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domenica 4 maggio 2014

QUANDO A VINCERE DAVANTI ALLA TV SONO I GIOCATORI. JUVE CAMPIONE E TERZA STELLA PER IL MONDO


Qualcuno oggi non si deve essere impegnato troppo. Come mai ? Non si devono giocare tutte le partite con la massima determinazione, per vincerle tutte ? Oppure può capitare che quando al campionato non hai più nulla da chiedere, anche non volendo un calo di concentrazione e tensione sia inevitabile ?
Sì, sto dicendo delle ovvietà, ma nessuno ha avuto il coraggio di farlo osservare quando a dire il contrario era un signore ciarliero in conferenza stampa. 
Transeat. La Roma perde incredibilmente a Catania, per 4-1 !!!, cioè contro l'ULTIMA in classifica, rimettendola incredibilmente in gioco. Chissà cosa penseranno stasera quelli del Chievo, Bologna, Sassuolo e Livorno nel vedere graziata la squadra siciliana che torna a sperare in una impossibile salvezza proprio nella giornata che doveva essere esiziale.
La Juventus vince in albergo, leggo che non era mai capitato e ora la terza stella, per i tifosi conquistata tre anni fa, è divenuta ufficiale per tutti. C'è chi deve faticare ancora anni per raggiungere la seconda e chi non conquisterà mai la prima. 

Di seguito, il servizio de La Stampa, con le simpatiche foto dei bianconeri festeggianti dopo la fine del match che, senza giocare, gli consegna il 32° scudetto (30° per gli atei ) e con tutta una serie di link per festeggiare il titolo.
BUONA VISIONE !



Roma travolta 4-1 dal Catania
La Juve vince lo scudetto in hotel

I bianconeri centrano lo storico tris. La squadra festeggia in ritiro
Domani sera la partita contro l’Atalanta sarà una passerella
LEINI (TORINO)
Lo scudetto in hotel non s’era ancora visto: ci ha pensato la Juve, che il terzo titolo di fila se l’è preso la Juve nel tardo pomeriggio, guardando la tv all’Air Palace Hotel di Leinì, a pochi chilometri da Torino, abituale sede del ritiro bianconero. Domani si gioca infatti la sfida con l’Atalanta, ma non conterà più per lo scudetto: è bastato il ko della Roma a Catania, festeggiato con urli e cori, dai giocatori juventini. 
Il primo boato di gioia al quarto gol del Catania, che sostanzialmente aveva sigillato la partita, e consegnato il tricolore alla Juve. Bonucci è stato il primo ad affacciarsi alla finestra, per poi riconcentrarsi sulla tv. 
Ma al fischio finale, si sono sentite altre urla, poi Bonucci è stato il primo a saltare fuori nel cortile interno dell’albergo e lanciare la festa, davanti ad alcune decine di tifosi, presto diventata un centinaio. Dopo pochi attimi sono state indossate anche le maglie celebrative, nere e con la scritta: «Non c’è 2 senza 3», con i due numeri vicini a formare 32, il numero degli scudetti. E poi i cori. «I campioni dell’Italia siamo noi». 
Dopo la breve festa Conte ha deciso di sciogliere il ritiro lasciando liberi i giocatori. Al momento non è stata ancora organizzata nessuna festa ufficiale per celebrare il titolo conquistato. «Vincere il terzo scudetto di fila è una cosa eccezionale, questo titolo ha un significato speciale. Ma lo scudetto non è mio, è di tutta la squadra» ha spiegato Tevez. «Il campionato italiano - ha aggiunto l’attaccante argentino - è il più difficile perché è molto tattico, si gioca al millimetro». Intanto l’ad bianconero Marotta trova anche il tempo di parlare di mercato e rassicurare i tifosi sul futuro di Pogba: «È inimmaginabile una cessione. L’intenzione e la fermezza da parte nostra è quello di voler allungare il contratto». 





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