Come di consueto, arrivata la fine del mese di luglio, con grande soddisfazione provvedo alla registrazione del messaggio sulla segreteria telefonica che annuncia la chiusura estiva dello studio per il mese di agosto. Proprio per le EMERGENZE lascio il numero di cellulare e l'indirizzo di posta elettronica, ma è chiaro, dal tenore del messaggio, che deve trattarsi veramente di cosa URGENTE ( per esempio, il cellulare può essere usato per lasciare un sms, mentre è inutile chiamare...).
Con un certo stupore quindi il 4 agosto - in realtà non è che noi abbandoniamo lo studio per 30 giorni, utilizziamo quelli prima della partenza per le vere ferie per mettere un po' in ordine, redigere atti che verranno poi notificati a settembre...cose così - trovo la spia dei messaggi che lampeggia... Vado ad ascoltare e in realtà non c'è una comunicazione ma la registrazione di un breve dialogo tra due donne che evidentemente non si erano accorte di essere rimaste in linea.
"Hai capito ? chiude tutto agosto..." fa la prima
"Che signore ! "chiosa acida la seconda
"Lasciamo un messaggio ?"
"Bè no, dice solo cose urgenti...". ( evidentemente il loro non lo era...)
La breve conversazione mi ha dato inizialmente fastidio - ma che mi conosci ?? - però poi mi ha fatto sorridere, come spesso avviene con i "fuori onda".
Dunque sarei un "signore" perché ho ferie di quattro settimane...
A parte l'osservazione iniziale, qualcuno, tra quelli che ovviamente hanno la fortuna di lavori regolari, ne ha di meno ? E ma le tue sono concentrate... a parte che, come per tutti i professionisti e le attività imprenditoriali (vedi commercianti e artigiani), non sono evidentemente retribuite, ma poi noi avvocati approfittiamo del periodo di sospensione feriale dei termini, che va appunto dal 1 al 31 agosto (attenzione, qui si parla dei civilisti, per i colleghi del penale, con la possibilità di arresti e sequestri penali, le cose sono diverse e così l'organizzazione dello studio).
Un tempo era fino al 15 settembre, ma Renzi pensò di dare un segnale di attivismo riducendo di 15 giorni le ferie dei magistrati - e a cascata degli avvocati.
Il risultato concreto, per i difensori, è che, di fatto, le quattro settimane non sono veramente tali, come ben descrive la collega Valeria Zappilli nel suo contributo apparso sul sito dello studio legale Cataldi e che di seguito riporto.
La fotografia di introduzione è spassosissima, e anche un po' vera.
Buone Vacanze
Avvocati in vacanza... ma solo con
wi-fi e pc
Colpa del ridotto termine di sospensione feriale. Da
quando la sospensione dura solo 30 giorni, non è più possibile per gli avvocati
'staccare la spina' e fare una vacanza davvero 'unplugged'
L'estate 2017 è la terza estate consecutiva durante la quale
la sospensione feriale dei termini processuali è di 30 giorni e non di 45 come
in passato, con tutte le conseguenze che ne derivano per gli avvocati.
I professionisti del foro, infatti, sino al 2014 potevano
effettivamente staccare la spina durante il mese di agosto e riaprire i
battenti dello studio il primo settembre con la tranquillità che prima del 15
non ci sarebbero state scadenze.
Oggi non è più così.
È già con l'avvio del nono mese dell'anno, infatti, che
tutti i termini processuali iniziano nuovamente a decorrere ad ogni effetto,
con la conseguenza che non si fa in tempo ad assaporare le meritate vacanze
dopo un anno di duro lavoro che arriva già il momento di mettersi nuovamente
all'opera. Sgombrare la mente dal pensiero fisso e assillante delle scadenza è
divenuto quindi praticamente impossibile.
L'abbreviazione della sospensione feriale dei termini,
peraltro, è stata introdotta con il fine di risolvere i problemi della lentezza
della giustizia e di smaltire l'arretrato. Ma siamo certi che sia proprio il
recupero di questi 15 giorni l'anno la soluzione? I dubbi sono molti, specie se
si considera che la sospensione feriale dei termini processuali fu introdotta
nel sistema giuridico italiano proprio per consentire agli avvocati di andare
in vacanza ad agosto ed avere il tempo a settembre di preparare eventuali atti
in scadenza.
Come ha fatto giustamente notare l'Avv. Paolo Storani in un
articolo del 19 settembre 2015 pubblicato del 19 settembre 2014 (Taglio alle
ferie degli avvocati) , "quella che viene indebitamente chiamata dal mondo
politico 'la chiusura delle aule giudiziarie' (sappiamo bene che i tribunali
non chiudono mai e che sono solo sono sospesi i termini processuali) ...
secondo quanto emerge dai lavori preparatori [alla legge n.742/1969)], era nata
con lo scopo di consentire ad avvocati e procuratori un periodo di effettivo
riposo nel periodo feriale. La sospensione dei termini processuali non è quindi
necessariamente connessa con le ferie dei magistrati .
L'effetto certo della riduzione di tale periodo a 30 giorni
è uno solo: la compressione del diritto degli avvocati a staccare la spina,
che, purtroppo, non è tutelato né riconosciuto.
Oggi, quindi, l'avvocato che vuole portare la famiglia al
mare o in montagna, dovrà portare con sé anche una parte del suo lavoro ed
essere pronto ad affrontare le scadenze del 1 settembre. E fino a che il
legislatore non deciderà di fare un passo indietro, nella valigia si dovrà
riservare uno spazio anche per a pc, modem e tablet.
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