mercoledì 29 giugno 2011

CONFERME


Ero piuttosto convinto che quando avessi letto qualcosa sulle argomentazioni del giudice della udienza preliminare (gup) in ordine all'ammissione di Chiara e Ambra come parti civili nel processo Ruby filone "Lenoni" (cioè non i "fruitori finali" ma i procacciatori di donnine disponibili) , avrei avuto una conferma positiva e una negativa.
Quella positiva è che il Giudice, nell'operare questa decisione, non è entrato nel "merito" della questione, come del resto NON è nelle sue competenze in questa fase, e quindi non ha ritenuto le due giovanotte effettivamente vittime come invece loro si ritengono della condotta di Lele Mora, Fede e la Minetti. Semplicemente ha giudicato ASTRATTAMENTE configurabile l'ipotesi dalle stesse ragazze sostenuta e quindi ha dato loro ingresso al processo. Saranno poi altri giudici a valutare IN CONCRETO se le ragazze possano o no essere veramente state le vittime che descrivono.
La negativa è che per fare questo il Giudice, come ormai cosa frequente, ha un po' revisionato la norma che disciplina il reato attribuito agli imputati : induzione e favoreggiamento della prostituzione. La legge Merlin, (ipocrisia targata 1958, che disciplinando la materia della prostituzione portò alla soppressione delle case chiuse , colpo "mortale" al fenomeno....potete ridere...) disciplinando questo reato lo collocò tra i delitti contro la morale pubblica e il buon costume. Quindi come  parte lesa potrebbe costituirsi solo  lo Stato, depositario e custode di quei "beni".
CHe c'entrano Chiara e Ambra ? Nulla, stando ad una interpretazione letterale e fedele della norma.
Ma che ti fa il Giudice ? La "adegua" ai tempi...
Più di mezzo secolo ha la legge, vuoi che possa conservare l'adeguata attualità ? E quindi audaci salti mortali tra le maglie del diritto, distinzioni sottili tra parte lesa e "soggetto" che può avere comunque subito "un danno"...et voilà, le ragazze sono dentro al processo. LA loro domanda probabilmente sarà respinta, talmente risibile appare la "profonda ed enorme sofferenza provata " per essere state considerate delle meretrici dagli imputati ( salvo poi per MESI continuare a cercare l'attenzione e il favore degli stessi, come dimostrano i messaggi inviati a Emilio Fede) . Ma questo NON ha alcuna importanza. LA ricordate l D'Addario ? A queste donne interessa la visibilità, le foto sui giornali, le comparsate televisive. HANNO GIA' vinto....il processo non è il loro obiettivo bensì il loro cavallo di Troia per essere sulla Cronaca !.
Tornando a quello che qui interessa, al Giudice che ritiene che la "normativa probabilmente ha ormai segnato il tempo", ebbene signor Giudice, NON è compito suo modernizzarla....ma del LEGISLATORE.
Ed è questa l'invasione di campo sempre più denunciata ma ancora non arginata.
Il Giudice APPLICA la legge. Certo può interpretarla, ma NON AGGIORNARLA. La legge Merlin è obsoleta ? (lo è lo è, ma nel senso OPPOSTO dato dal gup milanese), nel RIGETTARE la domanda delle traumatizzate fanciulle il Giudice avrebbe potuto segnalarlo al Legislatore nella sua motivazione di rigetto, ma non SOSTITUIRSI a lui.
LINA MERLIN
Divisione ed Equilibrio dei poteri : il Parlamento e il Governo fanno le leggi, la Magistratura le applica. Se quest'ultima ravvisa un vizio di costituzionalità delle prime, non può disattenderle ma sospenderne l'applicazione e rinviare alla CORTE COSTITUZIONALE per dirimere il conflitto.
Questa parte della Costituzione a molti (la minoranza ancora per fortuna, ma folta, accidenti se folta !) magistrati in carriera deve essere risultata particolarmente ostica sui banchi di Giurisprudenza.
Alcuni poi capiscono che in realtà sono loro ad aver sbagliato vocazione e la ritrovano, lasciando la toga e dandosi alla politica (ma senza la notorietà della prima, molti come facevano a far carriera nella seconda ??) .
Altri restano a fare il loro "dovere di cittadini" nelle aule di giustizia.
E sbagliano, perché loro in quelle aule non sono cittadini comuni, con i loro credo e le loro ideologie. Sono GIUDICI, e come UNICO e SOLO riferimento devono avere LA LEGGE.
Nemmeno la GIUSTIZIA (concetto alto e astratto) : LA LEGGE.
Questo è, anche se non pare.

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