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mercoledì 10 aprile 2013

RENZI STAVOLTA S'ARRABBIA DAVVERO. QUANTO REGGE ANCORA L'UNITà DEL PD ?


"Io ho perso le primarie, poi c'è stato un problemino...che Bersani ha perso le elezioni".
Bene, ormai è guerra aperta tra Renzi e Bersani, con il primo che ha smesso il basso profilo tenuto durante la campagna elettorale, remando lealmente a favore del compagno segretario, candidato a Palazzo Chigi. E anche subito dopo il funesto esito elettorale, con la vittoria sfumata peggio che con Prodi nel 2006 (certo meglio di Occhetto nel 1994...) , Renzi è stato in disparte, anche se alto si era levato il lamento "ah se ci fosse stato lui !! ". Dopo però aver visto all'opera Bersani, l'idea di questo di rimediare all'esito delle urne cercando un'alleanza coi grillini, spostando ancora più a sinistra, in senso radicale e populista, l'asse del PD, Renzi  ha iniziato a parlare. Ed è stato un crescendo, anche perché a ogni sua esternazione seguono bordate da parte dei Bersaniani e degli alleati di questi (i giovani turchi...) . Sono state chieste le dimissioni di Sordo, Direttore dell'Unità, apertamente schierato con Bersani (e ti credo, il posto dipende dal capo della segreteria ! ) . Adesso arriva un altro colpo, bassissimo stavolta : Renzi escluso dai grandi elettori del Capo dello Stato per scelta del PD toscano : 12 contro 10...Preferito Monaci, uomo invischiato nello scandalo rosso del Monte dei Paschi di Siena....E il Gianburrasca fiorentino non la prende affatto bene, per non parlare dei suoi...
Bersani, che chiaramente smentisce di c'entrare nulla col "golpe" toscano, gioca col fuoco...sicuro che quando fa i conti per il Quirinale può contarli tutti i voti del PD ??
Forse i 50 renziani deve cominciare a spuntarli col punto interrogativo...
In grave imbarazzo gli uomini "della terra di mezzo", vale  a dire quelli che nel partito diventato più rissoso della DC dei tempi belli, che non stanno con Renzi, ma sono ormai stanchi di Bersani e della strada oltranzista da questo scelta. Parlo di Veltroni, D'Alema, Franceschini, Fioroni, Marini...lo stesso Letta, che  pure è vicesegretario. Non vogliono la rottura e temono la salita del livello dello scontro. Personalmente, continuo a pensare che un Renzi che alla fine rompa con QUESTO PD, in poco tempo possa rappresentare un VERO centro sinistra (laddove il partito adesso è tornato una formazione dominata dai post comunisti) , che ai voti di elettori autenticamente progressisti (popolari, liberal, laburisti, socialisti) aggiungerebbe anche moltissimi elettori di centro e liberali. Quanto vale una forza così ? Secondo me non meno dell'attuale partito democratico o del PDL : 20-25% dei voti...con in più il fatto che sarebbe una forza APERTA, in grado di dialogare e fare utili alleanze con altre formazioni, laddove il "nuovo" PD (in realtà quanto di più vecchio sarebbe dato vedere nello scenario politico italiano) rimarrebbe in una ridotta identitaria, relegato alla dimensione più conosciuta : l'opposizione "dura e pura".
Questa la notizia di cronaca politica riportata dal Corriere On Line





 IL SINDACO IL PD TOSCANO LO ESCLUDE DAI GRANDI ELETTORI

Lo sfogo di Renzi: dal segretario
giochini per ridurmi all'ordine

«Punire per educare, ma non mi fermano»

VERONA - «Complimenti, che devo dire? Bersani e Franceschini sono stati bravissimi. Hanno voluto darmi un segnale. Del genere: punirli per educarli. Ma tanto io il bravo non lo faccio. Non-lo-faccio. Hanno fatto un giochino da Prima Repubblica, con questa storia... E questo nome: Monaci. Peggio per loro, continueranno a perdere elettori».

Sono le 21 di sera. Matteo Renzi si divide tra la delusione e la rabbia, mentre è in viaggio verso Pordenone, dove oggi sosterrà Deborah Serracchiani. Ha appena lasciato Verona, dove a «Vinitaly» ha fatto un incontro pubblico con Flavio Tosi. E proprio lì, su quel palco, alle 18 e 40, ha ricevuto la notizia: la sua esclusione dai grandi elettori del futuro presidente della Repubblica. È stato un brutto colpo, anche perché fino a ieri mattina sembrava cosa fatta. Invece nel pomeriggio lo hanno tecnicamente «fatto fuori». Dopo 10 ore di discussione il gruppo pd si è spaccato a metà: 10 hanno votato per Renzi (i suoi). Ma 12 si sono schierati a favore di Alberto Monaci, il presidente dell'assemblea che, con quello della giunta, Enrico Rossi, era in pole position . Monaci è anche l'esponente pd «sfiorato» dallo scandalo Monte Paschi e dal «caso Ceccuzzi». Ecco perché sempre Renzi, infuriato, a tarda sera si lascia andare a uno sfogo col Corriere : «Monaci sappiamo tutti, qui in Toscana, chi è. Viene da ridere. Scelgono uno che ha fatto quello che ha fatto. Avessero deciso per una persona autorevole, per una donna... A Bersani e Franceschini dico: se vogliono ridurmi all'ordine per comprarmi, niente da fare. Non ce la fanno. La verità è che non mi sopportano». Ce l'avrebbe fatta, dice Renzi, senza i voti del Pd: «Bastava chiedessi a Udc e Idv... Però volevo essere eletto dal mio partito: preferisco perdere piuttosto che fare accordi. Ci tenevo, ma non devo fare questo lavoro qui nella vita...».

È la fine di una giornata che invece sembrava positiva. Al suo arrivo, al «Vinitaly», il sindaco di Firenze è accolto da applausi da stadio: «Ahò Matteo, sei meglio di Balotelli». Un consenso che quasi gli impedisce di camminare tra gli stand. Ad accoglierlo sul palco, il patron di «Eataly» Oscar Farinetti, promotore del confronto con Flavio Tosi, che Renzi saluta con uno scherzoso «ciao compagno». I due «leader del futuro» si osservano benevolmente. Tosi gli lancia un assist : «Se le primarie del Pd avessero avuto un esito diverso, ci sarebbe stato ricambio e oggi avremmo un governo». Il sindaco incassa l'applauso a occhi bassi. E quando prende la parola, il pubblico si attende che faccia Matteo Renzi. Lui li accontenta: «È vero, io non ho vinto le primarie... Le ha vinte Bersani. Però poi lui c'ha un piccolo problemino, che ha perso le elezioni. Che ho detto di male? Mettetevi d'accordo oppure si vota. So che Berlusconi e Bersani si stanno vedendo. Bene. Speriamo che si decidano. Mi hanno dato del qualunquista per aver detto di non fare i perditempo. Ok, non lo dico più. (Pausa) . Ma loro possono smettere di perdere tempo?».

Alle 18 e 40 i microfoni vengono disturbati dal segnale di un cellulare acceso. Renzi prende in mano l'iPhone. Messaggia. Gli hanno appena comunicato che è stato escluso dai grandi elettori. Finisce l'incontro. Il Rottamatore fugge via. Ai suoi, che intanto lo chiamano infuriati, dirà: «Non fate cretinate. Non spacco il partito per questo. Io starò sempre a sinistra». Ma intanto il segnale (brutto) è arrivato. E la giornata è rovinata.

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