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lunedì 25 febbraio 2013

INTANTO CHE SI ATTENDONO I VINCITORI DELLE ELEZIONI, ECCO QUELLI DEGLI OSCAR



In attesa di sapere chi vincerà in Italia, intanto registriamo chi ha vinto l'OSCAR.
Che alla fine resta il premio più ambito e prestigioso, per il seguito e la risonanza che ha, tra i tanti cinematografici. Cannes, Venezia, e dietro Berlino, sono manifestazioni assolutamente prestigiose (purtroppo Venezia da diversi anni mi sembra in calo...) , ma non avvertite in modo planetario come appunto la "notte delle stelle" per antonomasia, che è e resta quella dell'assegnazione degli Oscar.
Del resto, la capitale mondiale del cinema rimane indubbiamente  Hollywood.
A me , come tanti, piace andare al cinema, e molti dei film in lizza per il premio li ho visti o sono nella mia agenda dei film da vedere : ARGO e LINCOLN  mi sono piaciuti molto entrambi, magari privilegiando il secondo. Sono contentissimo dell'Oscar come miglior attore non protagonista a WALTZ che stimo grandissimo attore (che perpetua la lista dei cattivi geniali e simpatici di cui è ricca la storia cinematografica) e che ho apprezzato tanto anche in DJIANGO di Tarantino. La VITA DI PI non l'ho visto, ma me ne hanno parlato per lo più bene. Insomma, dalla distribuzione dei premi, ho la conferma che sono un "giurato" più tarato su Los Angeles, che sull'Europa....
Ecco l'articolo apparso sulla REPUBBLICA.IT in ordine alla  manifestazione

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Oscar, trionfo annunciato di "Argo"
Ma la vera sorpresa è "Vita di Pi"

Come da previsioni, l'opera di e con Ben Affleck vince come miglior film: ad annunciarlo, in collegamento dalla Casa Bianca, è Michelle Obama. Tra gli attori premiati come ci si aspettava Day-Lewis e Jennifer Lawrence, che inciampa e cade mentre sale sul palco. Il film di Ang Lee conquista il maggior numero - quattro - di statuette, tra cui la regia. Marianelli, unico candidato italiano, a bocca asciutta

di CLAUDIA MORGOGLIONE
Oscar, trionfo annunciato di "Argo" Ma la vera sorpresa è "Vita di Pi"
La caduta di Jennifer Lawrence
TRIONFO doveva essere. E trionfo è stato. Argo, il bellissimo film che segna la maturità definitiva del suo autore (nonché interprete) Ben Affleck, porta a casa l'Oscar per la miglior pellicola dell'anno: simbolo vincente di questa Notte delle stelle 2013, prende anche le statuette per la sceneggiatura non originale e il montaggio. In un'edizione segnata dall'affermazione scontata, come migliori attori protagonisti, del Daniel Day-Lewis versione Lincoln - primo nella storia a ottenere tre statuette in questa categoria, dopoIl mio piede sinistro e Il Petroliere - e della Jennifer Lawrence di Il lato positivo. Ma a colpire di più è la rivincita a sorpresa di Ang Lee, che si aggiudica la miglior regia per il suo Vita di Pi, e colleziona il maggior numero di riconoscimenti, quattro: gli altri sono fotografia, effetti speciali e colonna sonora. Sconfiggendo così anche l'unico candidato italiano, Dario Marianelli, autore delle musiche di Anna Karenina.

SCHEDA: TUTTI I VINCITORI
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Tutto questo in un'annata segnata soprattutto da grandi film di contenuto storico-politico. E senza nessuna forte prevalenza di carattere quantitativo: subito dietro il poker di Vita di Pi  solo due titoli, Argo e Les Miserables (che vince con Anne Hathaway migliore attrice non protagonista, e poi per trucco e sonoro) arrivano a tre premi.

Quanto allo show, condotto da Seth McFarlane con minore irriverenza di quanto ci si aspettava, rimarrà comunque alla storia, per due momenti diversi ma entrambi unici. Il primo è la presenza, assolutamente non annunciata, di Michelle Obama. Al momento della proclamazione della miglior pellicola, infatti, il Dolby Theatre, luogo dove si svolge la cerimonia, si collega live con la Casa Bianca: lì c'è proprio lei, la first lady, in abito da sera, che apre la busta dell'Academy e annuncia la vittoria di Affleck (video). Il secondo momento che resterà negli annali della manifestazione è invece la rovinosa caduta della Lawrence: vestita con un assai impegnativo abito di Dior bianco con strascico, la diva sale i pochi gradini che portano al palcoscenico, inciampa e finisce a terra. Con la platea che tenta di consolarla con una standing ovation. L'attrice, va detto, non è nuova a incidenti del genere: qualche settimana fa, ritirando il premio ai Sag Awards, rimase senza gonna (foto).

Ma torniamo ai verdetti emessi dagli oltre cinquemila giurati dell'Academy of Motion Pitures, Art and Science. Che fanno trionfare Argo, come da previsioni, a scapito di Lincoln: la pellicola di Spielberg, che aveva il maggior numero di candidature, deve accontentarsi solo dell'affermazione di Day-Lewis e della statuetta per la scenografia. Restando nell'ambito dei candidati al miglior film, va peggio a Zero Dark Thirty della Bigelow, che prevale sono nella categoria del montaggio sonoro. Re della terra selvaggia, una delle grandi rivelazioni della stagione cinematografica, resta a bocca asciutta. Mentre Django Unchained porta a casa due trofei che comunque pesano: Christoph Waltz miglior attore non protagonista, e la sceneggiatura originale scritta dal regista Quentin Tarantino.

Da segnalare anche la scontata affermazione di Amour di Michael Haneke come migliore opera straniera: era candidata anche a miglior film in assoluto e alla migliore attrice, con la sua straordinaria interprete anziana Emmanuelle Riva. O lo strano verdetto che emerge nella sezione dei film d'animazione, dove Ribelle-The Brave della Pixar prevale su titoli ben più interessanti, come il "cugino" disneyano Ralph Spaccatutto Frankenweenie di Tim Burton. In una categoria minore, quella dei corti documentari, non ce la fa Open Heart, dedicato all'attività di Emergency in Sudan: il fondatore dell'organizzazione Gino Strada, presente in platea alla Notte delle Stelle (video), non può festeggiare.

E poi va sottolineato il corposo coté musicale di questa edizione 2013. Con l'omaggio a opere come Chicago (con canzone e ballo di Catherine Zeta-Jones), Dreamgirls (performance di Jennifer Hudson) e Les Miserables, con la potente esibizione canora corale del cast al completo. E poi Shirley Bassey che per celebrare i 50 anni cinetografici di 007 canta il tema-cult di Goldfinger; Barbra Streisand che torna sul palco degli Oscar dopo moltissimo tempo, intonando il brano Come eravamo; e naturalmente Adele con Skyfall, che si aggiudica come da copione la statuetta per la miglior canzone. Mai come stavolta il binomio cinema-sette note è stato celebrato con grande spiegamento di mezzi.

Infine c'è da registrare, a proposito della vittoria di Argo, la reazione che arriva da Teheran. Con toni, come prevedibile, assai critici. In particolare le due agenzie d'informazione Mehr e Fars stigmatizzano il trionfo della pellicola, ambientata nel Paese all'epoca del segquestro degli ostaggi all'ambasciata americana, perché influenzata da "motivazioni politiche". Nel mirino finisce anche Michelle Obama, presente - in maniera non casuale: questo il ragiobamento - proprio "quando "quando a essere premiato è un film anti-Iran".

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