Mi ripromettevo per Natale di fare una cosa particolare per augurare agli amici del Camerlengo un buon natale!
Non ci sono riuscito ahimè, per problemi tecnici che magari riuscirò a superare in futuro.
Devo pertanto a limitarmi a farli nel modo che invece conosco meglio: lo scritto.Quest'anno che si chiude ha visto la nascita dell'ULTIMO CAMERLENGO, un Blog. Il modo per dare sfogo ad una passione antica che non aveva trovato espressione nel modo sperato: il giornalismo.
Già in passato qualcuno me lo aveva suggerito, parlando di questo mio "cruccio", ma io ascoltavo senza convinzione. "C'è un tempo per ogni cosa" rispondevo. A chi invece mi esortava di dare spazio a questa vena dello scrivere con un LIBRO (romanzo), rispondevo che io NON sarei stato in grado di farlo. Io NON ho fantasia. Mi piace ascoltare, ho curiosità critica, e poi mi piace raccontare. Magari potrei essere un buon biografo chissà ... Ma un libro parto della mia mente, no, non sono capace.
Iscrittomi su FB su segnalazione della Ceffetta (al secolo Sonia...) che mi assicurava essere la "gran figata" del momento, all'inizio rimasi perplesso...Tutte ste amicizie....bò.....provai a usarlo per recuperare qualche amico/a persa nel tempo ma con risultati devo dire per lo più mediocri....tanto è vero che nel 2010 salutai dicendo che avrei fatto una cernita severa, trovando del tutto superfluo avere tanti "contatti " con i quali non scambiavo mai nemmeno una parola. All'inizio del 2011 avevo una trentina di "amici", ed erano ancora troppi . Ad un certo punto , scartando la bacheca usata per i saluti all' "Universo mondo"....alle cartoline da crociera...alle comunicazioni di servizio...scoprii le NOTE e i COMMENTI. In mezzo a tanta gente che ci informava che s'era svegliata bene o male ( ma sti...???), che andava a Poggi Bonsi anziché a NY, c'erano quelli che scrivevano "notizie" per favorire una "discussione". Scoprii anche i GRUPPI, centinaia, e tra questi alcuni che potevano essere coltivati per effettiva affinità. Iniziai a scrivere anche io delle note.
Qualche mio amico "reale" iniziò a leggermi....Tra questi , Marco Martini, con abitualità.
Un giorno mi scrisse queste bellissime parole:
"Senti, tu sei bravo. Anzi, sei bravo cazzo. Perché non fai il giornalista o il blogger?
Dritto al punto: niente dietrologia o bricolage erotico-mentale (leggasi: seghe al cervello). Complimenti davvero. La mia è una fredda constatazione e non un complimento. Sei bravo cazzo. Punto."
La scintilla è venuta da lì. Da una persona che in fondo conoscevo poco, ma che stimavo per la sua mente: un genialoide, perfetto conoscitore di almeno altre quattro lingue, infarcito di cultura classica e bravissimo nel suo lavoro di informatico. Marco Martini è andato via dall'Italia. E' scappato, letteralmente. Non dalla legge, non dal fisco...ancora non lo cercavano...ma da TUTTO questo. A volte - sempre più spesso devo dire - lo invidio. Non so dove oggi sia, mi aveva accennato al suo piano di fuga...A me manca. Mi piace pensare che lì dov'è, stia BENE e ogni tanto legga ancora il Camerlengo. Il nome viene da LUI. Mi definì così nel leggere le mie note: mi paragonava alla conoscenza, sapienza e cinismo propri del segretario particolare di un pontefice...Mah...francamente non mi ci rivedo molto. Però quando Emanuela (l'altra preziosa artefice di questa, per me, cosa bella ) ha creato materialmente il Blog, nello scegliere il nome non ho esitato e ho adottato quello che mi aveva attribuito Marco, colui che mi aveva fatto decidere a PROVARE.
Oggi, a poco più di 7 mesi dal suo esordio (il 10 maggio), il Camerlengo ha registrato 21.000 contatti, quasi 10.000 lettori, e questo ultimo mese ha tenuto una media di 5.000 contatti.
Per me sono numeri pazzeschi, che mai avrei sognato.
E così, cogliendo l'occasione degli AUGURI DI NATALE ai tanti amici di FB (che, grazie al Blog, ho avuto motivo e stimolo di ampliare...) , voglio ringraziare tutti coloro che mi leggono.
Alcuni ovviamente più di altri, perché fedelissimi e anche preziosi per il contributo di stimoli attraverso i loro commenti, incoraggiamenti e anche contributi di link e post.
Non li nomino, ma loro lo sanno....
AUGURI VERAMENTE A TUTTI e GRAZIE , di vero cuore. Il 2011 per me è stato un bell'anno e non è retorica scrivere che lo è stato per merito Vostro.
E...Marco...se leggi questo post...fatti vivo....
Grazie Camerlengo! Buon Natale
RispondiEliminaZarina
Buon NAtale a te Zarinella....Pure il febbrone ci mancava.... :( :( :(
RispondiElimina"La gran figata del momento" non è proprio un'espressione mia, ma vabbè :-)
RispondiEliminaOrgogliosa del Camerlengo e grata per tutte le cose belle e anche per quelle decisamente meno belle che mi ha fatto scoprire con questo blog, Ceffetta augura un dolcissimo Natale ad una delle persone più profonde, scomode, acute, ironiche, dissacranti e sensibili che io conosca. Bello vedere come queste caratteristiche si siano concretizzate in questo blog!
Paolo ha scritto
RispondiEliminaGrazie di cuore Stefano, buon Natale e buone feste anche a te! Mi dispiace che, non disponendo piu' della connessione veloce da casa e anche per motivi di lavoro, non abbia partecipato più attivamente alle discussioni sul tuo blog, ma i tuoi articoli rimangono una delle mie letture preferite in goni momento.
Un abbraccio
Aladino ha scritto
RispondiEliminaTanti auguri a te Stefano e grazie per l'apporto significativo del camerlengo
Stefania ha scritto
RispondiEliminaCamerlengo sublime....
Marco Martini ha scritto
RispondiEliminaCon tutta probabilità, le malelingue sosterranno che mi ci sono voluti ben sei mesi e due per rispondere a questo accorato appello: ebbene, se è vero il sillogismo che vuole che la pigrizia sia una virtù, io sono definitivamente un gran virtuoso. Rammento come fosse oggi quanto scrissi al nostro e, mentre un freddo brivido di terrore mi attraversa poiché apprendo che ha conservato le mie “bellissime parole”; spero quindi che non pubblichi mai la confidenza che scrissi subito dopo: davvero, non sapevo che quella ragazza era la nipote di Mubarak. Ebbene, era un lento, uggioso e tardo pomeriggio di Novembre mi stavo lavorando la sesta birra - per favore, non chiamatemi ubriacone: Beethoven bevette le prime otto prima di lavorare alla nona - mentre leggevo Bukowski. Ero alla ricerca di una lettura ben più estrema, e m’imbattei negli scritti del nostro, all’epoca confinati nel micromondo del social network più famoso ed inutile. Certo, per uno i cui scritti non sono mai andati oltre a “pensierini: una gita in campagna” è facile emozionarsi di fronte alla prosa e soprattutto all’assoluta “analisi geometrica” del Camerlengo. L’”analisi geometrica” è un costrutto che utilizzo per darmi arie da intellettuale al bar, che vuole che – data una sequenza congruente di fatti – la verità si trova esattamente al centro delle posizioni contrapposte: una buona analogia è quella del GPS insomma, dove maggiore è il numero dei satelliti e più accurata è la posizione. Ebbene questo è il sentimento nel leggere il Camerlengo: è lui quella voce che si leva altisonante nella confusione mediatica fatta di posizioni aggrovigliate, contrapposte ed inintelligibili e sentenzia, con ragione, “fra duecento metri, girate a sinistra”. Certo, il viandante che si troverà a leggere questo mio commento, sarà convinto che la mia logica equivale a quella di un consumatore abituale di LSD, ma è proprio questo il punto: a costo di sembrare prolisso e cacofonico, non posso che ribadire “Sei bravo cazzo” ed i freddi numeri lo dimostrano: non è un mistero che i numeri (gli accessi) di questo blog sono tali far impallidire quelli di un sito porno e sarà sempre meglio: per questo motivo, voglio almeno il 30%. Terminerò questa mio prolissi e logorroico commento con un abbraccio all’Ultimo Camerlengo e tutti i commentatori, augurando un felice Natale 2012 (così, giusto per portarsi avanti con il lavoro).