sabato 6 settembre 2014

OMICIDIO GARLASCO : DOPO SETTE ANNI CI SAREBBERO DELLE TRACCE DI DNA MASCHILE SOTTO LE UNGHIE DI CHIARA



La giovane Chiara Poggi fu uccisa a Garlasco il 12 agosto 2007. Più di 7 anni fa. Sono stati celebrati i classici tre gradi di giudizio, che non sono bastati a stabilire se l'unico indiziato, il fidanzato di allora di Chiara, Alberto Stasi, sia colpevole o no. I primo e secondo grado fu assolto, dopodiché la Cassazione ha stabilito che il processo di appello venga ripetuto, avendo rilevato delle insufficienze in quello svolto, cui si dovrà ovviare. 
C'è il problema delle scarpe di Stasi, nelle quali non vi è traccia di sangue e questo diventa un elemento indiziante perché secondo i nuovi periti questo non sarebbe possibile, visto che il giovanotto è quello che scopre il cadavere di Chiara e quindi si trova su un luogo del delitto dove il sangue copre abbondantemente il pavimento. Poi c'è la famosa bicicletta, da periziare anch'essa, e infine l'ultimo colpo di scena : tra le unghie della ragazza sono state rinvenute tracce di DNA maschile.
Naturalmente tutte queste sono indiscrezioni, ma si sa che nulla è veramente segreto per i giornalisti della cronaca nera. Se fosse vero che sono così abili, ci sarebbe da arruolarne un po' e utilizzarli nei nostri servizi, che non brillano, ma sarebbe un errore : nel mondo dei segreti VERI, i segugi della stampa non troverebbero tante persone compiacenti nel violare la legge per fornire loro il materiale poi pubblicato. 
Peraltro la questione di questo DNA è delicata e complicata, perché intanto c'è da vedere se veramente il materiale trovato è sufficiente per le verifiche necessarie. Dopodiché, in caso positivo, bisognerà vedere se Stasi, che già in passato, e volontariamente, si era sottoposto al prelievo della saliva per un esame del genere, si dichiarerà disponibile alla nuova comparazione. 
Tutto questo dopo SETTE anni. 
Per chi è cresciuto con i gialli e i noir classici, dove SEMPRE venivano descritte come decisive per le indagini e per risolvere i casi delittuosi,  le PRIME ORE dall'assassinio, sembra impossibile che a distanza di sette anni si possa dire : finora abbiamo scherzato, ora si fa sul serio.
Ma perché prima no ??



Garlasco, Dna maschile sotto le unghie di Chiara

I nuovi accertamenti disposti per il processo di appello bis a carico di Stasi hanno fatto emergere tracce di cromosoma Y potrebbero portare a una svolta nell’inchiesta sul delitto

ANSA
Chiara Poggi è stata uccisa nella sua villetta di Garlasco il 13 agosto 2007

Tracce di cromosoma maschile individuate sulle unghie di Chiara e ulteriori accertamenti disposti nel processo d’appello «bis» che vede Alberto Stasi imputato per omicidio potrebbero riservare altre novità. Secondo indiscrezioni i primi esiti dell’esame della camminata con cui si sta riproducendo in modo virtuale quella che fece il giovane quando scoprì il cadavere della fidanzata, sarebbero in linea con le tesi di accusa e parte civile: è impossibile che sulle suole delle scarpe indossate quel giorno dall’ex studente bocconiano, e da lui consegnate agli inquirenti la mattina dopo il delitto, non sia rimasta alcuna traccia di sangue. 
Da quanto è trapelato, i risultati della perizia (ancora da completare) e sui quali c’è il più stretto riserbo, dovrebbero essere di segno opposto da quel che avevano stabilito gli esperti nominati in primo grado dal gup di Vigevano Stefano Vitelli, che poi assolse Stasi: allora, pur non dando risposte assolute, non avevano escluso che le macchie ematiche si fossero cancellate e avevano ritenuto attendibile la possibilità che non si fosse sporcato le suole. 
Intanto è attesa per settimana prossima la riunione tra i periti nominati dalla Corte d’Assise d’appello di Milano lo scorso 30 aprile quando ha deciso di disporre la riapertura del dibattimento, e i consulenti della difesa e di parte civile: a loro toccherà valutare, nel contraddittorio, se le tracce del cromosoma Y, quello maschile, sono leggibili, e se questo materiale estratto da due minuscole parti delle unghie di Chiara con una particolare tecnica «a lavaggio» contiene il numero di “marcatori” sufficienti per procedere alla eventuale comparazione con il profilo del cromosoma Y del suo ex fidanzato. 
Qualora gli esperti arrivino a valutare l’esistenza di tutti i parametri necessari, in assenza di opposizioni, si dovrebbe procedere alla comparazione. 
Alberto Stasi già nell’agosto 2007, all’indomani del delitto, fu tra coloro che, a Garlasco, si sottoposero spontaneamente al tampone salivare per estrarre il dna. Nel caso in cui non ci sia accordo, spetterà alla Corte d’Assise d’appello sciogliere il nodo della comparazione e decidere, dopo aver analizzato gli esiti della perizia genetica, se richiederla con una integrazione degli approfondimenti istruttori disposti lo scorso 30 aprile. «Ci stupisce - si è limitato a dire l’avvocato Fabio Giarda, uno dei legali della difesa - che continuino ad uscire indiscrezioni su un’attività peritale coperta dal segreto istruttorio. Quando saranno conclusi gli esami faremo le nostre considerazioni». 
Quattro mesi fa, giudici, sulla scia della Cassazione che un anno prima aveva annullato la sentenza di assoluzione di secondo grado per Stasi e rinviato gli atti a Milano per un nuovo processo in appello, ha disposto la rinnovazione parziale del dibattimento con, in particolare, tre accertamenti: la ripetizione dell’esperimento della cosiddetta camminata, le analisi genetiche mai effettuate, per individuare il Dna mitocondriale da un capello castano chiaro trovato nel palmo della mano sinistra di Chiara (per motivi tecnici non hanno dato esiti) e sui margini delle unghie della ragazza. E, infine, una nuova `ricognizione´ della bicicletta nera da donna degli Stasi ora acquisita agli atti, ma che non fu mai sequestrata anche a causa della presunta falsa testimonianza dell’ex comandante dei carabinieri di Garlasco Francesco Marchetto il quale per questo sarà processato a Pavia. 
La bici è ritenuta uno degli elementi chiave del processo da accusa e parte civile, e su cui l’avvocato dei Poggi Gian Luigi Tizzoni e il pg Laura Barbaini hanno fatto indagini sui pedali e anche sul sellino ipotizzando una loro sostituzione. Il pg, inoltre, ha delegato carabinieri e Gdf di fare ulteriori accertamenti: nei mesi scorsi sono stati convocati testimoni già sentiti sette anni fa dai pm, tra cui l’amico fraterno di Stasi, Marco Panzarasa, e sarebbero state effettuate accertamenti patrimoniali, pare senza risultati, che riguardano la famiglia Stasi e il maresciallo Marchetto.

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