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mercoledì 12 dicembre 2012

ALMENO GRILLO E' VERGINE



La gente non parla più del Movimento 5 Stelle, nemmeno i partiti, come se i sondaggi e il voto siciliano non ci siano e/o non ci siano stati . Certo, al momento di organizzare una cosa complicata come la partecipazione alle elezioni nazionali, Grillo e i suoi mostrano qualche inesperienza e pure un diffuso nervosismo. Però quel 18% di voti, considerando che magari, come in Sicilia appunto, metà degli italiani se ne restino a casa (e mi piacerebbe poi sentire gridare alla VITTORIA, chiunque vinca, in un paese che NON è l' America, e dove i votanti alle politiche non sono mai scesi sotto l'80%), sarebbe comunque una forza parlamentare significativa, e al Senato chissà, decisiva. Qual'è la forza dei grillini ? Il programma ? Direi di no. Il Carisma del Capo ? Per quanto bravo e abile, nemmeno, a anzi contro Grillo inizia a esplodere il fuoco amico.
Dunque ? Il fatto è che la gente è STUFA. Che molti di quelli che poi sono stufi abbiano, almeno molti (adesso non potrei dire in che percentuale nel M5S , ma a meno che non siano tutti 18enni....) , la loro parte di responsabilità di un paese che fa errori da 40 anni e non cresce da 15 è un altro discorso, che conta zero nelle urne elettorali.  Dunque le persone sono stanche di scene stucchevoli in cui chi è stato eletto all'insegna del meno Stato e meno Tasse, il primo lo ha lasciato com'era e le seconde le ha aumentate. Berlusconi ha abolito l'ICI sulla prima casa nel 2008, e dicono che non ce lo potevamo permettere, che questo regalo lo abbiamo pagato con l'ulteriore crescita del debito pubblico. Resta che il Befera che ha iniziato a riportare risultati significativi nella lotta all'evasione fiscale, è creazione di Tremonti, che ha dotato il capace burocrate di strumenti repressivi prima non previsti (le tristemente famose ganasce fiscali , per dirne solo una ). E a Sinistra ? Quelli che hanno eliminato l'unica norma che aveva ridotto il cuneo fiscale per iniziare a ridare fiato a imprese e lavoratori ? Quelli che hanno modificato il titolo V della Costituzione per contrastare la Lega e gettando le basi del dissesto economico delle Regioni, specie nel campo della Sanità ? Ma a prescindere dal passato, che pure se vale, lo è per tutti, che  dire di Bersani che si fa il giro delle cancellerie occidentali per rassicurare che "Loro" saranno seri e bravi, e Vendola in Italia detta alle agenzie di stampa che lui di Monti e della sua mitica Agenda se ne impippa ? Un futuro Premier, il segretario del PD, che tra le cose prioritarie ha quella di dare la cittadinanza ai figli degli stranieri nati in Italia ?
Che, non si sa come in accordo con compagno di Ticket appena citato, sostiene che invece lui l'agenda Monti la manterrà , aggiungendovi qualcosa in più : lavoro ed equità, Bene, bravo, bis . Che vor dì ?? In che modo ??
Però poi quelli che fanno propaganda sono gli altri.....
Insomma, gli italiani sono un po' stanchini di tutto questo ma che alternative hanno ? Non votare...e infatti molti non votano e non voteranno. Poi ? Ci sono Grillo e i suoi, che saranno magari poco credibili, però sono "vergini".  De sti tempi.....
E poi, guardate questa foto 
Vi sembra poco chiara ???
O questa ?


Chi dopo potrebbe dire : "io non lo sapevo ??".

Ecco una riflessione di Davide Giacalone a cui dedicherei 5 minuti del vostro tempo



La siesta

L’idea che, nel 2013, affronteremo la campagna elettorale del 1996 è disperante. E’ passato un secolo, e non solo per lo scorrere del calendario. C’era, per dirne una, ancora la lira. Eppure sembra che le forze politiche siano rimaste allo scontro di allora: mucchio contro mucchio, con più voglia di menare che di pensare.
La cosa paradossale è che il centro destra sembra impostare una campagna elettorale nella quale finirà con il far scomparire i propri meriti, che pure ci sono: dal 2008 a oggi l’Italia ha dato prova di rigore nell’amministrazione dei conti pubblici e abbiamo il migliore avanzo primario d’Europa. Lo avevamo già con il governo Berlusconi. Ma sembra che questo merito sia divenuto una vergogna, talché ci si butta sulla propaganda un tanto al chilo. E la sinistra aiuta, sia favoleggiando di risanamenti che avrebbero appoggiato solo loro, sia abbandonandosi al solito delirio dei numeri: sale lo spread, colpa di Berlusconi (poi scende, e che si dice?); crolla la Borsa, colpa di Berlusconi (poi risale, e che si fa?).
Il problema serio del centro destra, e di Silvio Berlusconi, non è questa roba, sì malamente agitata, ma il fatto che l’Italia si trascina da più di tre lustri senza riuscire a crescere (almeno) quanto gli altri europei. 
Che si è promessa una discesa della pressione fiscale, che invece sale. E la contraddizione fra promesse e risultati è così stridente che il centro destra neanche rivendica un altro successo: quello della lotta all’evasione. Solo che, per ottenerlo, hanno messo loro in campo quegli strumenti odiosi che oggi affermano di volere cancellare, come fossero opera altrui. La sinistra, e anche il governo Monti, sbagliando, hanno sommato a quelli anche il moralismo fiscale, ma la sostanza è made in Berlusconiland.
Il problema gigantesco, del centro destra, è che per due volte hanno portato a casa un successo elettorale (lasciamo perdere la prima volta) e per due volte hanno fallito la prova di governo. Dice Berlusconi: abbiamo fatto molte cose buone. E’ vero, ma le avrebbe fatte chiunque fosse stato al governo per così lungo tempo. Il guaio è che non hanno fatto quelle per cui sono andati al governo: il già ricordato fisco, le liberalizzazioni, la dismissione di patrimonio per abbattere il debito, il martoriato capitolo della giustizia. 
Dicono: ce lo hanno impedito. No, non funziona così: se vi siete accorti (e non ci voleva molto) che le vittorie non bastavano e che la debolezza istituzionale del governo impediva tutto, avreste dovuto portare la cosa all’attenzione degli italiani, anche proponendo riforme costituzionali, non tirare a campare per tenere unita la coalizione, che comunque s’è sfasciata, per tre volte.
Qual è la cosa più importante, fatta dal governo Monti? La riforma previdenziale. Pur contenendo non pochi errori (vedi alla voce: esodati) era necessaria e urgente. Perché non l’ha fatta il governo Berlusconi? Perché la Lega era contraria. Con chi si presentano oggi alleati? Con la Lega. E’ questo il problema. Poi, certo, si può e si deve ricordare che quando la sinistra mise le mani sulla materia previdenziale lo fece per tornare indietro, cancellando lo “scalone”. Verissimo, ma le colpe della sinistra non sono meriti della destra. L’Italia ha bisogno d’essere governata bene, non il meno peggio possibile.
Questo film sta per essere trasmesso la sesta volta: 1994 – Berlusconi, la sorpresa (il più bello, come spesso capita); 1996 – Berlusconi, la sfortuna; 2001 – Berlusconi, il ritorno; 2006 – Berlusconi, la sconfitta; 2008 – Berlusconi, la vendetta. E ora? 2013 – Berlusconi, il rieccolo. E sarebbe ancora un film accettabile, se non fosse che c’è il rischio di vedere: Berlusconi, il gesto disperato. E se vincesse? Non potrebbe governare, ancora privo di una classe dirigente lontanamente degna di questo nome. E se perdesse? Proverà a essere il miglior perdente, in modo da avere un peso laddove vincesse una sinistra a sua volta priva di maggioranza e a sua volta destinata a sfasciarsi.
L’Italia non merita di dovere scegliere fra questo e l’asse Vendola-Cgil. E l’uomo che diede rappresentanza all’Italia produttiva e ragionevole, non interamente a ridosso della spesa pubblica, non è giusto finisca con il prendere in ostaggio quegli elettori, condannandoli a votare quel che non servirà e a farsi bollare come ipnotizzati dal declino. Il centro? Suvvia, non scherziamo. Qui va a finire che prevale lo schema siculo. Che la sciasciana “linea della palma” prenda il sopravvento. Ci si fermi a ragionare. Tutti.


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