Pagine

venerdì 14 novembre 2014

SANSONETTI E LE SENTENZE : QUELLE DI CONDANNA SONO GIUSTE, QUELLE DI ASSOLUZIONE UNA VERGOGNA. FUNZIONA COSI'



Sono piacevolmente stupito che Piero Sansonetti sia ancora a piede libero. Con la posizione da anni assunta contro lo strapotere giudiziario, procure in testa, le denunce contro gli errori giudiziari, le prepotenze e i soprusi - specie in carcere, ma la gente si straccia le vesti solo per il povero Cucchi - è sorprendente che il risentimento - acclarato, specie in Calabria dove per un certo tempo ha diretto il quotidiano L'ORA facendo rischiare il travaso di bile a Gratteri e i suoi, non gli sia valso ancora non dico l'arresto, che insomma arrestare un gornalista è ancora cosa piuttosto eclatante, ma almeno qualche avviso di garanzia per reati seri - non le "solite" querele per diffamazione - come un bel concorso esterno, per dire, gli poteva toccare.
Sperando di non aver fornito infausti suggerimenti, meglio così ! per lui e per noi che ne apprezziamo il coraggio e la schiena dritta, anche non condividendo per forza tutte le sue idee (io poi, liberale convinto, con lui, già solido comunista, oggi tuttora convinto anti liberista e anti mercatista). 
Pochi giorni fa, in occasione della sentenza di assoluzione della Corte d'Appello dell'Aquila, scrivemmo un post ( http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2014/11/assolti-i-condannati-in-primo-grado-per.html ) con questo titolo : ASSOLTI I CONDANNATI IN PRIMO GRADO PER IL TERREMOTO DELL'AQUILA. "E' UNA VERGOGNA"...LO E' SEMPRE QUANDO I GIUDICI ASSOLVONO
Ebbene, due giorni dopo quell'articolo, non certo per ispirazione allo stesso, Sansonetti ribadiva sul suo editoriale lo stesso concetto. 
Spiegandolo in modo suggestivo ed assolutamente efficace.
Buona Lettura 










Le sentenze di assoluzione sono una vergogna!

a. Travaglio

Bookmark and Share

Le sentenze sono di due tipi. Quelle di condanna e quelle di assoluzione. Se sono di condanna vanno bene, e sanciscono il fatto che il condannato è colpevole. Su tutti i giornali si dichiara in modo solenne e devoto: le sentenze (di condanna) si eseguono, non si commentano. E soprattutto non di discutono, non si criticano, non si protesta contro di loro, non le si dichiara ingiuste.
Una condanna vale la verità. Il secondo tipo di sentenze sono le sentenze di assoluzione. Queste sentenze sono una vergogna. Per definizione sono una vergogna. E infatti, in genere, in aula c’è un bel gruppetto di persone che grida: “vergogna, vergogna”. E se non c’è, il giorno dopo molti giornali titoleranno così: “Vergogna”. Oppure, in modo più efficace, titoleranno: “delitto tal dei tali, non lo ha commesso nessuno”. O: “Nessun colpevole”.
Negando la possibilità che qualcuno abbia commesso il delitto ma non sia stato scoperto, cosa che ogni tanto succede. Le sentenze di condanna, per definizione, non si discutono. Le sentenze di assoluzione, per definizione, sono una vergogna. Come mai? Semplice. Il processo penale, da qualche anno, non si celebra più nelle aule dei tribunali ma molto prima. Quando un Pm emette un avviso di garanzia, il processo è già svolto, di fatto, e l’avvisato, o l’indagato, è – di prassi – considerato colpevole del delitto del quale è accusato. Non c’è bisogno di nessunissima sentenza. Da quel momento si inizia a eseguire la prima parte della condanna che talvolta è il carcere preventivo, il quale può durare anche molti anni, altre volte è la gogna realizzata attraverso giornali e Tv, altre volte è tutte e due le cose.
In più c’è spesso la perdita del lavoro, gigantesche spese per pagare gli avvocati, problemi di salute, di tenuta nervosa, eccetera. Poi, molti anni dopo, la magistratura giudicante emette la sentenza, ma è chiaro che la sentenza deve essere di condanna, visto che l’imputato è colpevole, altrimenti non sarebbe stato indagato. E se invece la sentenza è di assoluzione, e dunque nega l’evidenza che l’imputato, in quanto imputato, è colpevole, allora è chiaro che è una sentenza vergognosa. Perché è una vergogna mandare assolti i colpevoli, per di più dopo che comunque hanno già scontato (col carcere e con il letame) gran parte della condanna. E i giudici che mandano assolto un imputato sono corrivi, anzi fetenti.
A quel punto conta poco anche il capo di imputazione. Ieri, per esempio, “Il Fatto” ha spiegato che l’assoluzione degli scienziati che erano stati messi sotto accusa (come poteva succedere solo in Corea del Nord) per non aver previsto un terremoto, equivale alla sentenza di assoluzione degli agenti che erano accusati di avere ucciso a botte Stefano Cucchi. Naturalmente, in parte, questo è vero: se non esistono prove della colpevolezza di quegli agenti – lo abbiamo già scritto – è sacrosanto che siano stati assolti. Perché – a occhio – l’assoluzione non dovrebbe dipendere dalla gravità della colpa ma dalle prove raccolte contro l’imputato. Così dicono, almeno, i vecchi libri, polverosissimi, di diritto.
E però per giungere ad accostare il reato di omicidio al reato di mancata previsione di un terremoto, bisogna metterci un bel po’ di faziosità e pregiudizio. Credo. Ma forse mi sbaglio, non è faziosità: quelli del ”Fatto” credono davvero che gli scienziati dovrebbero prevedere i terremoti, e conoscere gli oroscopi, e indovinare il futuro (almeno il futuro prossimo) e altre cose così.
Anche a Salem (Massachussets) nel seicento, molti credevano che le donne poco “timorate di Dio” fossero streghe, avessero poteri soprannaturali e fossero al servizio del diavolo. E dunque, saggiamente, le bruciavano vive, perché ritenevano che quello fosse l’unico modo per cancellarle per sempre. Ciascuno è bene che sia fedele ai propri principi. Anche Travaglio. Anche Kim il Sung, o come diavolo si chiama suo nipote.

7 commenti:

  1. Come si può dissentire da quanto detto da Sansonetti? In Italia, purtroppo, le cose vanno in questo modo. La magistratura è sinonimo di giustizia quando condanna, se assolve tutti a urlare che la sentenza è una vergogna. E' sopportabile tutto ciò?

    RispondiElimina
  2. GLAUCO AZZURRIS

    che dire? dedicato a tutti i "giustizialisti" -rigoprsamente a senso uico, of course, chè quando vengon toccati in proprio o in persone loro vicine (politicamnete, religiosamente, parentalmnete o amicalmnete) son invece subtio pronte a sbraitare al "complotto" ed ad invocare le "giuste garanzie" e la "presunzione di innocenza" (che, per loro, va ovviamente "oltre" i 3 e talvolta -con annullamenti e invii vari- più

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Glauco Azzurris ma che diavolo dici razza d'ignorante idiota pezzo di azzu.

      Elimina
  3. MARIA GRAZIA FABRIZI

    Indipendentemente dalle questioni generali..sull'impostazione condivisibile ..ha detto cazzate sia per Cucchi che per l'Aquila...chissà perchè in territorio altamente sismico si deve pagare una commissione grandi rischi?.che non era stata condannata per non aver previsto un terremoto ..ma per aver ignorato i mille segnali dei giorni precedenti ..per essersi presa la responsabilità di far rientrare la gente in casa quando anche in presenza di mille dubbi si sceglie sempre la sicurezza ..per aver screditato l'altro sismologo a cui invece noi della provincia abbiamo dato retta ..e meno male..ma vi rendete conto che se la scossa fatidica avveniva qualche ora dopo con le indicazioni degli scienziati tutti bambini sarebbero stati a scuola .era strage degli innocenti...Nel caso Cucchi dipende se le prove le vuoi vedere ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Molte certezze in queste parole della lettrice Maria Grazia. Eppure fior di scienziati dicono l'opposto. In particolare, i fenomeni in corso nei giorni precedenti il terremoto non erano tali e diversi rispetto a tante precedenti occasioni in cui non era poi accaduto nulla di catastrofico. Io, a differenza di lei, non sono certo che questi scienziati abbiano ragione, però registro che sono la maggioranza. Magari accadrà per spirito di solidarietà coi colleghi imputati, però il fatto è questo. E per un Giudice, che per condannare deve avere prove "oltre ogni ragionevole dubbio", questa divisione del mondo degli esperti (lui non lo è) , dove anzi la maggioranza è contraria alla tesi dell'accusa, diventa decisivo per decidere come è avvenuto : "il fatto non sussiste".

      Elimina
  4. RENZO GANASSI

    ggiungerei: le condanne degli infami di destra sono giuste , le condanne dei cittadini di sinistra sono sbagli. le assoluzioni degli amici di sinistra sono ovvie le assoluzioni dei criminali di destra sono obbrobri.

    RispondiElimina
  5. SANTO NICOTRA

    Anche se Sansonetti è un antiliberista,è una persona che apprezzo,perché ragiona con la sua testa e non con quella dei compagni.

    RispondiElimina