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mercoledì 23 gennaio 2013

ARRESTATO PM DI ROMA CHE RICATTAVA I TRANS PER FAVORI SESSUALI.



Non ci volevo credere.  Chi legge il Camerlengo sa che tra i pochi valori in cui credo ancora e per cui mi spendo c'è il Garantismo. L'amore per la libertà personale mi porta a sacralizzare i principi costituzionali che più quella libertà difendono, e tra questi ovviamente, il principio di non colpevolezza , la restrizione carceraria conseguente solo ad una condanna definitiva, la contrarietà all'ergastolo e il principio della pena che non può mai essere crudelmente afflittiva. Tutta roba che nei mercati rionali, ma anche in certi salotti, anche virtuali, non va troppo alla grande.
Per questi miei valori, sono in aperto conflitto con il giustizialismo per lo più imperante nelle procure della Repubblica , che fanno del carcere preventivo, che chiamano per pudore "cautelare" (come se cambiasse..) , una regola anziché l'eccezione. Non è mica un'opinione eh ?? Sono numeri. In Italia un terzo della popolazione carceraria , sta in prigione senza condanna definitiva. Può mai essere eccezione qualcosa che accade una volta ogni tre ?? No, e infatti l'Europa ci rampogna e i Procuratori Capo mandano in giro esortazioni che però non mi sembrano granché ascoltate.
Bene, degno del miglior contrappasso dantesco, ecco che in manette ci finisce un procuratore della Repubblica discretamente conosciuto nella capitale, il Dr. Roberto Staffa, accusato di concussione, corruzione e rivelazione del segreto d'ufficio. Cosa faceva in pratica ? Ricattava dei trans, spingendoli  a concedere favori sessuali in cambio di "aiuti" per i loro guai giudiziari.
Ok, questa è l'accusa, e ho imparato ad essere prudente. Anzi, lo predico di continuo. Però qui pare ci sia quasi la flagranza : una ripresa filmata, con la prova del reato che si consuma all'interno dell'ufficio del procuratore....Non so se il video riprende la conversazione tra PM e imputato con il ricatto del primo, o addirittura qualcosa di peggio...Sicuramente lo si saprà presto, a meno che ,trattandosi di un collega, per una volta tanto il segreto istruttorio funzionerà meglio ...
Intanto lo hanno arrestato, magari per dimostrare che loro, i PM,  non guardano in faccia a nessuno, nemmeno i colleghi. E io, con sforzo stavolta, ribadirò la mia domanda : PERCHE' ??
Perché arrestato ? Può reiterare il reato ? Certamente no, visto che sarà sospeso dalle sue funzioni. Può fuggire ? Tutti possono farlo ! Però quanto è durata la fuga  di Corona ? 4 giorni. Poi si è consegnato , sapendo che lo avrebbero presto preso. L'inquinamento delle prove...Ecco, questo per un PM già potrebbe essere più facile...Ha colleghi nel palazzo, amici magari anche tra il personale di PG e delle Cancellerie...
Ma allora perché non i domiciliari ??
No, in Galera ! E sia d'esempio !!
Ecco l'articolo da poco apparso sul Corriere ON Line





INCHIESTA

Sesso con i trans in ufficio, arrestato pm romano

Il sostituto Roberto Staffa ripreso dalle telecamere nella sua stanza. È accusato di concussione, corruzione e rivelazione del segreto d'ufficio

Il pm Roberto StaffaIl pm Roberto Staffa
ROMA - Concussione, corruzione e rivelazione del segreto d'ufficio. Per queste accuse è stato arrestato il pubblico ministero di Roma Roberto Staffa, nato a Napoli 55 anni fa. I reati contestati sarebbero legati a favori fatti dal magistrato in cambio di sesso. L'ordinanza è stata eseguita dai carabinieri ed è stata emessa dal gip del tribunale di Perugia.
TELECAMERE - Sarebbero stati alcuni filmati a incastrare Staffa. Le riprese mostrerebbero il magistrato insieme a dei trans nel suo ufficio al quarto piano della palazzina B della procura della Repubblica. Una storia di sesso e ricatti: secondo l'accusa, i viados accettando le avances del pm avrebbero evitato, almeno in parte, i guai con la giustizia.
L'INCHIESTA - I rapporti tra Staffa e i trans sarebbero andati avanti per un anno e mezzo, finché uno di loro - nell'ambito di un'altra inchiesta condotta dal pm Barbara Zuin - avrebbe raccontato cosa gli era capitato nell'ufficio di Staffa. A quel punto la procura di Roma ha inviato un'informativa a Perugia e i magistrati umbri hanno piazzato delle telecamere nell'ufficio del magistrato.
LA BIOGRAFIA - Per otto anni Staffa ha fatto parte del pool della Direzione distrettuale antimafia (occupandosi di violenze sessuali, maltrattamenti in famiglia, riduzioni in schiavitù e droga) e per un periodo di tempo relativamente breve si è anche occupato delle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Ma il suo nome, a Roma, è legato soprattutto all'inchiesta sugli aborti clandestini Villa Gina, una delle cliniche della famiglia di Mario Spallone, il medico di Togliatti. Inchiesta conclusa nel 2002 con vent'anni di carcere per Ilio e Marcello Spallone, rispettivamente fratello e nipote del capostipite.
L'«INCIDENTE» AMERICANO - Prima di approdare nell Capitale, circa 15 anni fa, Staffa è stato pm a Trieste. Città dalla quale il Csm lo aveva trsferito a maggio '89. Un trasloco forzato, perché il pm aveva sottoscritto una lettera di solidarietà a Sandro Moncini, accusato di traffico di materiale pornografico per avere spedito negli Stati Uniti riviste e videocassette per pedofili, con bambini come protagonisti. La lettera era stata spedita ai giudici di Los Angeles prima del processo, in cui poi Moncini era stato condannato a un anno e un giorno di carcere, a una multa di 200 dollari e a due anni di libertà vigilata. L'iniziativa era costata a Staffa un ammonimento e il trasferimento a Venezia. Dove anni dopo (1997), come presidente della corte d'assise, aveva condannato a 19 anni di carcere l'ex boss della banda del Brenta, Felice Maniero per nove omicidi.

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