Ho già scritto che sulla nuova legge disciplinante la responsabilità civile dei magistrati, la penso come Filippo Facci, il cui pensiero ho riportato nel post : http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2015/02/sulla-responsabilita-dei-giudici-ha.html .
Alcuni amici e colleghi penalisti dicono (alcuni dei loro commenti li ritrovate di seguito al post di cui sopra) che ci sono delle cose buone - sicuramente, lo penso anch'io, l'eliminazione del filtro di ammissibilità - ma nell'insieme io credo che ci volesse una deterrenza maggiore per persuadere i giudici che l'epoca dell'impunità era finalmente finita e quindi di essere più attenti e scrupolosi nello svolgere il loro delicato mestiere.
Del resto, la controprova l'abbiamo nei premi assicurativi : 200 euro !
Vorrei sapere quale avvocato ne paga meno di 500, e mi pare che a livello di possibili danni non ci siano paragoni, in generale (si pensi solo ai tanti casi di ingiusta detenzione, tutti oggi a carico dello Stato). Se le compagnie assicurative tengono così bassi i premi, evidentemente valutano altrettanto basso il rischio di risarcimento.
E' perché sono convinti dell'infallibilità dei loro clienti ? O piuttosto sono fiduciosi che, alla fine, continueranno ad essere pochissimi (con la legge Vassalli praticamente NESSUNO) quelli su cui lo Stato eserciterà la rivalsa ?
Dopo l'amara analisi di ieri, oggi Facci torna al sarcasmo, ricordando come gli alti lai per l'attentato all'autonomia e all'indipendenza della funzione si fossero già sprecati ai tempi della Vassalli.
L'Apocalisse era in arrivo !
Infatti, abbiamo visto.
Ora la litania si ripropone, e l'Apocalisse non arriverà nemmeno stavolta.
Purtroppo.
Quella volta che fu prevista l'Apocalisse e non accadde nulla
La faccenda è seria. Un magistrato, per protestare contro la legge sulla responsabilità civile dei giudici, si è dimesso dall'ordine giudiziario: la sua decisione - ha spiegato - è dovuta "alla volontà di svolgere dal di fuori un'attività atta a contrastare la paurosa involuzione antidemocratica che ravviso nelle attuali vicende". All'Associazione nazionale magistrati, poi, il segretario di Unità per la Costituzione ha detto per la nuova legge "sui palazzi di giustizia verrà issata bandiera bianca, i tribunali si trasformeranno in Far West, con le parti in agguato e con quei nuovi cercatori d'oro che saranno gli agenti delle assicurazioni in giro per le aule... Si scatenerà la pratica di cause intentate ai giudici; nasceranno organizzazioni e studi professionali che non avranno altro scopo; i giudici saranno costretti ad astenersi; centinaia di processi saranno sospesi; l'astensione provocherà tempi morti, i detenuti saranno scarcerati per decorrenza dei termini... ". La faccenda è seria, anzi, lo sembrava: perché la legge sulla responsabilità civile di cui parliamo, infatti, è quella del 1988, quella che non ha funzionato mai. Il magistrato che presentò le dimissioni e temeva un'involuzione antidemocratica era un pm del caso Tortora. Il segretario di Unità per la Costituzione parlò all'Associazione magistrati il 19 novembre 1987. Per quella legge prevedevano l'apocalisse, e non accadde nulla. Per questa legge ora prevedono l'apocalisse, e indovinate un po'?
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