mercoledì 4 dicembre 2013

EVVIVA ! INCOSTITUZIONALE IL PORCELLUM : BASTA PREMI DI MAGGIORANZA SCANDALO E LISTE BLOCCATE


Iniziamo con l'ammissione di aver sbagliato.
Ero certissimo che la Corte Costituzionale avrebbe preso tempo per darne ancora al Parlamento di evitare la bocciatura definitiva del Porcellum, un sistema che di giorno, alla luce del sole, è stato disprezzato da tutti, anche dal padre (Calderoli) ma che di notte veniva altrettanto corteggiato e rassicurato.
Ma come poteva non essere apprezzato dalle segreterie o dai capi partito un sistema che eliminava la possibilità di scelta diretta del candidato da parte dell'elettore ?
E ancor di più, questo premio di maggioranza monstre, che ti regala(va) il 55% dei seggi se arrivavi primo, qualsiasi fosse la percentuale di voti ottenuta ?? Come rinunciarvi a cuor leggero, specie ora che che nelle urne le schede valide (causa astensione al 25%, ma alle amministrative si sono viste anche punte superiori al 50 !!)  sono sempre di meno? La chiamano governabilità, però dovrebbero avere la decenza di mettere su programmi che ottengano almeno la maggioranza di quelli che a votare ci vanno ! E invece no, che la coalizione di sinistra alle ultime politiche ha preso a stento il 30% dei voti così razziando il 55% dei seggi alla Camera.  
Il giochino non riesce al Senato perché lì, grazie a Ciampi, il premio è assegnato su base regionale, non nazionale, ed ecco che se vinci nelle regioni giuste, anche se prendi meno voti, puoi avere la maggioranza alla Camera Alta (o comunque impedire che l'abbia la controparte). In teoria succede anche negli USA, che ogni Stato elegge un numero diverso di Grandi Elettori presidenziali, a seconda della popolazione. 
Ciò posto, la Consulta già in un paio di occasioni aveva detto, in  altre pronunce che non investivano direttamente il tema odierno, che il premio di maggioranza senza alcuna soglia minima era in odore di incostituzionalità. Ma in Italia la legalità è un concetto utile solo in particolarissime occasioni e finché hanno potuto, il porcello se lo sono tenuto stretto.
Personalmente - pur avversario del proporzionale puro, simil Prima Repubblica per dire,  ho sempre scritto che non si poteva sacrificare la rappresentatività fino agli estremi della attuale legge elettorale. Era stata definita legge truffa quella di De Gasperi che prevedeva un premio di maggioranza in effetti alto (il 65%, troppo ) ma per avere il quale almeno il 50%+1 dei voti lo dovevi ottenere !  Questi invece, Bersani in particolare (che almeno, nel 2006 e 2008, le coalizioni vincenti superarono il 45% dei voti ), ben sapendo di non avere una forza sufficiente ad arrivare nemmeno al 40% dei voti, speravano in questo perverso sistema di sbancare il Parlamento. C'erano quasi riusciti, ma il diverso sistema al Senato ha impedito la quadratura del cerchio E meno male.
Sentito io, con le mie orecchie, uomini non solo politici ma anche professori criticare il Suino NON per questa negazione del principio di rappresentatività ma per l'assenza della truffa  (certo non la chiamavano così...) anche al Senato ! 
Ero quindi fiducioso quando la Corte di Cassazione aveva accolto l'eccezione di incostituzionalità dell'Avv. Bondi (nipote del noto liberale Alfredo) rimettendo il tutto alla Consulta competente, che quest'ultima punisse certa classe politica, quelli che si riempiono la bocca con la parola "governabilità", senza preoccuparsi se le loro idee lasciano a casa la gente.
Man mano che si avvicinava la data della bocciatura dovuta (e in fondo annunciata, visto i moniti precedenti), ecco che mi toccava leggere che una persona seria come D'Alimonte, presidente dell'Istituto Cattaneo, scongiurava un verdetto svaforevole, ammettendo di non essere un giurista ma confidando che l'ammissibilità dell'eccezione fosse rigettata ! Insomma, che il Porcellum sopravvivesse !
E passi D'Alimonte, che appunto di diritto ammette di non capire. Ma anche Capotosti, ex presidente emerito (in Italia gli ex della Corte Costituzionale sono una legione...ma quanto costano ??? ) avvertiva (auspicava ? ) che la questione dell'ammissibilità non fosse affatto pacifica.  Curioso che giudici non inesperti come gli ermellini di Piazza Cavour non se ne fossero accorti...
Insomma tutta roba brutta che mi faceva temere il peggio. Poi è uscita addirittura la questione che siccome quasi 200 eletti, proprio quelli col premio di maggioranza, ancora non erano stati "convalidati" dalla giunta delle elezioni ( e so' passati solo 9 mesi...che sono di fronte all'infinito ? ) , c'era il rischio che con la dichiarazione di incostituzionalità del sistema non potesserlo essere più ! 
A quel punto avrei scommesso soldi veri sul rinvio, che quando serve agli "amici" avoglia se trovano il motivo per farne.
E invece sono stato smentito, e chiedo pubblicamente ammenda.
Non si sono tirati indietro, e hanno confermato quello che avevano in fondo sempre detto : 
un sistema che non consenta almeno una preferenza e che assicuri la maggioranza in Parlamento a prescindere dall'aver raggiunto un adeguato consenso popolare è INCOSTITUZIONALE. 
EVVIVA
Libero riposta così la notizia, mettendo in evidenza il problema della legittimità del Parlamento. Si accenderà una polemica politica forte su questo, ma non prevedo terremoti, anche perché ridisegnare i seggi al netto della legge non lo vedo possibile, e tornare alle elezioni forse non si può, a meno di affermare che resta valida questa legge, decapitata delle peculiarità dette (quindi un proporzionale puro), oppure torna in auge il sistema precedente, il Mattarellum. Vedremo, ma niente più premi truffa !



Terremoto istituzionale

La Corte Costituzionale boccia il Porcellum

La Consulta accoglie i due rilievi di costituzionalità sulla legge elettorale. Ora la maggioranza è teorica: 148 deputati del Pd sono "abusivi"


IL PARLAMENTO E' ILLEGALE
Porcellum bocciato
Letta paralizzato
Ma non si può votare... 



Porcellum abbattuto. La Corte Costituzionale, al termine di una lunga Camera di consiglio, ha bocciato la legge elettorale in tutti e due i punti sottoposti al vaglio di costituzionalità: si tratta del premio di maggioranza e della mancanza delle preferenze. Nel dettaglio, il premio di maggioranza viene considerato abnorme, e inoltre la Consulta chiede di inserire una preferenza simbolica laddove la legge non la prevedeva. La pronuncia della Suprema corte può innescare un vero terremoto istituzionale. Di fatto, ora, il Parlamento è illegittimo e il governo ancor più debole. Per paradosso, però, la proncuncia della Consulta ingabbia chi vuole andare al voto: oggi, l'Italia, non ha una legge elettorale e dunque la strada che porta alle urne è preclusa. Spetterà al Parlamento stesso trovare un accordo su una riforma, e potrà prendersi tutto il tempo necessario per farlo, condannando di fatto l'Italia a una sorta di paralisi totale.
I calcoli di Brunetta - La decisione della Consulta, inoltre, mette in dubbio gli equilibri parlamentari. I motivi li aveva spiegati nei giorni scorsi Renato Brunetta, che sottolineava come, nel caso di bocciatura del premio di maggioranza (cirocstanza che si è appena vertificata), deputati e senatori eletti grazie al premio stesso "potrebbero decadere" in automatico. A godere del premio alla Camera, alle ultime elezioni, fu il Partito democratico. Dunque, per Brunetta, gli "abusivi" sarebbero 148, e così gli onorevoli democratici calerebbero da 340 a 192. Secondo i calcoli di Brunetta, dunque, il centrodestra si troverebbe ad avere in tutto solo due onorevoli in meno del centrosinistra, situandosi a 190 e guadagnandone 66 rispetto agli attuali 124.
"Nuove leggi" - La Consulta ha fatto sapere che "le motivazioni saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici", che sono retroattivi. Di fatto, il giorno in cui la sentenza verrà pubblicata, il Parlamento verrà svuotato di ogni legittimità. La Corte Costituzionale però sottolinea: "Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali". La decisione, dunque, in caso di un mancato accordo in aula potrebbe precipitare l'Italia in una situazione senza precedenti: un governo illegittimo, impossibilitato ad agire e, per contro, impossibilitato anche ad andare a votare fino a un nuovo accordo sull'erede del Porcellum.
Le bocciature - Nel dettaglio, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità delle norme che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza - sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica - alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Consulta ha dichiarato illegittime anche le norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali "bloccate", nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza.

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