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martedì 10 luglio 2012

LA GELOSIA GIOCA BRUTTI SCHERZI ANCHE ALLA PREMIERE DAME: OSCURATA VALERIE TRIENWEILER

Hollande con la compagna Valerie (Reuters)Carla Bruni, diciamocelo, non è simpatica. Però, sarà perché italiana, la preferisco alle signore Hollande, prima Segolene e oggi Valerie. Guardando Hollande, mi viene in mente che deve essere vero che la bellezza non è importante nell'uomo, visto i tratti assolutamente anonimi del nostro mentre indubbiamente le due compagne sono belle donne (anche se la nostra Carlà è un'altra cosa...).
Altra caratteristica comune è il brutto carattere. Mentre il neo presidente francese appare in genere pacioso (anche se c'è chi giura che sia molto permaloso e anche vendicativo...), non così la prima moglie, e madre dei suoi quattro figli, e tanto meno la seconda.
Anzi, la Valerie, assai gelosa, anche retroattivamente evidentemente, ha finito, causa questo diffuso ma pur sempre poco nobile sentimento, per fare un autogol clamoroso: spedire via Twitter durante le ultime elezioni politiche francesi un messaggio in cui invitava i socialisti francesi a votare per il candidato rivale alla Segolene, che infatti è rimasta trombata (nel senso politico e deteriore del termine).
Apriti cielo!! Hollande si è molto risentito della cosa, i due pare che abbiano litigato di brutto, e certo non è intervenuta a migliorare le cose la decisione dei figli del presidente  di chiudere ogni rapporto con la compagna del padre per la sua meschinità nei confronti della madre.
Io sto dalle parte dei ragazzi. E voi?
Ecco la notizia di cronaca


 Perfetto l'inchino, perfetti gli abiti Dior disegnati con paradossale sobrietà (e prima dei deliri antisemiti) da John Galliano: il 26 marzo 2008, al castello di Windsor, Carla Bruni-Sarkozy era stata una première dame perfetta, capace di incontrare Elisabetta II senza mettere in imbarazzo - anzi, facendo inorgoglire - il marito presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy. Oggi il successore all'Eliseo François Hollande attraversa la Manica per la sua prima visita di Stato in Gran Bretagna e alle 16 è atteso al castello di Windsor per il momento solenne del saluto alla regina. Ma Valérie Trierweiler, la difficile e gelosissima compagna del presidente, non lo accompagnerà: la première dame perfetta, stavolta, è colei che resta casa.
Non è questione di «presidenza normale» dopo gli eccessi glamour dei Sarkozy, e non si tratta neppure di contenere la delegazione in tempi di tagli alle spese di rappresentanza: il punto è che Valérie Trierweiler, dopo il catastrofico tweet del 12 giugno, è pressoché sparita dalla scena pubblica. Quel giorno, la signora litigò furiosamente con Hollande reo di sostenere alle elezioni legislative Ségolène Royal (madre dei suoi quattro figli), e decise di far vedere di che pasta fosse fatta scrivendo un messaggio di sostegno a Olivier Falorni, avversario della Royal. Centoquaranta caratteri con i quali Trierweiler si dimostrò donna forse indipendente e di carattere - questa doveva essere l'intenzione -, ma anche gelosa e insicura, priva di rispetto per il presidente, vendicativa e incapace di capire l'importanza e la delicatezza del ruolo.

Seguirono cinque giorni in cui i due non si rivolsero la parola, e settimane nelle quali la giornalista di Paris Match è rimasta sempre a Parigi mentre il presidente ha viaggiato negli Stati Uniti e in Messico, per due volte a Roma, e nelle più vicine Bruxelles (per il vertice sull'euro) e Reims, domenica, per la cerimonia dei 50 anni della riconciliazione franco-tedesca. In tutte queste importanti occasioni diplomatiche all'estero, Trierweiler non si è mai vista. È apparsa solo una volta, all'Eliseo, durante la visita di Aung San Suu Kyi: in disparte, e senza accompagnare l'ospite fino al cortile come è d'uso.
SEGOLENE ROYAL 

Con crudele coincidenza, in questi giorni è uscito un po' in sordina il libro François Hollande presidente, 400 giorni dietro le quinte di una vittoria , con le fotografie di Stéphane Ruet e le didascalie scritte dalla stessa Valérie Trierweiler. Decine di immagini della campagna elettorale: Valérie in auto con François, in aereo con François, assieme a François da candidato e poi da presidente, a Parigi, a Tulle in Corrèze, a Cluny, negli angoli più sperduti della Francia. La differenza con la distanza di oggi balza agli occhi. Non manca un'immagine del meeting di Rennes, quando Hollande e Royal salirono assieme sul palco, con questo testo di accompagnamento: «Sì, l'uomo che amo ha avuto una donna prima di me. E si dà il caso che sia stata candidata all'elezione presidenziale. Me ne faccio una ragione». Mica tanto, visto che la sera della vittoria, sul palco della Bastiglia in festa, Hollande baciò affettuosamente sulla guancia tutti gli alti esponenti della gauche, Ségolène compresa, e pochi istanti dopo Valérie gli ordinò «adesso baciami sulla bocca».
Dopo il tweet, i figli di Hollande hanno rotto i rapporti con la nuova compagna del padre. Il presidente potrebbe per la prima volta parlare ai francesi di quel che accade nelle private stanze dell'Eliseo nell'intervista televisiva di sabato 14 luglio, giorno della Festa nazionale. A riprova che, presente o assente, Trierweiler è ormai un affare di Stato.  

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