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martedì 18 marzo 2014

FEDERICA, LA RAGAZZA DEL LAGO. DOPO UN ANNO E MEZZO LITIGANO TRA LORO I PERITI DELLA PROCURA : MORTE NATURALE, NO ANNEGATA.


L'archivio del Camerlengo comincia ad essere nutrito (del resto, sono 3.000 i post a vario titolo pubblicati in meno di tre anni) e quando tornano a galla vicende già trattate, di cronaca o altro, oggi trovo agevole cercare nell'archivio del blog.
Sul caso di Federica  gli articoli furono diversi, perché mi colpì l'accanimento con il quale le indagini si concentrarono sul fidanzato, ancorché fosse abbastanza sicuro, almeno all'epoca, che nell'ora della morte della giovanisisma ragazza (appena 16 anni) i due non stessero insieme, che avevano litigato e lui se n'era andato per conto suo. Oltretutto, l'autopsia negava che Federica fosse stata uccisa, semmai ci poteva essere da verificare se ci fosse stata un'omissione di soccorso. Altra cosa sbalorditiva, i genitori della ragazza che rimbalzavano da una tv all'altra, che mi fece chiedere, polemicamente e amaramente, se il piccolo schermo avesse capacità lenitive anche di un dolore così tremendo (cosa c'è di più innaturale che seppellire il proprio figlio ? ). Parecchi furono i link : http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2012/11/federica-la-ragazza-del-lago-morire-16.html ; http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2012/11/indagato-il-fidanzato-di-federica.html ; http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2012/11/la-colpa-e-del-fidanzato-comunque-sia.html ; http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2012/11/ma-la-tv-lenisce-il-dolore-i-genitori.html.
Persi di vista la vicenda che due cose sembravano assodate : la ragazza non era morta affogata, che dall'autopsia non erano emerse prove in questo senso (tipo acqua nei polmoni), non aveva subito violenze di nessun tipo, non aveva preso droghe (l'ipotesi di morte "indotta" da altro...) , e il fidanzato aveva un'alibi, confermato da una persona che era con lui nell'orario al quale si faceva risalire la morte della giovane.
Bene, a distanza di UN ANNO E MEZZO, i fatti risalgono al novembre del 2012, nemmeno più queste cose sono sicure, che alla perizia della Procura, che riporta le conclusioni sopra cennate, oggi se ne affianca un'altra che dice l'OPPOSTO. La prima attribuisce la morte a cause naturali, crisi cardiologica, la seconda dice che è annegata : sarebbe stato trovata traccia di un "fungo schiumoso" compatibile solo con l'ipotesi dell'annegamento. Nemmeno l'esclusione delle lesioni sarebbe confermata, che la ragazza ne avrebbe riportata una sul collo. Ora, sono ciechi quelli che fanno le verifiche nell'imminenza dei fatti (successo fin troppe volte), o ci vedono TROPPO bene i periti chiamati poi ? 
Senza contare poi il discorso di sempre : come superare il legittimo dubbio di fronte a due pareri opposti provenienti dai periti entrambi della Procura ?? 
Belli i tempi in cui Maigret, Sherlock Holmes, Poirot ecc. ci spiegavano come per scoprire il responsabile di un delitto (qui manco si sa se il delitto c'è) quelle che contano sono le prime ORE.
Eh, ma adesso la polizia scientifica ha ben altri mezzi...
E si vede ! che ogni esperto, anche della stessa parte della barricata, può dire bianco o nero (ovviamente il cardiologo e il medico legale hanno risposto alle ipotesi del collega pneumatologo : il fungo è giustificato dal contatto con l'acqua  - la ragazza fu trovata in riva al lago, con le onde che ne lambivano il corpo - e la lesione è post mortem.
Perfetto no ? Queste sono le prove "scientifiche".
Di seguito la notizia riportata sulla Cronaca di Roma del Corsera


Il Corriere della Sera - Digital Edition

Giallo del lago di Bracciano È scontro tra le due perizie
«Morta per una miocardite». «No, è annegata»
 
Stesso dramma, identiche prove, tre esperti e due verità scientifiche inconciliabili: Federica Mangiapelo è annegata in riva al lago di Bracciano dopo una colluttazione. Federica è morta per un grave problema cardiaco. Sono le conclusioni completamente opposte della super consulenza della procura. La relazione avrebbe dovuto chiarire le cause del decesso della ragazza e stabilire il ruolo di Marco Di Muro, il fidanzato indagato per omicidio volontario. Ma, anziché fare luce sul caso, il documento - prodotto di un’insanabile spaccatura tra i consulenti dell’accusa- consegna un rebus ancora più inestricabile.
Come è morta Federica? È stata uccisa? Se si, da chi? Domande cui la relazione fornisce risposte ambivalenti. Un passo indietro alla notte della tragedia, il 1 novembre 2012: Federica e Marco si separano ad Anguillara verso le 2 di notte dopo l’ennesimo litigio. Cosa sia successo dal momento della separazione è ancora un mistero. Il parere del medico legale Luigi Cipolloni e dal cardiologo Carlo Gaudio racconta questa storia: Federica muore a causa di una miocardite, responsabile della tragedia. Deve essere perciò accantonata l’ipotesi dell’omicidio.
Caso chiuso? No, al contrario il decesso è una vicenda compatibile con un assassinio, come sostiene il pneumologo Cesare Fiorani: la sedicenne è annegata dopo uno scontro avuto (forse) con il giovane ed eventuali problemi al cuore sono irrilevanti. Questa ricostruzione si basa su due elementi: l’annegamento è provato dal rinvenimento di un «fungo schiumoso» che si individua solo quando una persona muore per affogamento. Ancora: c’è stata una colluttazione, come dimostra una ferita sul collo provocata prima del decesso.
Se si opta per questa tesi, allora quella notte Federica e Marco (o un mister X rimasto estraneo all’inchiesta) arrivano in riva al lago, litigano, forse lui prova a toglierle il giubbotto e le provoca la lesione, lei cade nell’acqua e annega. Eppure proprio gli elementi di supporto a questa ipotesi, sono letti in modo opposto da Cipolloni e Gaudio: il fungo si trova sul corpo solo perché la giovane è vicina all’acqua, ma è da escludere l’annegamento mentre la lesione sul collo è avvenuta post mortem. Allora qual è la verità? Forse servirà un incidente probatorio.


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