizie false, esagerate, tendenziose". Difficile, chiosa giustamente Facci, trovare la differenza.
Appunto
Filippo Facci: Trova le differenze
Due cronisti dell' Espresso rischiano un processo per aver diffuso «notizie false, esagerate o tendenziose» circa un' intercettazione che a quanto pare non esiste: quella in cui Rosario Crocetta e il suo medico personale - ricorderete - sparlavano pesantemente dell' ex assessore Lucia Borsellino
e di suo padre Paolo. L' intercettazione non esiste e questo disse lo
stesso procuratore capo di Palermo che ora ha chiesto l' incriminazione
dei due cronisti, cui auguriamo tutta la fortuna possibile. Ci sfugge
solo una cosa: che differenza c' è con la volta in cui Il Fatto
Quotidiano diffuse la notizia di un' intercettazione in cui Berlusconi
definiva la Merkel «culona inchiavabile»? Una differenza la anticipiamo
noi: la non-intercettazione di Crocetta ha causato imbarazzi politici e
umani, quella di Berlusconi (che non esiste a sua volta) invece ha
sputtanato l' Italia nel mondo e ha causato un danno politico-economico
spaventoso. Quando lo chiamammo in causa, Marco Travaglio rispose che Il
Fatto non aveva mai scritto «che quella intercettazione esistesse, ma
che nell' entourage di Berlusconi se ne parlava». Una balla, visto che
Il Fatto aveva indicato anche «un punto preciso dei verbali redatti
dalla Guardia di Finanza» nonché la data e l' ora dell' intercettazione
inesistente: «Le 11,53 del 5 ottobre 2008». Da capo: che differenza
passa tra i cronisti dell' Espresso e quelli del Fatto Quotidiano?
Questa: i primi andranno a processo, i secondi no.
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