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martedì 28 giugno 2011

A 10 ANNI DA GENOVA

10 anni dopo il sacco di Genova in occasione del G8, gli scontri in piazza, le aggressioni e le rappresaglie....riporto una cosa che scrissi dopo aver letto della Sentenza della Corte Europea per la tutela dei diritti umani, in cui lo Stato Italiano era stato citato dal padre di CArlo Giuliani.
Lo riporto.
la CORTE EUROPEA sul caso Giuliani : " L'Italia non violò i diritti umani".
Sono contento di questa sentenza, anche se con l'amaro in bocca. Sono passati 10 anni dai fatti di Genova....dal saccheggio dei black bloc , da una città prigioniera della furia di centinaia di criminali che cercavano di "proteggersi" come sempre tra migliaia di dimostranti (pacifici un par di palle.....ma certo non criminali come i primi...) . Ci fu la pagina brutta della scuola Diaz...dove come in ogni rappresaglia vennero presi su tutti, cattivi e normali (buoni pochi direi) .
Era la prima volta che ci si trovava di fronte ad una cosa così vasta, una autentica  ( che i G8, o 12, o 20 siano fonte di disordini per anni è stata la regola e le botte della polizia si sono sempre sprecate in risposta ai "guerrieri urbani" ) "guerriglia"...
Probabilmente le forze dell'ordine erano impreparate....ma non ci furono "violazioni dei diritti umani" come la famiglia Giuliani ha sostenuto, andando avanti alla Corte Europea dopo che la Giustizia Italiana aveva assolto Mario Placanica, il carabiniere che aveva sparato a Carlo Giuliani, per LEGITTIMA DIFESA.
Bè io sulla scuola Diaz sono convinto che cose brutte vennero fatte, l'ho scritto prima, e alle forze dell'ordine la "rappresaglia" o "ritorsione" dopo i fatti - per quanto delittuosi - della mattinata NON sono consentite.
Ma l'immagine di Carlo Giuliani che scaglia una bombola addosso alla camionetta dei Carabinieri el'assalto alla stessa insieme ad altre decine di ...come definirli ? Esaltati ? Delinquenti ? MAtti ? Ribelli ? ognuno scelga il suo...per me delinquenti va bene...me la ricordo ancora bene. Allora pensai che facendo certe cose, poi ci sta che ne accadano altre. 
E da subito fui convinto che il carabiniere aveva ragione e Carlo Giuliani aveva torto.
La pietà per la sua morte mi fa venire amarezza oggi, al pensare di come questo giovane abbia buttato la sua vita, ma il giudizio di allora resta ed è confortato da questa sentenza per la quale il carabiniere Placanica "si trovò sotto un attacco illegale e molto violento e agì nel'onesta convinzione che la propria vita e la propria integrità fisica, come quella dei colleghi, si trovasse in pericolo".

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