BRUTTO TEMPO SU FAZIO. INTERVIENE LA CORTE DEI CONTI E GRILLO LO AVVERTE DAL BLOG : " CI VEDREMO A SANREMO"

Non si placa la bufera su Fazio e anzi si gonfia. Codacons e altre associazioni dei consumatori hanno chiesto di vedere chiaro sulle sue entrate per capire  quanto effettivamente percepisca - e percepirà - dalla RAI che paga contratti milionari pur essendo in deficit, avendo un numero elefentiaco di dipendenti e nonostante questo continua a commissionare, e pagare, prodotti a società esterne, come la Endemol, (senza contare il furto di quasi 700 milioni per il canone). Non basta. Anche la Corte dei Conti si è mossa per avere spiegazioni dalla dirigenza RAI e dulcis in fundo arriva la Fatwa di Grillo.
Per un "buono" come il buon Fabio non deve essere un bel momento ma il nostro gode  di buone protezioni e aspetterà che la buriana passi ( a Crozza la bagarre contro il mega contratto ha portato male e alla fine se ne resta a La 7 ). 
Fazio è troppo mellifluo (altro modo di dire ruffiano) per piacermi, e il fatto che lo sia solo con gli amici suoi (come gli è stato alla fine contestato dalla Commissione di vigilanza che gli ha imposto di riequilibrare gli inviti alla sua trasmissione) non migliora, anzi.
E' bravo a fiutare il vento ma, secondo tradizioni regionali, è anche uno molto goloso del denaro e forse per questo per la prima volta ha sbagliato mossa, lui sempre così attento ad essere ben visto dalla gente "semplice e per bene". Lui, già ricco, che pretende un contratto milionario come un Bonolis qualunque, stride. Senza contare che le sue trasmissioni sono sempre un'esaltazione del mondo dei reietti, dei deboli, degli "ultimi". Temo che Fazio da tempo non abbia più esatta contezza di come vada esattamente da quelle parti. Certo un contratto da 1,8 milioni l'anno non lo apprezzano.
Certo, poi si fanno gli esempi degli attori e ovviamente dei calciatori, anch'essi remunerati in modo poco digeribile in una italietta in crisi cronica e grave. Con un paio di differenze : il CANONE (nessuno di quei signori è pagato con soldi pubblici, e quindi nostri) e la loro rinuncia alla retorica del buon samaritano. 
Quanto al discorso, già sentito da Santoro e da altri prima di Fazio, che la sua trasmissione sarebbe interamente ripagata dagli sponsor, anche qui qualche  osservazione : 1) gli sponsor non pagano solo il programma ma il fatto che vada in onda sulla RAI ! Come dimostra il fatto che Santoro, via da RAI 2, gli share  registrati ai tempi se li sogna (a meno che non vada a trovarlo il suo più caro nemico...), e con essi quindi la pubblicità a livello corrispondente 2) Se fosse vero che il programma si paga da solo, La 7 non avrebbe avuto problemi ad offrire contratti equivalenti, e invece così non è, come dimostra il fatto che nessuno di questi conduttori lascia spontaneamente la RAI, anzi 3) Infine, ma se è vero che gli sponsor pagano tutto, perché non pagano anche il contratto di Fazio ? Invertiamo l'ordine dei fattori : sono io RAI che ti ti vendo lo spazio per andare in onda.
A queste osservazioni se ne aggiunge un'altra che in genere non amo, e cioè l'impatto di cifre del genere in questo momento del Paese. Io penso che se uno è bravo e riesce a guadagnare 1000, mentre gli altri guadagnano 10, è il caso di tenere a bada l'invidia e riconoscere i suoi meriti. Ma questo discorso in RAI, per i motivi che sopra ho provato a spiegare, funziona meno, anzi non funziona proprio, perché il "mazzo" è truccato (dal canone e dalle sponsorizzazioni politiche). 
Senza contare che un'azienda i conti li deve far quadrare TUTTI, che se anche che Tempo che fa andasse in pari e poi io alla fine sono in perdita, ma da dove li tiro fuori i 5 milioni da dare a Fazio ? 
Se pensate che le mie parole sono severe contro il buon fratino, aspettate di leggere quelle del blog di Grillo, dove lo definise "lo stuoino del PD".
Ecco la notizia, riportata da Libero.it




Fa brutto tempo...

Rai, Grillo contro lo stipendio di Fazio: "Stuoino del Pd"

| 

Fabio Fazio strapagato. Lo diceva Renato Brunetta (anche in faccia, dalla poltroncina di Che tempo che fa), indaga la Corte dei Conti. E ora sulla polemica interviene, questa volta a ruota, anche Beppe Grillo, che sul suo blog martedì mattina attacca proprio Fazio, definito "lo stuoino del pdmenoelle". Il leader dei 5 Stelle attacca ricordando che la Endemol, società produttrice di Che tempo che fa, è di proprietà al 33% di Mediaset. E quando Fazio ricorda che il suo programma "è interamente pagato dalla pubblicità" Grillo si scalda: "Il suo contratto è stato rinnovato per tre anni per un importo di 5.400.000 euro, pari a 1.800.000 all'anno. Fazio di che parla? Quali guadagni si attribuisce? La Rai è tecnicamente fallita, nel 2012 ha perso 245,7 milioni di euro e le previsioni per il 2013 sono di una perdita superiore a 400 milioni. Gubitosi e la Tarantola dove trovano i soldi da dare a Fazio? Come giustificano un contratto che è un insulto alla condizione del Paese e ai lavoratori della Rai? Con che faccia?". 

Appuntamento a Sanremo... Dopo Fazio, il mirino si sposta sui conti di viale Mazzini: "I ricavi della Rai sono di 1.748 milioni, dalla pubblicità entrano 675 milioni. Nel 2012 gli incassi pubblicitari sono diminuiti di 209 milioni e quest'anno forse ne perderà il doppio. In questa situazione cosa farebbe un qualunque amministratore, con un organico pletorico e conti in rosso? Si affiderebbe alle professionalità interne e diminuirebbe i costi dei programmi acquistati all'esterno. Invece la coppia Tarantola&Gubitosi fa esattamente il contrario. La RAI ha incassato lo scorso anno 2.683 milioni e ne ha speso il 60% "per consumi di beni e servizi esterni", un'allucinante cifra di 1.612,6 milioni. La Rai è pagata dal canone e le sue perdite sono ripianate con le tasse, è un'azienda pubblica, deve essere trasparente come una casa di vetro". Il post si conclude con ironia vagamente minacciosa: "Ps: Verremo a cantare a Sanremo. Ripeto: verremo a cantare a Sanremo". E Fazio replica buttandola sul ridere: "Se hai due pezzi buoni, ti prendiamo".