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lunedì 1 luglio 2013

SUL PIAVE SESSO LIBERO PER TRE GIORNI IN UN ALBERGO CHE OSPITA 100 COPPIE DI SCAMBISTI. E LA BOCASSINI LO SA ?


Questa notizia deve essere sfuggita ai PM di Milano, che se no Ilda Bocassini invece di chiedere il trasferimento a Firenze lo faceva per Venezia, cercando di rieducare la gente delle valli venete, dedite ad accogliere e a favorire lo scambismo sessuale. Non è reato ? Mmmmm, magari nel codice ancora non c'è, ma non bisogna sottovalutare la giurisprudenza creativa, qualche appiglio volendo lo si trova. Del resto, la causa è nobile ! Veramente possiamo tollerare che cento coppie (100 !!!) si diano appuntamento in un albergo della nostra bella Italia e per tre giorni si concedano  al libertinaggio più bieco ?
Persone adulte, consenzienti ? E chi lo dice ? Ci sono intercettazioni ? Chi ha organizzato questo mercato della carne ?
Vai Ilda che qui potremmo scrivere un'altra puntata importante per un'Italia più sana e proba nei costumi e nei valori !
Che  dite ? Non c'erano Berlusconi e la PAscale ? Ah beh, allora non interessa.


Corriere del Veneto

Sesso libero in hotel per cento coppie

Noventa di Piave. Per tre giorni l'albergo Base è stato noleggiato da un'associazione che aveva selezionato su Internet le coppie scambiste. La cittadina si divideL'hotel Base a Noventa di Piave (maps.google.it)

NOVENTA DI PIAVE (Venezia) – Luci soffuse rosse, blu e fucsia, musica e buffet a bordo piscina, un intero weekend di sesso libero per cento selezionate coppie. Da qualche giorno non si discute d’altro a Noventa di Piave, comune di 6.800 abitanti posto lungo l’A4, dove lo scorso fine settimana l’associazione «Wonderful Life» ha noleggiato l’intero hotel Base per ospitare un raduno internazionale di scambisti che, secondo indiscrezioni, sarebbe riuscito alla perfezione. Indiscrezioni perché era praticamente impossibile accedere, se non indossavi un braccialetto color fucsia, in quello che per tre giorni è diventato un vero e proprio villaggio dell’eros. L’organizzazione internazionale che ha selezionato gli ospiti attraverso canali specializzati, Internet in primis, ha infatti blindato l’albergo da giovedì a domenica sera.
Due guardie del corpo bloccavano gli avventori all’ingresso, ed era persino vietato scattare fotografie all’esterno. Anche il personale di servizio è stato reclutato dall’organizzazione perché tutto doveva svolgersi nella massima riservatezza. I clienti arrivati da Italia, Germania, Austria, persino da Dubai, hanno pagato 200 euro a notte, extra esclusi. Le coppie arrivate direttamente all’hotel Base avevano auto di grossa cilindrata. Le donne, fra i 30 e 50 anni, dicono che fossero bellissime e che lanciassero sguardi ammiccanti. Palese che di fronte al turbinio di mondanità e delle più incontrollate informazioni circolate in paese, la comunità locale si sia divisa tra “libertini” e moralisti. Non mancano le accuse all’albergatore che ha ceduto la struttura per l’occasione. Ma l’Associazione veneziana albergatori lo difende: “Sono persone adulte, consenzienti, che hanno pagato, non infrangono nessuna legge quindi non c’è nulla di male in tutto ciò – risponde il delegato dell'Ava per il nordest, Maurizio Trevisiol – . Nel momento in cui l’organizzazione ha preso in affitto la struttura, questa è equiparabile a un club”. “La morale? Casomai chiedetelo a chi partecipa a queste feste – continua Trevisiol - . Noi albergatori vendiamo servizi, siamo a disposizione dell’ospite che, se non trasgredisce alcuna legge, dev’essere accolto a braccia aperte nelle nostre strutture”. Ancor di più in tempi di crisi.

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