VALLE DEI MOCHENI |
Il disastrino che mi accompagna nelle mie escursioni ha una predilezione per i frutti di bosco - lamponi, more, fragoline, mirtilli - e da tempo aveva individuato l'azienda SANT'ORSOLA come distributrice di qualità di questo prodotto. In Trentino, dove appunto eravamo in vacanza, si è trovata tra le mani una brochure che pubblicizzava una carinissima iniziativa di questa azienda : una gita in mountain bike a scoprire la valle dei mocheni , con tappe presso alcuni punti di coltivazione dei piccoli frutti e illustrazione dei metodi di cura e raccolta degli stessi. Abbiamo quindi prenotato e una mattina ci siamo recati al Sant'Orsola (tra Pergine e Zavignago, parliamo di località della provincia di Trento). Il punto di incontro era il "Centro Visitatori" , uno spazio molto carino, colorato, accogliente, dove ci hanno accolto Elisa e Sara, amichevoli e sorridenti. Sara era in tuta, pronta alla gita dimostrativa. Di li a poco è arrivato Luca, appassionato di bici, amatore ma di quelli "professionali", amante del ciclismo e delle montagne ( e ideatore dell'unico museo al mondo di passi carrabili stradali, quelli con la segnaletica, ormai aboliti . Ne avrà un centinaio dedicati per lo più ai grandi nomi delle due ruote).
Piccola parentesi : io sono un PIGRO. Nella mia vita mi ha salvato da una esistenza totalmente sedentaria l'amore per il GIOCO, non certo per lo sport, e quindi inseguendo cose rotonde piccole e grandi (palline da tennis e pallone da calcio) un po' mi sono mosso. Ancora mi costringo a farlo ma con sempre più fatica....
L'idea quindi della escursione in mountain bike, che tanto entusiasmava la mia bionda CCB , non è che mi facesse fare i salti di gioia temendo particolarmente la pendenza...a salire ( precisazione superflua ma tant'è).
In realtà il percorso era assolutamente facile, con piccoli falsi-piano e con tappe frequenti per raccontare un po' le cose che vedevamo e anche per riposare. Insomma, facile anche per me (quindi per TUTTI ).
La valle, vista per un piccolo tratto alla fine, si intuisce molto bella, con un torrente , affluente dell'Adige, che l'attraversa e la "anima" . Sara , la nostra accompagnatrice, ci illustrava alcuni aspetti sia del posto che dei suoi abitanti, risalendo indietro nel tempo, con un eloquio semplice e al contempo preciso, forbito, senza un errore o una sbavatura. Ma il meglio lo avrebbe mostrato da li a poco, quando ci siamo soffermati al primo punto di coltivazione. Dettagli tecnici puntuali , ricchi di particolari ma allo stesso tempo CHIARI, intellegibili a persone non competenti come noi, paziente ed esauriente nel rispondere alle tante domande che specie la femminuccia del gruppo (veramente eravamo noi due...io e il disastrino biondo) proponeva con ritmo a volte serrato.
SARA BELLINI responsabile marketing |
Alla sosta prima del ritorno ci sono stati offerti due cestini di frutti assolutamente deliziosi.
Tornando - in discesa tutta un' altra cosa ! un drago !! , anzi dovevo pure un po' frenare per restare diligentemente dietro a Sara , che. ahimè. peserà la metà del sottoscritto ...- abbiamo scoperto che la nostra preziosa guida è laureata in economia, e sono, mi sembra, 5-6 anni che lavora al Sant'Orsola come responsabile del marketing.
Bé, lei bravissima, non c'è che dire, ma ammirevole proprio tutta l'azienda che ci ha così ben descritto e un po' anche mostrato. Sant'Orsola si è un po' espansa dal suo territorio di origine, il Trentino, allargandosi al Veneto e arrivando addirittura in Calabria (!!!!) scoprendo che l'Aspromonte riproduceva condizioni climatiche adatte ai sistemi di coltivazione dei piccoli frutti ( e portando lavoro anche li, nel sud).
Come detto in premessa, una bella "scoperta" personale ma penso che girando ce ne siano tante di realtà fattive e positive nel nostro paese, malgrado e a dispetto di tanto ALTRO che non vale qui ripetere.
Ah, nota di colore, in senso ampio : Sara è di fede "rossa"...è di sinistra. Dichiarata e orgogliosa. E la mia ammirazione, alla scoperta, non è mutata di una virgola.
Ce ne fossero persone di sinistra come lei, che , sia pure nella realtà cooperativa, ogni giorno compete nel mercato, viaggiando in tutto il mondo (ci ha parlato di viaggi con i suoi manager negli USA e nell'America del sud, Cile in particolare, per aggiornarsi e studiare come affrontare la concorrenza rimanendo all'avanguardia) e senza la boccuccia aperta a elemosinare aiuti di stato. Poi Sant'Orsola magari avrà anche degli aiuti della provincia, come cooperativa, non so. Ma questa che ho visto è una realtà SANA, PRODUTTIVA, ATTIVA.
Magari sempre.
Nessun commento:
Posta un commento