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sabato 21 gennaio 2012

"MANI PULITE PROTESSE I COMUNISTI" firmato Berlusconi? NOOO: DE BENEDETTI!

MARCO DAMILANO - EUTANASIA DI UN POTERE
Esce un libro EUTANASIA DI UN POTERE. scritto da Marco DAMILANO, giornalista dell'ESPRESSO, edito da LATERZA. Sarà il primo di altri, perché nel 2012 corrono i vent'anni da MANI PULITE e l'inizio del crollo della Prima Repubblica.
In questo libro, che forse comprerò e di cui ho letto le recensioni di Facci su Libero e di Fabio Martini su La Stampa, compaiono tra l'altro rivelazioni inedite e importanti fatte da De Benedetti, il patron del gruppo Repubblica - l'Espresso .
Cosa dice uno dei tanti nemici di Berlusconi e, ai tempi, anche di Craxi (Repubblica e Scalfari furono avversari acerrimi del leader socialista, anche se non arrivarono all'ossessione berlusconiana)?
"MANI  PULITE HA PROTETTO I COMUNISTI. Al POOL non interessava il PCI, gli obiettivi erano altri".
Direte...dove sta la notizia? E avreste anche ragione se non fosse:
1) tanta , troppa gente, guarda ancora oggi a Di Pietro come ad uno degli EROI di quella stagione. E non pensa al pool come a dei magistrati che usarono in modo POLITICO il loro potere giudiziario, per una missione "civile" che esulava del tutto dalle loro funzioni (che Borrelli invecchi in pace, ma un po' di rimorso spero lo accompagni per le falsità dette e le vittime fatte. Lui come gli altri del suo pool).
2) De Benedetti era uno di questi, che stavano "dalla parte della Giustizia"....
Leggiamo:
"Craxi cercò di rompere l'asse DC-PCI . Comprese che senza i soldi non si fa politica e pensava che gli industriali avessero il "dovere" di finanziare l'unico politico che si opponesse al congiungimento cattocomunista".
Su Mani Pulite : " In quella operazione certamente il PCI è stato protetto, perché sia Borrelli che D'Ambrosio (quest'ultimo oggi senatore nelle file del PD, NdC) volevano distruggere un sistema di potere, non tutti i partiti." 
De Benedetti racconta come se la cavò ai tempi, lui che da Amministratore della Olivetti (storica azienda che condusse al fallimento) provvide a pagare la sua parte di tangenti ai partiti, senza conoscere le patrie galere come toccò invece a tanti altri, tra cui, il più famoso, Raul Gardini.
Curioso.
De Benedetti scrisse un memoriale che il suo avvocato, Dario De Luca, sottopose al pool, chiese di essere ascoltato dai magistrati (accadde, di domenica..giorno tranquillo...), si disse "concusso", cioè obbligato a pagare per non uscire dal mercato. Al pool bastò. Lui si sottopose ad una intervista farsa sull'Espresso da parte di Pansa, per scontare una sorta di espiazione anche pubblica e amen.
Anche Cesare Romiti fece altrettanto (lui senza intervista però..)e anche a lui andò bene.
A RAUL GARDINI.... NO.
Anche lui memoriale, addirittura presentato dallo stesso avvocato di De Benedetti (chissà, magari portava bene...), e visto che il pool non mostrava benevolenza si dichiarò pronto ad un incontro in cui avrebbe parlato spontaneamente di tutta la vicenda ENIMONT. Niente, pronti i PM a sentirlo ma poi dalla procura Gardini sarebbe stato accompagnato in carcere.
Gardini, si sa, si uccise.

2 commenti:

  1. Mi piacerebbe farti parlare con mio padre... anche se sono passati 20 anni, non posso dimenticare certe assurde ingiustizie... i deliri di onnipotenza finalizzati alla visibilità personale, l'arroganza, il disprezzo per l'uomo, spesso pure innocente... Qualcuno non mi credeva quando dicevo che il terrone si sarebbe dato alla politica, ma tant'è...Di Pietro e i giudici di Milano alla gogna vorrei vederli... fosse solo, ma purtroppo non è così, per questa frase storica pronunciata durante gli interrogatori e la carcerazione preventiva che ha portato a tanti suicidi: "non le abbiamo chiesto quanto chiedeva il PCI" !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!??????????????????? scusa se non mi firmo

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  2. Nessun problema. Ascolterei invece volentieri tuo padre. E DARGLI VOCE.

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