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venerdì 18 gennaio 2013

PERCHE' I CATTIVI COMBATTONO MEGLIO ?



Non so se è una domanda stupida. Io è da un po' che me la faccio : come mai gli estremisti islamici, quelli di Al Qaeda, ma anche i talebani in Afghanistan, i cosiddetti Jidhaisiti in Africa, adesso pure i Tuareg,  hanno sempre la meglio sulle truppe regolari del posto ?
Guardate nel Mali in questi giorni. Perché la Francia è intervenuta ? Perché i fondamentalisti avevano preso il controllo del Nord della regione e si stavano preparando a prevalere su tutto il paese, facendo dello stesso uno Stato estremista del tutto simile a quello che era l'Afghanistan ai tempi dello sceriffo Abu Omar e che promette di tornare ben presto non appena l'ultimo americano avrà abbandonato Kabul (2014, domani ).
Parigi dice che l'Europa non si può permettere un virus del genere nel cuore dell'Africa, con rischi di terrorismo nel continente europeo (tipo Torri gemelle nel 2001, ma anche a Madrid nel 2004 e a Londra l'anno dopo )   in nome della guerra santa. E' vero ? O semplicemente all'Eliseo, sia che sieda un gollista che un socialista una certa grandeur è sempre di moda ? La Francia ha avuto un pesante passato coloniale in Africa, durato fino agli anni 60 del secolo scorso, e una certa tendenza a ritenere che gli affari di lì siano sempre un po' affari loro ce l'hanno.
Detto questo, che il terrorismo islamista sia una minaccia seria lo dicono in tanti (da noi, la prima, attirandosi contumelie e denunce, fu la coraggiosa Oriana Fallaci ) , senza che nessuno abbia peraltro trovato una ricetta idonea per neutralizzarlo. Contare sui "buoni" indigeni come visto non si può : perdono subito, incapaci di difendersi dai "cattivi". Lasciarli allora al loro destino ? Lo faremmo volentieri probabilmente ( basta vedere l'Occidente in Siria ) però in certi casi il mondo diventa "piccolo". Tu puoi anche ignorare certe "malattie", ma poi sono loro a non ignorare te...
Dopo le recenti vicende in Libia e Siria sono molto prudente ad esprimermi . Da una parte il doppio pesismo, e quindi l'ipocrisia sottesa, è del tutto palese : l'occidente forzò l'ONU per intervenire contro Gheddafi che minacciava di soffocare nel sangue la ribellione di Bengasi e della Cirenaica. La salvaguardia dei civili giustificò l'intervento massiccio di un ombrello aereo che di fatto protesse le forze ribelli consentendo loro prima di resistere alla controffensiva di Tripoli e poi di rovesciare il Rais, ucciso a sangue freddo dopo essere stato catturato. Dall'altra, in Siria, di morti ce ne sono ormai oltre 60.000, di cui la stragrande maggioranza civili, moltissimi donne e bambini. Assad non esita a far bombardare dai suoi carri e dall'aviazione le città ribelli, o i quartieri in cui questi sono prevalenti. L'Occidente guarda. Protesta sì, molto pure. Ma niente no fly zone, niente interventi a difendere le città e i civili. Dicono che in Libia era diverso...non saprei..certamente era più facile.
 Anche lì però, le ciambelle non vengono mai col buco...in Libia la situazione, dopo più di un anno dalla "liberazione" non è che sia buona, come l'uccisione dell'ambasciatore USA e l'attentato al console italiano dimostrano. Guerre tra bande, regolamento di conti, minacce di scissioni del paese tra le varie regioni (ma col problema di sempre che il Petrolio sta in una parte sola...)destabilizzano un'area che la primavera araba ha squassato senza , finora almeno, fatto vedere briciole di miglioramento. Certo, sono processi lunghi...ma che portano dove ? Siamo sicuri che alla fine ci sarà la democrazia da quelle parti ?
Tornando al Mali, la sensazione è che i francesi si siano cacciati in un bel guaio, tanto è vero che Hollande si sta adoperando per ottenere l'aiuto europeo. "Siamo lì anche per voi". Potrebbe essere, però metterci di fronte al fatto compiuto non è mai una bella cosa.
Da Parigi rispondono che se aspettavano i tempi dell'Unione il Mali era già bello che perduto. Come dargli torto in effetti ?
Ma questo non fa che riportarci al problema di sempre : una UE che politicamente NON esiste.
Del resto, nel nostro piccolo, ne sappiamo qualcosa con i nostri Marò prigionieri in India no ?
Si è mossa la UE ? Dicono di sì, io francamente non me ne sono accorto. Quand'anche, il risultato direi che è desolante.
Intanto che gli europei decidono come dare una mano ai francesi senza farsi troppo male, ecco che stavolta gli stivali sulla sabbia sono stati messi (in Libia non fu necessario ) e tra i reparti sul terreno c'è un reggimento della famosissima Legione Straniera.
C'è un suggestivo articolo sul Corriere che parla di loro, che purtroppo su internet non ho trovato per proporlo come di solito.
Riporto i passi suggestivi che riportano le parole d'ordine della Legione, i cui componenti sono "Francesi non per sangue ricevuto ma per sangue versato".  Bello anche il motto latino : "Nec Pluribus Impar", vale a dire "non inferiore ai più". Rappresenta molto bene l'orgoglio nazionalista francese, e anche la storia di questa particolare formazione che ha sempre per lo più visto i suoi reparti impegnati in battaglie dove il numero non gli era favorevole. Ciononostante, pare, la Legione conta più vittorie che sconfitte.
Qui è forte il rischio che, alla fine, il risultato non sia positivo.
I "cattivi" sanno combattere, come detto meglio dei locali e all'altezza dei professionisti occidentali.
Con un vantaggio non da poco :la loro guerra è SANTA.
Noi europei, quando combattiamo, non abbiamo mai bene chiaro perché lo facciamo.
Una bella differenza.

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