I fatti di Bruxelles monopolizzano l'attenzione della giornata. Perfino le radio romane hanno imbarazzo nel gestire il loro palinsesto esclusivamente dedicato alla A.S. Roma ...
Riporto la cronaca del Corriere della Sera, ho letto i primi commenti. Mediocre quello di Offeddu sempre sul Corriere on line, che "approfitta" del tragico evento per provare a dire che i terroristi hanno capito quello che noi europei sembriamo voler ripudiare, e cioè che esiste una Unione Europea e che Bruxelles ne è il cuore. Per questo colpiscono qui. Veramente avevano colpito prima, e duramente, a Parigi, e per due volte. Mentre, per fortuna, nella capitale "sostanziale", vale a dire Berlino, e in quella cristiana, Roma, non è ancora accaduto nulla. Nel caso tedesco, mi viene da pensare ad una migliore efficienza degli apparati di prevenzione (essenziale quando hai a che fare con gente che si fa saltare in aria ) e sicurezza, mentre da noi, il timore, grande, è che ancora non sia arrivato il nostro momento, ma che prima o poi dovremo piangere.
Insomma Bruxelles è anche un simbolo, ma non enfatizzerei troppo questo elemento.
Sono più propenso a credere che ci siano posti in Europa dove la multi etnicità, e quindi anche il fondamentalismo islamico, sono più diffusi, e quindi è maggiore la possibilità di reclutare i kamikaze che servono. Gli attentati sono anche la reazione (così Giordano Stabile su La Stampa) alle difficoltà del Califfato in medio oriente, con lo stato islamico che sta perdendo terreno, uomini e consensi, grazie alla morsa dei bombardamenti americani e russi (più i primi, che Putin, si sa, si è concentrato più sui ribelli anti Assad che contro quelli dell'Isis, ancorché qualche spazzolata l'abbia data anche a questi ultimi), e cerca di reagire in Europa, il ventre molle dei suoi nemici (come denunciato più volte da Angelo Panebianco, e per questo anche bersagliato dai dementi della sinistra radicale nella sua università a Bologna).
Più difficile, ancorché non impossibile, colpire Usa e Russia.
Un'ultima considerazione, prima di lasciarvi alle notizie.
Nell'ultimo mese la Turchia è stata colpita da diversi attentati terroristici. Civili sono morti a Istanbul e ad Ankara. Solidarietà pochina in giro, emozioni prossime allo zero.
Capisco che Erdogan non sia simpatico, e poi lì il terrorismo è probabilmente curdo, quindi problema che non ci riguarda (mentre quelli dell'Isis ce l'hanno proprio con noi infedeli e pronipoti dei crociati) , però la forbice è un tantino troppo ampia.
Bruxelles, attentati all’aeroporto
e in metropolitana. «Almeno 13 vittime, 20 corpi a terra in metrò»
Le immagini - Live Tv - Video
Liveblog - Cosa sappiamo finora
Devastata la sala del check in di American
Airlines dello scalo di Zaventem. Altre esplosione in 2 stazioni del metrò a un
passo dalla sede Ue. Allerta massima, livello 4
di Marco Imarisio, inviato con Redazione esteri e
online
BRUXELLES - La punizione è arrivata. Dopo la cattura di
Salah Abdeslam la grande paura del governo belga era quella di una immediata
ritorsione da parte dei complici ancora in libertà dell’ex terrorista più
ricercato d’Europa. Colpiti aeroporto e metro. Poco prima delle 8 due
esplosioni hanno devastato la sala del check-in di American Airlines
all’aeroporto internazionale di Zaventem, lo scalo principale della capitale
belga, distante circa 15
chilometri dal centro cittadino. Si sarebbe trattato di
un attacco suicida, secondo le prime ricostruzioni.
Un’altra esplosione si è verificata alle 9,11 alla
stazione del metrò di Maelbeek, a due passi dalla sede Ue. Testimoni parlano di
una ventina di corpi a terra e di passeggeri insanguinati in fuga dal metrò.
Secondo media belgi il bilancio delle vittime nella metropolitana sarebbe di
una ventina di persone. La Commissione Europea ha chiesto a tutti i
funzionari di non uscire di casa. L’aeroporto di Zaventem rimarrà chiuso sino
alle 6 di domani mattina. Tutti i voli sono stati cancellati.
Blocco dei trasporti
L’intera rete metropolitana è stata chiusa. È stata
evacuata anche la stazione centrale ferroviaria di Bruxelles, in seguito
all’innalzamento al livello 4, quello massimo, dell’allarme sicurezza. Il
servizio di trasporto pubblico di bus, tram e metro in città è stato sospeso.
L’agenzia Ansa riferisce di persone in lacrime o che cercano disperatamente un
taxi alle fermate degli autobus al centro di Bruxelles sono affollate da
persone in lacrime, mentre la città è paralizzata da ingorghi.
Aeroporto
Le autorità belghe hanno confermato un primo
bilancio di 13 morti. Almeno trenta i feriti. I media belgi riferiscono di
diversi testimoni che avrebbero udito gridare in arabo «Allah Akbar» prima
delle deflagrazioni ma anche queste sono testimonianze del primo momento. Quel
che appare certo è che si tratta di due ordigni, e altri simili sarebbero stati
ritrovati abbandonati in due zaini al desk delle partenze. Convocato il
consiglio di sicurezza nazionale, il governo ha lanciato il «piano catastrofi».
Nello scalo sono arrivate subito le forze speciali. Lo stato di emergenza alle
11 è stato esteso a tutto il Belgio.Caos e città blindata
La conseguenza immediata è stata il caos. I
passeggeri sono fuggiti a piedi dallo scalo, mentre sui social e in televisione
giungevano le prime testimonianze che parlavano di «molti feriti». Ogni
collegamento con l’aeroporto è stato chiuso, treni, autobus, persino ai taxi è
stato proibito l’avvicinamento a Zaventem. La confusione e l’incertezza si
ripercuotono anche nel centro cittadino. La città è blindata, con l’esercito in
strada e il traffico completamente paralizzato per permettere il passaggio
delle ambulanze anche a chilometri di distanza dalla fermata della metro dove
c’è stata l’esplosione.
Dopo l’arresto
Alle dieci del mattino è prevista una conferenza
stampa all’altro aeroporto cittadino, quello di Charleroi. Ma con il passare
del tempo e l’accomunarsi delle testimonianze sembra sempre più evidente che si
tratta di un attentato terroristico multiplo. È successo, un’altra volta in
Europa. Un
attentato, il primo, nel Belgio che dopo l’arresto di Abdeslam oscillava tra la
paura e l’orgoglio dovuto al riscatto dopo mesi in cui era indicato come la
nazione culla del jihadismo europeo. Proprio una cellula di Bruxelles, basata
nel sobborgo di Moleenbeck, aveva svolto un ruolo centrale negli attacchi di Parigi
del 13 novembre.
Sale il livello d’allerta anche a Roma dopo gli
attentati che questa mattina hanno sconvolto Bruxelles. La
Questura di Roma ha disposto il rafforzamento dei controlli su tutti gli
obiettivi sensibili come metropolitane e stazioni ferroviarie. Rafforzata
la vigilanza sulle ambasciate del Belgio presso la Repubblica Italiana
e la Santa Sede ,
così come sulle residenze dei diplomatici e sugli istituti culturali belgi.
Controlli anche su potenziali obiettivi sensibili di Francia, Germania, Olanda
e Stati Uniti.
UE
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