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domenica 18 novembre 2012

MILTON FRIEDMAN " L'EVASORE IN ITALIA E' UN PATRIOTA".


In attesa dell'avvento del Grande Fratello fiscale, in realtà già operante ma che da gennaio prossimo avrà vita ufficiale, nel constatare come il Direttore dell'Agenzia delle Entrate abbia immaginato un sistema pervasivo e invasivo della vita di tutti noi, fregandosene che quello che facciamo dei soldi nostri sono anche e appunto fatti NOSTRI, laddove invece dei suoi è molto geloso (si è arrabbiato con la rivista che ha pubblicato le foto del suo matrimonio....al quale sono stati invitati il Gotha dei ministri dell'attuale governo, a riprova che Befera non è esattamente solo  un grande Dirigente Statale che applica le leggi : lui PARTECIPA all'elaborazione della normativa fiscale, ECCOME ! ), leggiamo un interessante reportage di Claudio Antonelli che analizza  i numeri dell'evasione fiscale.  Normalmente il dato indicato di solito da Befera e i suoi è di circa 120 miliardi. Nel servizio si parla invece di 180, forse la differenza sta che l'Agenzia non computa l'evasione da attività economica criminale  (in effetti tassare i proventi di mafia e malavita non appare etico...), e che viene valutata  in quasi 80 miliardi.  
Dopodiché avremmo : 38 miliardi evasi dalle grandi aziende, 34 dall' economia sommersa, intendendo per lo più quella costituita dal doppio lavoro dei dipendenti e da quello dei lavoratori extra comunitari , 22 miliardi dalle società di capitali (le medie imprese) e 9 miliardi da autonomi e piccole ditte.
Questi numeri sono forniti da un'Associazione, la Contribuenti.it, che collabora con l'Agenzia delle Entrare , La Commissione Finanze del Parlamento e dei Ministeri competenti. 
Certo, si tratta di stime, Ma il "black", il "nero" si può solo stimare ovviamente, che altrimenti si tratterebbe di "emerso" e quindi non sottraibile alla tassazione. 
Ora, se queste stime sono corrette, il Governo italiano sta massacrando la base della sua economia, e cioè le PMI , le ditta artigianali e il lavoro autonomo per recuperare  30 miliardi di evasione, scatenando una guerra mediatica contro queste categorie e ignorando completamente settori come quello dei lavoratori dipendenti, che fanno il secondo lavoro in nero, e tutti gli extracomunitari. Come mai i primi sono "parassiti" e questi altri no ? L'industria dei prodotti contraffatti, oltre a sottrarre circa 4  miliardi al fisco, pare che costi più di 100.000 posti di lavoro. Anche a me fanno pena i ragazzi di colore che per le strade o sulle nostre spiagge fanno questo tipo di commercio per sopravvivere, poi però i costi sono questi,,,
Senza contare la difficoltà di stare dietro a fenomeni come il "transfer pricing" , cui ricorrono le big company, quelle che operano sui mercati internazionali e non solo interni, che hanno la possibilità di trasferire la tassazione in altri paesi, più accoglienti del nostro (cosa non difficile).
Il "ricatto" ormai è noto : io produco nel tuo paese e quindi creo posti di lavoro ma vendo FUORI, e quindi il conto fiscale lo sposto dove più mi conviene. Ovvio che le imprese piccole e anche medie questo non lo possono fare. 
Nel 2001, un decennio che equivale ad un secolo fa, Milton Friedman commentava "Se l'Italia si regge ancora in piedi è grazie all'evasione fiscale. L'evasore lì è un patriota".
Una provocazione, un  paradosso, ma mica poi più di tanto....



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