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sabato 10 settembre 2011

BUON PADRE DI FAMIGLIA CERCASI

 
Su FB, da quando non lo uso più per il contatto con gli amici "reali" (con i quali non funziona benissimo devo dire, almeno per me) ma invece per il confronto con persone di tanti tipi, mestieri, professioni, traggo spessissimo spunti preziosi e stimolanti. Non sarà un caso che sia così universalmente diffuso.
Sulla manovra di recente partorita (ma non è detto che il nascituro sopravviva ai primi giorni di vita...) mi sono ritrovato due note di amici "virtuali" che stimo molto e che spero anche di conoscere prima o poi di persona .
Le riporto entrambe. Alcuni, sul social network, hanno mosso delle obiezioni per l'eccessiva semplificazione. Quello che invece per me è il loro PREGIO. E' ovvio che si tratta di spunti, di provocazioni, di stimoli. Devono suscitare curiosità, attenzione, riflessione. Non devono essere presi come dati categorici, da citare nelle cene e nelle discussioni per mostrarsi informati e documentati.
La SOSTANZA è quella alla quale bisogna guardare, e per quella i messaggi sono assolutamente CHIARI:
il BUON padre di Famiglia NON si comporterebbe MAI e poi MAI come i nostri politici.
Il problema, aggiungo io ai miei amici Giacomo e Nicola, è che qui proprio questi bravi e sensati padri di famiglia iniziano a scarseggiare!!!!

Ecco la nota di Giacomo Zucco, portavoce del gruppo TEA PARTY ITALIA :


LA FAMIGLIA MODELLO (di irresponsabilità)!

 Riportiamo di seguito, in cifre, la situazione finanziaria della Repubblica Italiana:

• Entrate fiscali 2010:

  € 684.000.000.000

• Stima patrimonio pubblico cedibile:

  € 450.000.000.000

• Spesa pubblica 2010:

  € 751.400.000.000

• Nuovo debito a fine 2010:

  € 67.400.000.000

• Debito pubblico pregresso a fine 2010:

  € 1.740.000.000.000

• Tagli alla spesa nell'ultima manovra:

  € 2.700.000.000

Forse, messa così, questa rappresentazione non ci dice molto. Per farci un idea delle cifre coinvolte, rimuoviamo 7 zeri e immaginiamo di parlare del bilancio di una famiglia:

• Reddito netto 2010 del nucleo famigliare:

  € 68.400

• Valore stimato dell'argenteria nascosta in cantina:

  € 45.000

• Totale delle spese 2010 della famiglia:

  € 75.140

• Nuovo debito sulla carta di credito a fine 2010:

  € 6.740

• Totale dello scoperto bancario della famiglia a fine 2010:

  € 174.000

• Risparmio deciso per il nuovo anno dopo riunione famigliare:

  € 270!!!!!!!!!

Attenzione: questa famiglia abita molto vicino! Quando i suoi membri verranno a chiedere i TUOI soldi per ripagare i LORO debiti (senza ovviamente toccare le LORO spese e la LORO argenteria nascosta)...fatti trovare pronto!!!!!

E questa la nota di Nicola Esse , un "cretino" laureato alla più prestigiosa Università Italiana, la Bocconi di Milano.

"Ogni volta che lo Stato Italiano affronta una situazione di grave difficoltà finanziaria, rispunta come un fungo la parola magica "patrimoniale". Ma cos'è la patrimoniale?

Per prima cosa è opportuno distinguere tra due casi molto diversi:

a) un prelievo forzoso una tantum, fatto di notte e all'improvviso sui conti correnti dei cittadini, come metodo per ripianare lo scempio della finanza pubblica di uno stato sprecone ed inefficiente (per intenderci, la stangata data da Giuliano Amato a tutti gli Italiani nottetempo nell'estate del 1992)

b) imposte strutturali sul patrimonio, a complemento delle abituali imposte sul reddito. L'ICI è il classico esempio di questa seconda categoria, e ci sono molti paesi nei quali le imposte sul patrimonio, che hanno il pregio di non frenare lo sviluppo economico (o comunque in misura minore rispetto alle imposte sui redditi da lavoro), hanno un peso percentuale sul totale del gettito decisamente più elevato di quanto non sia in Italia.

Ma nella situazione di emergenza che stiamo vivendo, non si parla affatto del caso b), ma bensì della prima soluzione, perché è sempre molto più facile far pagare a qualcun'altro i propri errori, piuttosto che tirare fuori i soldi necessari ad abbattere il debito dalla dismissione di una parte del proprio patrimonio.

Per spiegare in modo chiaro l'iniquità del caso a), facciamo un semplice esempio che tutti possono capire:

Quest'anno io farò un viaggio in Cina, ma non da solo, ho pensato di portare anche 20 amici con le loro mogli e fidanzate, regalando a ciascuno di loro, per l'occasione, un Ipad in serie limitata. E poi credo anche che mi comprerò una seconda auto e una bella motocicletta. E siccome non sono ancora contento, penso che assumerò una donna di servizio a tempo pieno che mi permetta di vivere sempre in una casa pulita e ordinata.

E poi penso che ripeterò questo comportamento per una ventina d'anni a venire, con un incremento costante ed ininterrotto delle mie spese, senza mai neppure una volta preoccuparmi di ridurle.

Ma siccome i soldi che guadagno ogni anno non mi permettono di mantenere questo tenore di vita, troverò i soldi che mi servono contraendo una serie di prestiti sul mercato finanziario.

Poi, tra molti molti anni, quando non riuscirò più a sostenere le rate dei finanziamenti che avrò contratto, perché chi mi presta i soldi avrà nel frattempo perso ogni fiducia sulla mia capacità di ripagare il mio debito, oltre che sulla mia capacità di ridurre le mie spese ad un livello più consono alle mie entrate, invece di

1) vendere un paio di appartamenti di mia proprietà per restituire un po' di soldi a chi me li ha prestati (per inciso, appartamenti sfitti da anni, oppure affittati a prezzi che non coprono neppure le spese di gestione)

2) ridurre drasticamente le mie spese per far capire che sono diventato molto più saggio, ma soprattutto per riportare in sicurezza il mio bilancio familiare e permettere ai miei figli di studiare in università di buon livello

decido che è molto più comodo entrare di notte nell'appartamento di fronte al mio (e magari anche in quello del piano di sotto) per rubare la somma che mi serve, restituire i prestiti, ridurre la mia esposizione verso chi mi finanzia e continuare a spendere e spandere come ne ho voglia io."
 Io non so voi, ma di persone che si comportano così ne conosco TANTE (sia pure ovviamente non ai livelli del paradosso volutamente scelto come forma divulgativa da Nicola ), per descrivere POI lo Stato Italiano è PERFETTO.

La genialità della semplicità!

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