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lunedì 13 febbraio 2012

LA LIBERTA' DI CHI E' GIA' LIBERO....FACILE TWITTARE IN OCCIDENTE

Probabilmente qualcuno accuserà Pierluigi Battista di anti islamismo ( citando a comprova di questa falsità il suo essere un amico di Israele)  leggendo il suo intervento di solidarietà e denuncia per quanto sta accadendo ad un giovane poeta arabo, Hamza Kashgari .
Io francamente lo trovo invece molto bello e vero, per cui ve lo sottopongo.
Buona Lettura

Gentile Hamza Kasgari , lei è un giovane poeta arabo, costretto a nascondersi perché, accusato di aver trasmesso un messaggio "blasfemo" su "Twitter" (HA SOLO DATO DEL "TU" A MAOMETTO ), è  stato condannato a morte dai fanatici al potere dell'Arabia Saudita. Ma il suo destino è doppiamente tragico. Perché lei, a soli 23 anni, rischia di essere trucidato in un agguato dei vigliacchi che la perseguitano, e solo per avere espresso una opinione difforme dai guardiani della fede che si sentono autorizzati a disporre della vita altrui, monopolisti abusivi di una Verità resa spregevole dal loro lessico violento e arrogante. E in secondo luogo perché lei sa che, nel mondo "libero", del suo destino e del destino di milioni di donne e di uomini oppressi da uno spaventoso integralismo totalitario di matrice islamista, a nessuno importa granché. Lei sta affrontando in solitudine le minacce di una occhiuta polizia del pensiero. Non creda a chi dice che Twuitter e i social network in cui lei ha pensato di comunicare libero dalle catene che la opprimono siano il regno della libertà. Lo è della libertà di chi è già libero. Degli altri, nessuno si occupa. Purtroppo .
Ipersensibili per tutto ciò che ci riguarda, pronti a gridare alla "censura" per noi stessi, la nostra indifferenza diventa totale quando constatiamo che una buona porzione del mondo è asfissiata da un'oppressione in cui tutto è vietato , "blasfemo", contrario ai precetti prepotentemente stabiliti dalle tirannie religiose.
E' vietato tutto. Tutto. E' vietato alle donne istruirsi, camminare da sole, scegliere il proprio destino, truccarsi. E' vietato leggere Rushdie e Mahfuz, Kureishi e Taslima Nasreen. Come ha ricordato Luigi Mascheroni , persino i Simpson sono stati messi al bando dagli ayatollah. Sono vietate le bambole. La musica rock. Sono vietati i giornali. Da ora sono vietate le sue poesie, gentile Kashgari.
E' vietato criticare i test obbligatori della verginità. E' vietato essere omosessuali. E' vietato essere cristiani. E' vietato criticare chi ha sgozzato in Olanda TTheo Van Gogh , o chi ha fatto irruzione nella casa di un vignettista danese, armato di ascia per mozzare la testa dell'infedele. E' vietata la tv "blasfema" (cioè la tv tout court). e' vietato aprire chiese e sinagoghe . L'elenco dei divieti occuperebbe tutte le pagine di questo giornale.
Da noi non è vietato niente, tranne ricordare che da voi è vietato tutto. Perché se qualcuno lo ricorda e chiede uno straccio di solidarietà per chi è vessato da un'orribile prepotenza teocratica subito scatta l'accusa di fomentare lo scontro di civiltà. Inoltre, gentile Kashgari, a differenza di lei, qui siamo molto paurosi e sappiamo che possiamo dire qualsiasi cosa irridente su tutte le religioni senza alcuna conseguenza. Tutte, tranne una, perché le conseguenze sono molto sgradevoli- Perciò, caro Kashgari, si nasconda bene. I suoi aguzzini non scherzano.
Qui invece, nel mondo libero, per far finta di niente scherziamo e basta.

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